martedì 31 dicembre 2013


Cerba: ricorso al TAR contro il Comune di Milano

Fondazione Cerba e i curatori fallimentari del gruppo Ligresti hanno presentato un ricorso al TAR, con richiesta di sospensiva urgente, contro il Comune di Milano. Lo riporta Repubblica (Il Cerba non molla, ricorso al TAR contro lo stop, 31 dicembre 2013, di Alessandra Corica).

In particolare, i ricorrenti contestano a Palazzo Marino la titolarità del diritto di emettere la diffida per fissare un termine temporale per firma delle integrazioni all’Accordo di Programma per la realizzazione della cosiddetta “Città della Scienza”. Per loro, infatti, il Comune di Milano, essendo solo uno degli Enti coinvolti, non ne avrebbe il diritto. Questo, forse, spiega anche la notizia, in attesa di conferma, che la Provincia di Milano abbia presentato un ricorso ad adiuvandum per sostenere le posizioni del Cerba e dei creditori di Ligresti (una domanda: questa azione legale, eventualmente, è stata suggerita da qualcuno al di fuori della Provincia?).

La notizia di questo ricorso esce proprio il 31 dicembre, ossia il giorno in cui scadono i termini fissati dal Comune di Milano per presentare tutti gli atti necessari per firmare l’Accordo di Programma (lo scorso 18 dicembre il Comune si è rifiutato di concedere una nuova proroga di sei mesi).

Se non ci dovessero essere novità, la mancata presentazione di questi atti porterebbe alla decadenza del progetto e dell’Accordo di Programma. La conseguenza? I 62 ettari del Cerba ritornerebbero ad essere inedificabili e ricompresi nei confini del Parco Agricolo Sud Milano.

Il ricorso verrà discusso dal TAR il prossimo 22 gennaio.

Bretella Cerca-Binasca: partono i cantieri

Sono spuntati i primi paletti per delimitare i lavori della bretella Cerca-Binasca, a nord di Melegnano, una delle opere accessorie della Tangenziale est Esterna di Milano. Lo riporta Il Cittadino (La bretella tra Cerca e Binasca, il regalo sotto l’albero di Natale, 31 dicembre 2013, di Emanuele Dolcini).

Partono quindi i lavori per realizzare una strada che andrà a compromettere una delle aree più delicate del Basso milanese, in prossimità di Rocca Brivio e dell’oasi WWF di Montorfano. Due chilometri di asfalto, due ponti su Vettabbia e Lambro, un costo previsto di 27 milioni di euro. Non sono stati comunicati i tempi di realizzazione, ma è probabile che la strada sia pronta per la metà del 2015.

lunedì 23 dicembre 2013


Tangenziale Est Esterna di Milano: firmati prestiti per 1,2 miliardi di euro

Nella sede della Regione Lombardia è stato firmato il cosiddetto “closing finanziario” della Tangenziale Est Esterna. Finanziamenti bancari per 1,2 miliardi di euro saranno così a disposizione per i lavori della nuova autostrada di 32 chilometri tra Agrate e Cerro al Lambro. L’apertura del primo tratto della TEM (l’arco Tem tra Brebemi, Cassanese e Rivoltana) è previsto per l’estate del 2014, mentre il resto dell’opera dovrebbe essere completato per Expo2015.

Quindi, ad oggi, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera (Tangenziale Est Esterna, fondi per 1,2 miliardi, 22 dicembre 2013, di Elisabetta Andreis), la Tangenziale Est Esterna di Milano risulta così finanziata:

Capitale proprio: 465 milioni
Prestiti subordinati soci: 115 milioni
Prestiti di lungo periodo (CdP e Bei): 825 milioni
Prestiti banche: 375 milioni
Contributo statale a fondo perduto: 330 milioni

L’enfasi data alla notizia non fa che accrescere i dubbi sul fatto che fino a questa estate, prima del regalo di 330 milioni di euro a fondo perduto del governo, i cantieri della TEM fossero aperti “allo scoperto”, ossia senza le dovute coperture economiche. Solo l’intervento dello Stato (con la relativa garanzia data agli istituti di credito banche) ed il massiccio intervento di Cassa Depositi e Risparmi e Bei (due banche pubbliche) ha consentito la realizzazione dell’opera. Un salvataggio da segnalare visto che fino a pochi mesi fa i proponenti promaclavano continuamente che questa autostrada era costruita senza un euro di intervento pubblico...

Paullese: approvato il progetto per il raddoppio fino a Paullo

La Giunta provinciale milanese ha approvato il progetto per il raddoppio della Paullese dal sovrappasso della Cerca fino alla rotonda di Paullo. Il progetto prevede due svincoli (Settala e Conterico) ed un nuovo ponte sulla Muzza. I lavori dovrebbero cominciare entro l’estate 2014. Lo riporta Il Cittadino (Paullese, via libera al secondo lotto, 21 dicembre 2013, di Emiliano Cuti)

sabato 21 dicembre 2013

Serravalle: la Provincia di Milano presenta un esposto alla procura della Repubblica?

Nei giorni in cui in Parlamento riprende il cammino il cosiddetto “decreto taglia Provincie”, emerge la notizia di un esposto per turbativa d’asta che sarebbe stato presentato dalla Provincia di Milano. Una indiscrezione riportata da Milano Finanza (Tangenziale, ok al finanziamento, 20 dicembre 2013, di Manuel Follis).

venerdì 20 dicembre 2013

Cerba: la reazione delle banche

Più che le prevedibili reazioni di Provincia e Regione (è comunque da segnalare il silenzio del presidente Maroni che non si è espresso sulla mancata proroga...) sono da temere quelle della banche.
Il progetto Cerba, più che per i suoi obiettivi scientifici, negli ultimi anni, anche con la continua presentazione di progetti poco credibili (definizione data dal Comune di Milano), è stato infatti tenuto in piedi dalle banche creditrici del fallito gruppo Ligresti che, per rientrare dalle loro scelte sbagliate, contavano molto sul valore delle aree sulle quali dovrebbe (doveva?) sorgere la cosiddetta “Città della Scienza”.

