mercoledì 31 ottobre 2012

Tem tra sgomberi e scorciatoie

In questi giorni confusi (per la TEM), proprio mentre veniva sgombrato il presidio no martesana, i vertici di Serravalle e Tangenziale Esterna (TE), dopo non essersi presentati all’appuntamento per la firma del contratto con le banche solo una settimana fa, sarebbero ricorsi ad uno stratagemma per cercare di ottenere il prestito ponte necessario per far continuare il lavori. Se confermato, questo passaggio improvvisato aggiunge poco sul percorso “a scorciatoie” di questa nuova autostrada.

Come riporta, con tutte le cautele del caso, Milano Finanza (Tangenziale Esterna, il 7 novembre la firma del prestito ponte, 31.10.2012, di Manuel Follis), per tentare di assicurarsi il prestito ponte già dalla prossima settimana, i vertici di Serravalle e TE avrebbero sostituito nel documento la dicitura “contratto di capitalizzazione” con quella di “mezzi propri”. Ora, con questa modifica, per ottenere il prestito, non sarebbe più necessario convocare l’assemblea di Serravalle. 

lunedì 29 ottobre 2012

A dicembre si fermano i cantieri della TEM?

 
Fino ad un anno fa, ogni due-tre settimane, leggevamo articoli che annunciavano la prossima apertura dei cantieri della Tangenziale Est Esterna di Milano. L'apertura poi puntualmente non c'era e il mancato avvio dei lavori veniva coperto da un nuovo annuncio. Oggi invece, dopo l'inaugurazione patacca dei lavori dello scorso giugno nella sede della Provincia di Milano, leggiamo frequentemente di una sempre più concreta eventualità che i cantieri della TEM chiudano per mancanza di risorse.
 
Dopo Milano Finanza e Repubblica, ieri anche il Sole 24 Ore si occupa della imbarazzante (per gli amministratori) situazione che si è venuta a creare. Sia Pedemontana che TEM sono infatti a “rischio” stop. "Entrambe le infrastrutture si stanno trovando in queste settimane in una nuova impasse finanziaria e burocratica, tra impegni da rispettare con le banche, prestiti ponti sottoposti a rigide garanzie e aumenti di capitale non ancora sottoscritti. Risultato: se i problemi non verranno risolti rapidamente, e cioè nell'arco di un mese, i cantieri potrebbero avere uno stop già a dicembre" (Maxi-opere lombarde a rischio stop, Il Sole 24 Ore, 28.10.2012, di Sara Monaci).
 
Le risorse probabilmente alla fine verranno reperite. Ma, di fronte a questo spettacolo, a che costo per la collettività? Dopo quello del territorio, assisteremo quindi anche alla svendita di Serravalle?

In questi dieci anni hanno fatto di tutto: leggi su misura, firmati accordi di programma poi non rispettati, fissate regole per la defiscalizzazione delle grandi opere e altro. Hanno però dimenticato di studiare un serio piano finanziario (e di pubblicizzare i dati dei flussi di traffico calcolati dalla Regione Lombardia che mostrano l’inutilità della TEM per risolvere i problemi del traffico dell’est milanese).
 
Partire con i lavori senza avere definito un solido quadro finanziario è grave e poco serio. Alla fine, volutamente o no, si farà un bel regalo a qualcuno. Con questa gestione della TEM, come scrivono da più parti, è molto probabile che l'asta di vendita della Serravalle possa andare deserta. E a pagare i costi dell’ulteriore svendita saranno i cittadini, non questi (e i passati) amministratori.

Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (PTCP): valutazione negativa da parte della Regione Lombardia

Nel corso della sessione fiume di giovedì 25 ottobre, la Giunta regionale lombarda ha espresso una valutazione  decisamente negativa sul Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (PTCP). Tra i numerosi appunti avanzati, importante quello relativo alla mancata definizione degli Ambiti Agricoli Strategici.
 
A breve un approfondimento.
 