Ora infatti una eventuale cancellazione del progetto Cerba metterebbe a serio rischio il concordato fallimentare predisposto nei confronti delle società della famiglia Ligresti. Questo, come ricorda Milano Finanza (Imco, un piano B per le banche, 20 dicembre 2013, di Andrea Di Biase), era basato tutto sul Cerba visto che la sua realizzazione era una delle condizioni imposte dal giudice per procedere al concordato fallimentare (le banche, a compensazione del credito, avrebbero ricevuto quote del fondo immobiliare di Hines Italia sul quale sarebbe stata conferita l’area del Cerba).

Con la decadenza dell’accordo di programma, con il ritorno delle aree nei confini del Parco Agricolo e con la conseguente inedificabilità, il crollo del valore economico delle aree sarebbe conseguenza inevitabile così come la dissoluzione del concordato fallimentare nei confronti del gruppo Ligresti. Un colpo economico molto duro per le banche e difficile da accettare.

Da qui al 31 dicembre, si prevedono forti pressioni sul Sindaco di Milano.

giovedì 19 dicembre 2013

Provincia di Milano: approvato il Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP)

E’ stato approvato dopo dodici sedute di consiglio provinciale il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano.

mercoledì 18 dicembre 2013

Salta (al momento) il progetto per la realizzazione del Cerba

In un contesto normale, la decisione sarebbe stata presa tanto tempo fa. Troppe le incertezze economiche dell’operazione, troppe le incognite (buon ultima, l’acquisizione da parte della Procura di tutta la documentazione relativa all’iter di approvazione), troppi gli errori a partire da quello delle localizzazione, in un’area agricola ricompresa nei confini del Parco Sud e non dotata delle necessarie infrastrutture di accesso. 

Il Comune di Milano alla fine non ha concesso la proroga per la firma della convenzione sul Cerba. E senza questa convenzione salta tutto il progetto di costruire la cosiddetta “Città della Scienza” sulle aree agricole appartenute al fallito gruppo Ligresti. Il Comune di Milano tuttavia, rispondendo alle critiche di Regione Lombardia e Cerba, lascia una porta aperta, chiedendo ai proponenti un progetto credibile.

Se non ci saranno novità entro il 31 dicembre, decadrà anche lo stralcio di quelle aree dal Parco Agricolo Sud Milano. Le banche creditrici del gruppo Ligresti che tenevano in vita artificiosamente questo progetto accetteranno questa decisione visto che con quelle aree puntavano a recuperare qualche centinaio di milioni di euro? Non sono escluse sorprese da qui al 31.12.2013.

Probabilmente, in un contesto normale, una decisione del genere porterebbe ad un radicale ripensamento del progetto. A partire dalla sua localizzazione. Sarà così anche nel caso del Cerba?

Cerba: la Procura preleva gli atti del Comune di Milano

Proprio alla vigilia di un importante Collegio di Vigilanza chiamato a decidere sul destino del Cerba arriva la richiesta della Procura di acquisire “una serie di atti amministrativi correlati al progetto del Centro europeo di ricerca biomedica avanzata, nell’ambito del procedimento penale che verte sul fallimento delle due immobiliari del gruppo Ligresti, ImCo e Sinergia, proprietarie dei terreni su cui il polo scientifico dovrebbe sorgere”.  In particolare, i pm che indagano sul crac del gruppo Ligresti hanno richiesto tutti i documenti del lungo e "complicato" iter amministrativo del Cerba.
 
Lo riporta Repubblica (Progetto Cerba sempre più a rischio il Pm preleva gli atti del Comune, 18.12.2013, di Alessandra Corica e Alessia Gallione)

E’ l’ennesimo colpo di scena di questa vicenda, un colpo di scena che, sempre secondo l’articolo, “potrebbe contribuire a confermare i dubbi degli enti locali, e in particolare di Palazzo Marino, sull’ipotesi di andare avanti con il progetto”. Infatti, il Collegio di Vigilanza aveva all’ordine la richiesta da parte dei proponenti del Cerba di una nuova proroga, la terza, dei termini entro cui regolarizzare la loro situazione, la (ri)presentazione di alcune modifiche al progetto originale e la diluizione del pagamento degli oneri di urbanizzazione. Ma ora è tutto il progetto ad essere messo in discussione dall’intervento della Magistratura. Che magari chiarirà alcuni dubbi

martedì 17 dicembre 2013

Tangenziale Est Esterna di Milano: sabato la firma del prestito da un miliardo di euro

E’ prevista per sabato 21 dicembre la firma del cosiddetto “prestito senior” di un miliardo di euro a favore della Tangenziale Est Esterna di Milano. 

A questo miliardo, come  riporta Il Sole 24 Ore (Tem a un passo dal closing finanziario, 18 dicembre 2013, di Sara Monaci), si aggiungono poi 500 milioni di finanziamento pubblico e 400 milioni di equity versati dai soci.

Cifre approssimative che però mostrano come il pubblico (direttamente - attraverso risorse concesse a fondo perduto - e indirettamente - attraverso Bei e Cassa Depositi e Prestiti) sia di gran lunga il maggior finanziatore dell’opera che però sarà controllata dai privati... Un aspetto che sarà approfondito nei prossimi giorni.

lunedì 16 dicembre 2013

Presepe vivente di Gudo Gambaredo.

Torna puntuale il presepe vivente di Gudo Gambaredo. Quest’anno torna in un clima più sereno visto che il progetto che prevede la trasformazione di questo borgo agricolo di Buccinasco in un grande condominio di lusso è, almeno per il momento, arenato a causa delle difficoltà economiche dei proponenti e per la tenace opposizione dei cittadini.

L’appuntamento è fissato per domenica 22 dicembre, a partire dalle ore 15.30

sabato 14 dicembre 2013

Parte dei finanziamenti della MM4 spostati per costruire una nuova strada...

Mentre si susseguono gli articoli che raccontano che a Milano si muore per smog, invece di intraprendere scelte radicali per rilanciare il trasporto pubblico, togliere auto dalle strade e cercare di ridurre i livello di inquinamento dell’aria, ecco puntuali le scelte politiche che vanno in senso contrario.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti deciso di rinviare parte dei finanziamenti per la costruzione della nuova linea 4 della metropolitana.

Lo scorso 9 settembre, il Cipe aveva approvato un finanziamento di 172 milioni di euro a favore della MM4 per i coprire i costi extra causati dal ritardo dell’apertura dei cantieri. Ora il Governo ha deciso che parte di questi fondi (43 milioni) saranno destinati alla costruzione di una nuova strada tra viale Zara ed Expo, sottraendoli a quelli destinati alla realizzazione della nuova metropolitana (per il 2015 sarà pronta solo la tratta Linate-scalo ferroviario Forlanini). Stessa sorte dovrebbe avere nei prossimi giorni anche il prolungamento della M1 fino a Bettola. Lo riporta Il Giorno (MM4, niente soldi. Il governo li usa per la Zara-Expo).

giovedì 12 dicembre 2013

Tangenziale Est Esterna verso la firma del prestito bancario

Conclusa, almeno per il momento, la fase degli aumenti di capitale di TEM e TE, i prossimi giorni saranno decisivi per quanto riguarda il finanziamento della Tangenziale Est esterna di Milano.

Come riporta Milano Finanza (Tem, verso l’accordo Gavio-Intesa, 13 dicembre 2013, di Manuel Follis) entro il 23 dicembre dovrebbe essere firmato il maxiprestito con le banche che, a sua volta, sbloccherebbe i 330 milioni di contributo pubblico a fondo perduto concesso con il cosiddetto “decreto del fare”.

Le incertezze, considerate di poco conto, riguardano le garanzie da concedere sul prestito, garanzie non ancora del tutto coperte dai soci.

Tangenziale Est Esterna: cambio ai vertici delle società

I recenti aumenti di capitale hanno determinato rilevanti modifiche degli assetti azionari di TEM (Tangenziali Esterne di Milano) e di TE (Tangenziale Esterna) ora entrambe controllate da Banca Intesa SanPaolo e Gavio.
 
La prima conseguenza sarà il cambiamento dei vertici societari di entrambe le società. Secondo le indiscrezioni riportate da Milano Finanza (Tem, verso l’accordo Gavio Intesa, 13 dicembre 2103, di Manuel Follis) i due gruppi avrebbero raggiunto un accordo di massima sui nomi.
 
La prossima settimana quindi, nel corso dei relativi consigli di amministrazione, dovrebbero essere nominati Paolo Moreiro (presidente di Tem), Giuliano Asperti (presidente di TE) e Claudio Vezzosi (amministratore delegato di TE). Ancora incerto invece il nome del nuovo amministratore delegato di TEM.

Serravalle verso la quotazione in borsa?

Dopo il fallimento del terzo bando per la vendita della Serravalle, il Consiglio di Amministrazione della società “ha incaricato lo studio legale Bonelli-Pappalardo e l’advisor finanziario Rothschil di valutare la quotazione in Borsa del 52,9% detenuto dalla Provincia attraverso la controllata Asam”. Lo riporta Il Giorno (Serravalle, al via lo studio per la quotazione in Borsa, 12 dicembre 2013, di Giambattista Anastasio).

Un atto dovuto visto che era esplicitamente previsto dalla delibera dello scorso 29 ottobre, con la quale il Consiglio provinciale, nell’approvare il bando per il terzo tentativo di vendita, aveva previsto che, nel caso non ci fossero stati acquirenti, di procedere automaticamente alla quotazione.

Ora gli advisor dovranno valutare la fattibilità di questa operazione che non è affatto scontata alla luce delle gravi difficoltà attuali della Serravalle alle prese con le gravi incertezze della Pedemontana e con dei bilanci sempre più problematici che “negli ultimi anni ha registrato un calo della marginalità ed un aumento notevole dell’indebitamento finanziario netto”.

La beffa è che, come riporta il Sole 24 Ore (Il Cda avvia l’iter per lo sbarco a Piazza Affari, Il Sole 24 Ore, 12 dicembre 2013, di Cheo Condina), gran parte dei proventi di questa eventuale vendita serviranno per “rimborsare i debiti della holding Asam, circa 140 milioni su cui sono stati sforati i covenant bancari a seguito, negli ultimi due anni, delle ripetute svalutazioni della quota di controllo della Serravalle”....

martedì 10 dicembre 2013

Se anche i Sindaci della Paullese dimenticano la metropolitana...

Si è tenuta a Spino d’Adda una riunione dei Sindaci dei Comuni attraversati dalla Paullese. I primi cittadini hanno espresso una grande preoccupazione per i ritardi e le incertezze dei lavori di riqualificazione di questa strada, soprattutto in vista dell’arrivo della TEM che rischia di mandare in tilt una arteria già congestionata.

L’aspetto sorprendente è che tra le mille richieste si sono dimenticati quella della metropolitana. Come riporta il Giorno (La Paullese congestionata rischia il tilt, 11 dicembre 2013, di Valeria Giacomello) sono stati i rappresentanti di “Paullese Libera” a dover richiamare “tutti i sindaci a esigere il rispetto degli impegni presi da Stato e Regione circa il prolungamento del metro fino a Paullo”. Anche per questi sindaci contano solo le strade?

Nuova biblioteca di Melzo? Bene...e le metropolitane ed il rilancio del trasporto pubblico previste dall’accordo di programma della TEM?

E’ stata data grande enfasi alla inaugurazione della nuova biblioteca di Melzo, realizzata con il contributo della TEM. Una bella notizia. Ma che fa sorgere una domanda: chissà se è anche per iniziative come questa che l'”associazione dei Sindaci per la mobilità sostenibile”, il coordinamento dei Sindaci interessati dalla nuova autostrada e di cui Melzo era da sempre capofila, ha da tempo smesso di chiedere il rispetto di quanto previsto dall'accordo di programma per la tangenziale est esterna (metropolitana, rilancio del trasporto pubblico ecc.) e si accontenta delle briciole. Opere certamente meritorie, ma pur sempre delle briciole rispetto a quanto il territorio deve espressamente ricevere dalla TEM e dalle altre realtà (Governo, Regione, Provincia) che hanno firmato il relativo accordo di programma.