Per chi fosse interessato, a questo indirizzo trova la delibera della Giunta regionale “Verifica regionale del Piano Territoriale di Coordinamento adottato dalla Provincia di Milano”.


sabato 27 ottobre 2012

Tangenziale Est Esterna, bloccato il prestito ponte


Nonostante il 16 ottobre 2012 la società Tangenziale Esterna avesse diffuso un comunicato stampa euforico in cui annunciava sicura "Prestito ponte da 120 milioni a disposizione di TE", oggi, dopo soli 10 giorni, apprendiamo da Repubblica (Tangenziale Esterna lavori a rischio, 27.10.2012, di Luca Pagni) che gli amministratori di Tangenziale Esterne non si sono presentati all'appuntamento con le banche per la stipula del contratto per il prestito ponte necessario per il proseguimento dei lavori. "Un comportamento inconcepibile" il commento di uno dei banchieri interessati dall'operazione.

Il motivo di questa "bella figura" sarebbe dovuto a Serravalle, la società che controlla TE. Questa avrebbe bloccato tutta l'operazione in attesa della conclusione dell'asta che vede più dell'80% delle sue azioni in vendita (ad un prezzo, 4.45€ ad azione, che, nelle previsioni degli operatori, porterebbe ad una asta deserta).

Le banche ora hanno concesso una proroga di un mese prima di far saltare l'accordo per il prestito ponte.

Intanto lunedì si riunisce il consiglio di amministrazione di TE. Come riporta Repubblica "verrà ribadito che, in queste condizioni, è a rischio la continuità aziendale. Il che vuol dire che si rischia di portare i libri in tribunale" visto che "in cassa rimangono, a quanto pare, non più di cinque milioni" di euro.

Amministratori "allo sbaraglio" o si sta abbassando il prezzo per il controllo del sistema autostradale che fa capo a Serravalle?

lunedì 22 ottobre 2012

E intanto, lungo l'arco-Tem, i filari...






Per i lavori di realizzazione dell'arco-Tem e del collegamento alla Rivoltana (opera a carico di BreBeMi), nei giorni scorsi, al confine tra Liscate e Rodano, lungo la Cerca, sono stati abbattuti i filari che ornavano le rogge Cattanea e Giardina. Gli alberi: sempre i primi a pagare in modo evidente per questa devastazione del territorio.
 
Il tutto a pochi passi da una cascina che, amaro scherzo del destino, si chiama Belvedere, nome che rimarrà l'unica testimonianza di quello che era il paesaggio di questa parte di Basso milanese.

martedì 16 ottobre 2012

Serravalle: pubblicato il bando per la vendita

Il bando d’asta per la vendita dell’82% delle azioni della società autostradale Serravalle è stato pubblicato sul sito di Asam.
 
Come stima il Sole 24 Ore (Parte la vendita di Serravalle, 16.10.2012, di Sara Monaci), l’investimento complessivo si aggira intorno al miliardo di euro. Oltre ai 658 milioni necessari per acquistare il pacchetto azionario, nell’offerta occorre infatti garantire gli investimenti avviati (TEM, Pedemontana e BreBeMi) ed impegnarsi a terminare tutti i lavori arretrati sulla Milano-Serravalle.
 
Il bando tuttavia non esplicita penali nel caso di mancata realizzazione delle nuove autostrade.
 
Le offerte vanno presentate entro il 26 novembre. Nel caso non vi fossero acquirenti vi sarà un ribasso del 20% del prezzo-base dell’asta.

lunedì 15 ottobre 2012

TEM: ancora grande incertezza sulle sue condizioni finanziarie

 
Mentre proseguono gli espropri e gli sgomberi, la complessiva situazione finanziaria di TEM e della sua controllante Serravalle rimane ancora molto incerta.
 
Infatti, secondo quanto riporta anche il Sole 24 Ore (In salita il bando per Serravalle, 13.10.2012, di Sara Monaci), il prezzo di 4,45€ ad azione per la cessione della Serravalle fissato dalla Provincia di Milano viene giudicato troppo alto dagli acquirenti interessati. Questo, oltre ad alcune condizioni poste dal bando (come ad esempio la condizione per gli acquirenti di avere aperta una linea di credito di almeno 200 milioni di euro con le banche), fa sì che la possibilità che fallisca il primo tentativo di vendita della Serravalle sia davvero molto concreto.
 