L’associazione dei Sindaci, anche con grandi sacrifici “politici” e personali di alcuni di loro, aveva affrontato inizialmente in modo dignitoso questo assalto al territorio. Ma poi, venute meno alcune figure di rilievo e logorata da dissidi interni, è inesorabilmente diventata sempre più irrilevante tanto da non richiedere neanche più, in maniera forte e credibile, almeno il rispetto degli accordi che essi stessi hanno firmato.

 

 

sabato 7 dicembre 2013

Serravalle: fallito il terzo tentativo di vendita

Nessuna offerta. Fallisce così, per la terza volta, il tentativo fin troppo veloce (è rimasto aperto un mese) della Provincia di Milano di vendere la sua partecipazione di maggioranza (52,9%) nella Milano Serravalle.

Oltre a tanti errori, erano troppe le incertezze sia economiche che politiche. A queste si sono poi aggiunte quelle derivanti dall’emendamento “Expo” nell’ambito del progetto di legge “cancella Province” che, se approvato nei termini oggi in discussione alla Camera, prevede il trasferimento delle quote della Provincia di Milano direttamente alla Regione Lombardia.

Questo emendamento, che sembra scritto su misura per la Serravalle, prevede infatti che “la Regione Lombardia – anche mediante società dalla stessa controllate – subentra in tutte le partecipazioni di controllo detenute dalla Provincia di Milano nelle società che operano direttamente o per tramite di società controllate o partecipate nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse” ad Expo.

Ora, secondo quanto previsto dalla delibera provinciale dello scorso 29 ottobre 2013, nel caso non ci dovessero essere novità da Roma, dovrebbe scattare la procedura per la quotazione in Borsa della Serravalle. 

giovedì 5 dicembre 2013

Nuove autostrade lombarde: record di consumo di suolo

1600 ettari pari a 2285 campi di calcio. Questo il suolo rubato dalle tre nuove autostrade lombarde in costruzione (TEM, BreBeMi e Pedemontana).

Lo ha calcolato il Centro di ricerca sui consumi di suolo (Politecnico di Milano, Istituto italiano di urbanistica e Legambiente) in occasione della giornata mondiale del suolo.
Un dato che non tiene conto dell’indotto, ossia “le nuove costruzioni industriali, commerciali ed abitative che saranno favorite dall’estensione autostradale” (Corriere della Sera, Il record delle nuove autostrade, 5 dicembre 2013, di Luigi Corvi).

Il Parco Agricolo Sud Milano perderà 1000 ettari pari a 6.000 tonnellate di frumento l’anno, ovvero “un numero di calorie che potrebbe nutrire 40 mila abitanti”. Dati che stonano “con quel nutrire il pianeta che sarà il tema dell’Expo”.

domenica 1 dicembre 2013

Ente Parco Sud: nuovo cambio al vertice

Secondo alcune indiscrezioni da confermare, la scorsa settimana si è registrato un nuovo cambio al vertice dell’Ente Parco agricolo Sud Milano. Il facente funzione di direttore, Cioffi, è stato sostituito da un nuovo facente funzioni, Di Cataldo. Si tratta di un ritorno visto che è già stato a capo della squadra dei funzionari dell’Ente.

Questo eventuale cambiamento tutto da confermare porta comunque la solita domanda: ma all’interno della Provincia di Milano, non esiste nessuno che abbia i titoli richiesti per svolgere pienamente il ruolo di Direttore, senza ricorrere ad espedienti come il “facente funzioni” che altro non nasconde questa mancanza di titoli? Secondo l’articolo 11 del regolamento del Parco, infatti, “il Direttore del Parco è nominato dal Consiglio Provinciale, tramite esperimento di concorso pubblico per titoli ed esami aperto a persone laureate in architettura, ingegneria civile, urbanistica, biologia, geologia, scienze forestali ed agrarie. Si potrà procedere anche attraverso un contratto di diritto privato a persona avente i requisiti indicati...”.
 
Gli infelici risultati della gestione dell’Ente di questi anni non sono ancora sufficienti per la nomina di una figura dotata finalmente di quei titoli richiesti dal regolamento per dirigere il parco?

venerdì 29 novembre 2013

I Sindaci del Vimercatese chiedono il prolungamento della metropolitana verde

Ventidue sindaci del vimercatese, dopo le sue dichiarazioni alla Camera, hanno scritto una lettera al ministro dei Trasporti, Lupi, per chiedere l’apertura di “un tavolo per sollecitare il prolungamento della Metropolitana 2 sino a Vimercate”. Un tavolo che, come riporta Avvenire (Fatte le strade, dimenticate le metro, 29 novembre 2013, di Pierfranco Redaelli), sia “capace da un lato di coordinare le infrastrutture su gomma previste nel territorio e dall’altro riaprire il dialogo sul prolungamento delle metropolitana con l’obiettivo di portare alla realizzazione dell’opera ridefinendo il progetto per limitarne i costi”.

Secondo l’accordo di programma firmato, infatti, la costruzione della tangenziale est Esterna di Milano era legata al prolungamento della MM2 sino a Vimercate e della MM3 sino a Paullo. Ma, mentre i lavori per la costruzione della nuova autostrada sono andati avanti, dei progetti e dei finanziamenti delle metropolitane si sono immediatamente perse le tracce. E, a fronte di questa palese violazione di quanto previsto dall’accordo di programma, i Sindaci hanno purtroppo, da subito, assunto un atteggiamento fin troppo passivo ed attendista. A rendere questo atteggiamento ancora più grave, basta ricordare che, nel 2007, i rappresentati dei Sindaci firmarono l’accordo di programma della tangenziale est esterna solo perché questo prevedeva, in modo esplicito, la realizzazione delle nuove metropolitane. Così, sarebbe stato lecito aspettarsi una azione ben più decisa per ottenere quello che è stabilito da un accordo di programma firmato più di sei anni fa e da subito palesemente non rispettato. Invece nulla. Se dopo tutti questi anni durante i quali non è stato fatto niente a livello istituzionale, si scrivono ancora lettere per sollecitare l’apertura di tavoli, forse, secondo questo piccolo blog, anche i Sindaci qualche riflessione sul loro operato potrebbero farla...