Secondo il Sole 24 Ore si starebbe così lavorando ad un piano B. La Tem avrebbe infatti dato mandato a Banca Profilo di individuare nuovi azionisti disponibili ad entrare direttamente nel capitale della società. Un fondo inglese ed uno australiano si sarebbero mostrati disponibili.
 
Insomma, la situazione finanziaria della Tem è ancora tutta da definire e il rischio di una ulteriore svendita della Serravalle sempre più attuale. La decisione di aprire i cantieri in queste condizioni non può che apparire ancora più insensata.

venerdì 12 ottobre 2012

Tem: tra espropri e sgomberi

Come annunciato, nel tardo pomeriggio di giovedì 11 ottobre, un ufficiale giudiziario, accompagnato dalle forze dell’ordine e dai tecnici della Cmc, si è presentato a Cascina Bragosa  per notificare la procedura di sgombero anche al Presidio Martesana.
 
Circa un centinaio di manifestanti hanno impedito che venisse formalizzato questo passaggio. La speranza è che ora, in questa sequela di espropri che si stanno succedendo lungo il tracciato della nuova autostrada, il buon senso prevalga.
 
Per una simbolica manifestazione di sostegno a chi questa opera, secondo noi sbagliata, la subisce con gli espropri, l’appuntamento è questa sera, venerdì 12 ottobre, alle ore 1830, presso la stazione della metropolitana MM2 di Gorgonzola.

giovedì 11 ottobre 2012

Articolo 54 della Costituzione...

Visto quello che sta accadendo...

Appuntamenti del Coordinamento No TEM

L'11 ottobre la Tem prenderà possesso del terreno sul quale da qualche mese sorge il Presidio Martesana. E' stato quindi organizzato per venerdì 12 ottobre un corteo per informare sul possibile prossimo sgombero. Il concentramento è previsto alle ore 1830 presso la stazione della metropolitana di Gorgonzola.
 
Per domenica 21 ottobre è stata inoltre convocata l'assemblea generale del Coordinamento No TeM che si terrà, a partire dalle ore 1500, proprio nel presidio Martesana.

martedì 9 ottobre 2012

Mi dimetto anch’io? No, tu no...

Nel giorno in cui tutta Italia è stata investita da una ondata di dimissioni di massa di presidenti di Provincia interessati non all’Ente amministrato ma solo alla loro prossima candidatura al Parlamento, a Milano si è assistito ad uno spettacolo davvero preoccupante.

Subito dopo l’approvazione della delibera con cui la Provincia di Milano mette in vendita la propria quota di SEA, il presidente Podestà ha fatto trapelare la notizia della sua intenzione di dimettersi. Convocata una conferenza stampa per spiegarne le ragioni, vi si è invece presentato per smentire tutto. Una smentita questa che nei toni, nei modi, nei contenuti e, soprattutto, nei messaggi lanciati alla sua maggioranza ci ha ricordato la triste comicità de il “per vedere l’effetto che fa” di Jannacci. Solo che invece che allo zoo comunale si era in Consiglio Provinciale.

Evidentemente i forti contrasti interni alla maggioranza di centro-destra legati alla vendita della Serravalle e della Sea hanno lasciato il segno e la via di fuga si è rivelata vana (alcuni giornali hanno riportato di un suo fallito tentativo di farsi candidare alle prossime elezioni nazionali con l’UDC).

Certo, visto il senso istituzionale di chi dovrebbe rappresentare la Provincia di Milano ed il rispetto nei confronti di questo Ente mostrati, queste sceneggiate possono far sorgere qualche perplessità sulla determinazione con cui queste persone dovrebbero garantire l’interesse pubblico nella delicata fase di vendita della Serravalle/Sea e nella revisione del Piano del Parco Agricolo Sud Milano.