Ora basterà questa lettera fin troppo tardiva o servirà solo per riempire i giornali di nuove promesse? A questo tavolo eventualmente parteciperanno anche i sindaci interessati all’estensione della MM3 fino a Paullo?

La speranza è che questa iniziativa rilanci davvero i progetti del prolungamento delle due metropolitane per contribuire a risolvere i gravi problemi del traffico dell’est milanese. Ma i dubbi, visto quanto accaduto nel passato e le ricorrenti prese in giro, sono davvero molti.

Serravalle: pronto l’emendamento per il suo passaggio alla Regione Lombardia

E’ stato approvato dalla Commissione Affari costituzionali della Camera il cosiddetto ”emendamento Expo” al disegno di legge “svuota province”. Lo riporta il Sole 24 Ore (Provincia, le società per le infrastrutture vanno al Pirellone, 29 novembre 2013, di Sara Monaci).

Rispetto alle versioni precedenti, sono state apportate alcune limature del testo, tutte, si osserva nell’articolo, “fatte, sostanzialmente, per blindare una e una sola società, la Serravalle”.

Ora, infatti, è previsto che “la Regione Lombardia – anche mediante società dalla stessa controllate – subentra in tutte le partecipazioni di controllo detenute dalla Provincia di Milano nelle società che operano direttamente o per tramite di società controllate o partecipate nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse” ad Expo. Un emendamento che sembra scritto apposta per favorire la Regione Lombardia, evitandole non solo aggravi fiscali ma anche la presa in carico di partecipazioni della Provincia di Milano poco gradite come quella nella stessa società Expo.
 
Non sono escluse ulteriori modifiche al testo visto che dovrà essere approvato dall’Aula (probabilmente settimana prossima quando, casualmente, scadrà anche il terzo bando per la vendita della Serravalle).  La Provincia di Milano ha promesso battaglia. Ma le sue armi, anche per una gestione decisamente non positiva della privatizzazione della Serravalle, sembrano del tutto spuntate.

giovedì 28 novembre 2013

Metropolitana a Paullo: continua la presa in giro...

Nella seduta della Camera del 27 novembre, il ministro dei Trasporti, Lupi, ha affermato che “appare estremamente probabile” che non si possa portare a termine il prolungamento della metropolitana tra San Donato milanese e Paullo entro il 2015. Lo riporta Il Cittadino di Lodi (Metrò a Paullo, stop del governo, 28 novembre 2013).

Una dichiarazione che sa molto di presa in giro visto che non è probabile ma è sicuro che questa opera, esplicitamente prevista dall’accordo di programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano, non si realizzerà entro il 2015. Il motivo? Dal 2007, anno in cui è stato firmato quell'accordo, non è stato fatto proprio nulla per realizzarla. Se poi il Governo sostiene che mancano i fondi, ricordiamo che solo pochi mesi fa, invece che sostenere il trasporto pubblico, ha regalato 330 milioni di euro a fondo perduto ad una autostrada privata (oltre che averne favorito l’accesso al credito tramite Cassa Depositi e Prestiti).

mercoledì 27 novembre 2013

Cassa Depositi e Prestiti: via libera al prestito a Tangenziale Est Esterna?

Secondo quanto riporta l’Unità (A Tangenziale Milano 975 milioni, 28 novembre 2013) la Cassa depositi e prestiti avrebbe dato il via alla concessione di finanziamenti in favore di Tangenziale Esterna spa. In particolare “il finanziamento dell’opera sarà pari a 1250 milioni di euro e CdP sottoscriverà direttamente fino a 500 milioni, oltre a linee accessorie su provvista propria fino a 125 milioni. Inoltre CdP potrà intermediare, tramite banche, provvista Bei per circa 200 milioni”.
 
Una indiscrezione che, soprattutto per quanto riguarda le cifre riportate, dovrà trovare conferma nei prossimi giorni.

Concluso l’aumento di capitale: Gavio e Banca Intesa controllano anche Tangenziale Esterna di Milano (TE)

Si è concluso l’aumento di capitale da 220 a 465 milioni di euro di Tangenziale Esterna di Milano (TE), “la società incaricata di progettare, realizzare e gestire in concessione per 50 anni dall’entrata in esercizio la tangenziale est esterna di Milano”.

Come riporta Milano Finanza (Tangenziale chiude l’aumento, 27 novembre 2013, di Manuel Follis), il nuovo assetto azionario è così composto:
 
TEM 47,6%
Pizzarotti 10,1%
Impregilo 8,4%
Sias 7,4%
Coopsette 4,1%
Cmb 4%
Unieco 4%
Cmc 3,2%
Autostrade lombarde 3,1%
Intesa Sanpaolo 2,5%
Itinera 1,8%
Satap 1%
Pavimental 1%
Cte 0,4%
Serravalle 0,3%
Autostrade per l’Italia 0,2%

E’ inoltre in fase di definizione il passaggio della quota azionaria di Impregilo al gruppo Gavio che quindi, complessivamente, arriverà ad avere poco meno del 20% di TE. Questa quota, sommata al 47,6% di TEM, società di cui Gavio  e Banca Intesa Sanpaolo detengono insieme il 59% del capitale azionario, porterà questi due gruppi a controllare anche Tangenziale Esterna di Milano (TE).

lunedì 25 novembre 2013

Si chiude il cerchio: Gavio e Banca Intesa controllano TEM e BreBeMi

Gavio e Banca Intesa hanno stipulato un accordo per il controllo congiunto di TEM (Tangenziali Esterne di Milano) e BreBeMi, le due nuove autostrade in costruzione nell’est milanese. L’obiettivo è ora la fusione di TEM e di Autostrade lombarde (azionista di maggioranza di BreBemi) con “la successiva quotazione della società risultante post fusione”.

Con questo accordo, il gruppo Gavio (attraverso la società Sisas) e Banca Intesa Sanpaolo si sono impegnati a sottoscrivere l’aumento di capitale di TEM da 96,1 milioni di euro (63,3 milioni Gavio, i rimanenti 32,8 Sanpaolo). Al termine dell’operazione, i due gruppi controlleranno il 59,1% di TEM. Con le risorse derivanti da questo aumento di capitale TEM potrà rafforzare ulteriormente la propria partecipazione in Tangenziale Esterna (TE), la società operativa di TEM, acquistando parte dell’inoptato del parallelo aumento di capitale di TE (nel frattempo Itinera, altra società del gruppo di Tortona, ha rilevato le quote di Impregilo sia in TEM che in TE).

Gavio (13,4%) ed Intesa (42,5%), insieme, detengono anche la maggioranza di Autostrade lombarde, la società che controlla il 73% delle azioni della BreBeMi.  Il prossimo passaggio, previsto dall’accordo tra i due gruppi, sarà quindi la fusione di TEM con Autostrade lombarde con la successiva quotazione in borsa della nuova società.

giovedì 21 novembre 2013

La Luna, la Muzza e cascina Castiona (Comazzo)


Serravalle: scontro Regione Lombardia – Provincia di Milano

C’era ovviamente da aspettarselo. L’emendamento sull’Expo, inserito nel disegno di legge “svuota province”, che prevede che le “quote di delle società concessionarie per le opere Expo possedute dalla provincia di Milano passino alla Regione Lombardia”, ha portato allo scontro tra i due Enti (dello stesso colore politico). Lo riporta ancora Il Sole 24 Ore (Provincia Regione, scontro sulle quote della Serravalle, 21 novembre 2013, di Sara Monaci).

L’emendamento, che sembra scritto apposta per la Serravalle e, soprattutto, per la Pedemontana e la Tangenziale Est Esterna, ha provocato la dura reazione della Provincia di Milano che, non solo protesta per l’eventuale “esproprio” senza indennizzo, ma essendo aperto il bando per la vendita della Serravalle, minaccia azioni legali per “turbativa d’asta” contro quei parlamentari che hanno presentato l’emendamento.

Una situazione che rischia di farsi sempre più caotica dal punto di vista istituzionale, con un bando di vendita che sembra definitivamente compromesso. Intanto, settimana prossima dovrebbero essere presentati altri emendamenti che dovrebbero permettere, senza possibilità di dubbi legali, “alla Regione Lombardia di subentrare dentro la Serravalle”.

Il caos della Serravalle continua. Ma questa non è sorpresa.

Se la Certosa di Pavia cade a pezzi...

A rischio uno dei monumenti più famosi d’Italia. Nonostante ogni anno richiami 700 mila turisti, la Certosa di Pavia è oggi in uno stato di semi abbandono tanto da essere stato definito un “vero e proprio monumento all’incuria”.

Per i restauri servono 10 milioni di euro che non si trovano. Ecco quindi la proposta di cederla in concessione ai privati per 50 anni. Contrario il comitato Vivi Certosa che propone un progetto di rilancio guidato dagli Enti locali che, seguendo l’esempio dei migliori musei europei, modernizzi la fruizione della Certosa di Pavia dotandola di nuovi servizi come guide specializzate, sale lettura e bar.

mercoledì 20 novembre 2013

TEM: in arrivo altri 700 milioni di euro "pubblici"?

Dopo le ingenti risorse investite negli anni dalla provincia di Milano, dopo il prestito a fondo perduto del Governo, dopo i prestiti della Cassa dei Depositi e Prestito, altre risorse di provenienza pubblica potrebbero presto arrivare nelle casse della Tangenziale Est Esterna di Milano.

Il Cittadino di Lodi (Dall’Europa in arrivo 700 milioni di euro, 20 novembre 2013, di Emanuele Dolcini) riporta le parole dell’amministratore delegato di TE, Maullu, secondo il quale “la società tangenziali esterne otterrà 700 milioni di euro dalla Bei, la banca europea degli investimenti per completare il finanziamento non in proprio della tangenziale esterna E58”. Una notizia di cui si era già scritto questa estate e che ritorna, non casualmente, in un momento delicato per la TEM alla prese con un aumento di capitale che vede alcuni suoi soci in grande difficoltà.

Quindi, se confermato, ecco un nuovo finanziamento “pubblico” che va a ancora una volta a smentire le continue dichiarazioni di facciata che propagandano la TEM come un’opera completamente pagata dai privati. Infatti, anche nel caso in cui dovesse andare a buon fine l’aumento di capitale di TE, neanche il 25% dell’opera sarebbe finanziato con capitali di rischio. Tutto il resto a debito, in gran parte concesso o garantito dal pubblico. Da restituire eventualmente con calma con i pedaggi visto che la concessione della TEM, caso unico, durerà cinquanta anni.

La Serravalle passa alla Regione Lombardia?

All’inizio di questa estate si era scritto di un interessamento della Regione Lombardia all’acquisizione delle quote della Serravalle di proprietà della Provincia di Milano. Un interessamento smentito qualche mese dopo.

Ora, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore (Al Pirellone la guida della Serravalle, 20 novembre 2013, di Sara Monaci),  sembra che la Regione sia sì interessata alla partecipazione di controllo della Serravalle, ma probabilmente senza pagarla.

Con un emendamento sul tema Expo alla legge sulle provincie, la Regione Lombardia subentrerà, fino al 2015, nelle partecipate più importanti della Provincia di Milano. Una norma questa, si osserva nell’articolo, il cui scopo “sembrerebbe uno solo: la società autostradale della Serravalle”.

Se la finalità di questa norma, alla luce delle grandi difficoltà in cui versa la Provincia di Milano, è quella di sostenere con altri fondi pubblici molte delle opere in cui è coinvolta la Serravalle (in primis la Tangenziale Est Esterna e la Pedemontana), questa notizia creerà ulteriore confusione, visto che il questo momento è aperto il terzo bando proprio per la vendita delle azioni della Serravalle di proprietà della Provincia di Milano.

E la Provincia di Milano come reagirà visto che aveva giustificato questo nuovo bando di vendita con la necessità di reperire urgentemente fondi per far quadrare il proprio bilancio?

martedì 19 novembre 2013

Serravalle: danno erariale di 119 milioni di euro della giunta Penati. L’udienza il 2 aprile

L’accusa è grave: aver provocato un danno all’erario di 119 milioni di euro. Dovranno risponderne, il prossimo 2 aprile 2014, l’ex presidente della Provincia di Milano, Penati, otto assessori della sua Giunta, l’ex segretario generale, Princiotta, e gli amministratori di Asam.
 
La vicenda è nota (qui un resoconto più dettagliato): nell’estate del 2005 l’acquisto del 15% delle azioni della Serravalle, deciso dall'allora maggioranza di centrosinistra, avrebbe originato un danno erariale a causa della “sopravvalutazione del prezzo unitario delle azioni acquisite dalla Provincia, ben al di sopra del reale valore di mercato, nonché un danno per il deprezzamento del controvalore del pacchetto azionario detenuto dal Comune di Milano nella stessa società”. Lo riporta Repubblica (Milano Serravalle, Penati a processo: "Dalla vendita un danno di 119 milioni", 19 novembre 2013).

Se la Corte dei Conti dovesse confermare il danno, gli accusati saranno tenuti a risarcire l’erario per una cifra che dovrebbe oscillare dai sei ai dieci milioni di euro a testa. Un messaggio importante anche alla luce della recente apertura del terzo bando per la vendita della Serravalle.

lunedì 18 novembre 2013

Parco del Ticinello: primo parere sul progetto definitivo

La vicenda del Parco del Ticinello e di cascina Campazzo rappresenta una delle pagine più tormentate della storia “urbanistica” di Milano: un grande parco agricolo fruibile dai cittadini, situato nella zona tra via dei Missaglia e via Ripamonti, che da decenni aspetta di essere realizzato.

Finalmente ora sembra che le cose si stiano mettendo sul binario giusto. Va rimarcato quel “sembra”, visto che la storia di questo parco è fatta soprattutto di impegni non rispettati da parte di immobiliaristi e di amministrazioni pubbliche “incapaci” di farli rispettare.

Il Consiglio di Zona 5 darà il proprio parere sul progetto definitivo del 1° lotto del Parco Agricolo del Ticinello, quello relativo alle aree di proprietà del Comune di Milano. Un nuovo ed importantissimo passo di un cammino per la realizzazione dell’intero parco ancora lungo, non semplice e che si intreccia anche con le vicende del vicino Cerba.

L’appuntamento è giovedì 21 novembre 2013, a partire dalle ore 18.30, nella sede del Consiglio di zona 5, in viale Tibaldi, 41, Milano.

giovedì 14 novembre 2013

Expo: le prime opere “rinviate” sono quelle del trasporto pubblico?

Come anticipato, si è tenuto il 13 novembre il primo incontro del cosiddetto “sotto tavolo infrastrutture” per definire la priorità delle infrastrutture da realizzare in vista di Expo. Un incontro interlocutorio, al quale hanno partecipato diversi Enti (Regione, Comuni, Ferrovie, società Expo) e da cui, al momento, non sono uscite conclusioni definitive sulle infrastrutture da realizzare subito.
 
Come riporta Il Sole 24 Ore (Per le opere mancano 180 milioni, 14 novembre 2013, di Sara Monaci) l’unico accordo raggiunto sarebbe stato quello sulle opere sicuramente da rimandare. Naturalmente riguardano il trasporto pubblico, in particolare la Metro 4, il potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate e la metrotramvia Milano-Limbiate di cui se ne parlerà, forse, dopo il 2015. Di diverso avviso Repubblica (Opere strategiche, nessun ritardo, 14 novembre 2013, di a.m.) secondo la quale “tutti gli enti presenti hanno garantito che le opere di loro competenza saranno pronte in tempo per Expo”, anche quelle del trasporto pubblico (con l’eccezione della Rho-Gallarate).

Una situazione quindi ancora davvero poco chiara. In ogni caso, nelle prossime settimane, oltre a nuovi incontri per fare il punto sulle incertezze di Pedemontana e Tangenziale Est Esterna,  si stilerà una tabella dettagliata della situazione attuale di queste opere da inviare al Ministero della Infrastrutture che deciderà quali infrastrutture confermare e quali rimandare.

mercoledì 13 novembre 2013

Cerba, verso un nuovo progetto. Ma è davvero nuovo?

Entro il 31 dicembre, la Visconti srl (la società costituita dalle banche creditrici del gruppo Ligresti) presenterà al Comune di Milano il progetto per il Cerba. Hines, la società che dovrà realizzare l’opera, ha annunciato ora che il “nuovo” piano è quasi pronto. Lo scorso giugno, una proposta era stata bocciata sia per motivi tecnici (come ad esempio la presenza di un centro commerciale) sia per motivi economici (era stato richiesto di poter dilazionare fortemente il pagamento degli oneri di urbanizzazione).

Secondo quanto riporta Repubblica (Hines rilancia il progetto Cerba, 13 novembre 2013, di Alessandra Corica), per aggirare quest’ultimo ostacolo, la nuova proposta prevede che il progetto complessivo venga suddiviso e realizzato per lotti (i singoli istituti del Cerba) così da riuscire a rateizzare i 92 milioni di euro di oneri di urbanizzazione da versare al Comune di Milano.

Ma non solo: sempre secondo Repubblica, per risparmiare sui costi di realizzazione e di manutenzione, intorno al Cerba non si realizzerebbe più un parco attrezzato, ma un “parco agricolo”.

Così, in sostanza, questo “nuovo” progetto sembra essere la mera riproposizione del vecchio questa volta da realizzarsi non più in una unica soluzione ma in varie fasi successive. Il “nuovo” progetto è quindi solo un semplice espediente per dilazionare il pagamento degli oneri di urbanizzazione?

Fredda, al momento, la reazione del Comune di Milano. L’assessore all’Urbanistica, De Cesaris, ha infatti commentato “se queste indiscrezioni fossero confermate, ricordiamo che alcune di queste proposte erano già state bocciate a giugno”.

venerdì 8 novembre 2013

Serravalle: pubblicato il nuovo bando per la cessione delle quote della Provincia di Milano

Lo scorso 6 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo bando per la cessione delle quote della Serravalle detenute dalla Provincia di Milano (52,9% del capitale).

Il testo integrale del bando è disponibile sul sito di Asam. In sintesi, è previsto:
- prezzo base di vendita: 4 euro ad azione
- non sono ammesse offerte parziali ma solo per l’acquisto dell’intera partecipazione della Provincia
- è prevista la possibilità di avanzare offerte al ribasso (in questo caso sarà poi Asam ed il Consiglio Provinciale a doversi esprimere sulla congruità di quel prezzo)
- le offerte vanno presentate entro le ore 15.00 del 6 dicembre 2013 (nell’estratto pubblicato sui quotidiani si indica invece le ore 12.00...)
- secondo quanto riporta Il Giorno (Serravalle, parte l’asta per le quote della Provincia, 7 novembre 2013, di Giambattista Anastasio), l’acquirente, nella fase di offerta, dovrà poi sottoscrivere un patto parasociale con ASAM e Provincia di Milano riconoscendo loro il diritto di nominare due componenti nel Consiglio di amministrazione ed un membro nel collegio sindacale della Milano-Serravalle. Un passaggio questo che non è compare nel testo dell’avviso d’asta e che, se confermato tra i documenti della Data Room, insieme al poco tempo disponibile, non dovrebbe aiutare la presentazione di offerte.

Nel caso anche quest’asta dovesse andare deserta, lo scorso 29 ottobre il Consiglio provinciale ha deliberato di avviare la procedura per la quotazione della Serravalle in Borsa.

Intanto, il prossimo 15 novembre è stato convocato un consiglio di amministrazione della Serravalle per “deliberare sulle modalità di partecipazione all’aumento di capitale di Tem”.

lunedì 4 novembre 2013

Expo: verso la "razionalizzazione" delle opere di accesso

Il prossimo 13 novembre, a causa della mancanza di risorse, in occasione del “sotto tavolo” per le opere della Lombardia, verranno ridefinite le priorità nella realizzazione delle infrastrutture di accesso ad Expo. Governo ed Enti locali in quella data stabiliranno quali sono le opere da realizzare subito e quelle invece da rimandare.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore (Una short list per le opere Expo, 5 novembre 2013, di Sara Monaci), queste le infrastrutture che dovrebbero essere considerate prioritarie:
- Tangenziale Est Esterna di Milano
- Rho-Monza
- collegamento cascina Merlata-autostrada A8
- parcheggio di accesso ad Expo
- metropolitana Zara-Expo
- metropolitana 5
- strada di Molino Dorino

Il presidente della Regione Lombardia, Maroni, al termine di un primo incontro informale con gli altri Enti coinvolti, ha poi assicurato che la Tangenziale Est Esterna di Milano “verrà completata tutta e non solo il cosiddetto arco Tem”.

domenica 3 novembre 2013

Gavio ed Intesa per il controllo di TEM spa. Ed anche di TE spa?

Si sta per chiudere l’aumento di capitale da 103 milioni di euro di TEM spa (Tangenziali Esterne di Milano), la società che detiene il 43% di TE (Tangenziale Esterna), la concessionaria della Tangenziale Est Esterna di Milano, chiamata a sua volta ad un aumento di capitale da 245 milioni da sottoscrivere entro la fine di novembre.

Prevista da tempo, nonostante emendamenti del Consiglio Provinciale (a proposito, qualche consigliere intende chiedere spiegazioni?), la Provincia di Milano, che detiene il 53% di TEM, non parteciperà all’aumento di capitale. Ma anche Impregilo ed Autostrade Lombarde non sembrano interessate.

La Stampa (Intesa e Gavio, puntano al controllo di TEM, 2 novembre 2013, di R.E.) prevede un inoptato di circa 70 milioni di euro, inoptato che sarebbe finito nel mirino del gruppo Gavio e di Intesa SanPaolo. Se questa ipotesi dovesse verificarsi, verrebbero radicalmente cambiati i rapporti di forza all’interno dell’azionariato della TEM, con Gavio ed Intesa che insieme arriverebbero oltre il 50%.

Intanto, come accennato, è in corso anche l’aumento di capitale da 245 milioni di euro di TE. Come riporta Il Sole 24 Ore (Gavio ed intesa verso il controllo di TEM, 2 novembre 2013, di Cheo Condina), alcuni soci in difficoltà (alcune cooperative ed Impregilo) potrebbero essere costretti a rinunciare a sottoscrivere la propria quota parte. Nel caso di inoptato quindi “sarà molto probabilmente la holding Tem a mettere mano al portafoglio”. Così TEM spa potrebbe tornare a controllare la maggioranza di TE. Con la differenza che se prima era la Provincia ad avere la guida della società, ora potrebbero essere Gavio ed Intesa.
 
Ma per ora sono tutte ipotesi. Si saprà di più alla fine del mese di novembre.

venerdì 25 ottobre 2013

Serravalle: pronto il terzo bando per la vendita

La Provincia di Milano è pronta a vendere il 52,9% delle azioni della Serravalle. Martedì 29 ottobre, il Consiglio Provinciale sarà chiamato a votare la delibera con cui si dà il via libera al terzo tentativo di vendere la propria partecipazione di maggioranza nella società autostradale.

Come riporta Il Giorno (La Provincia vara il bando per la vendita delle quote della Serravalle, 25 ottobre 2013, di Giambattista Anastasio), nella proposta di delibera presentata ieri, le novità, rispetto ai due precedenti bandi andati deserti, sono che sul mercato verranno proposte solo le quote della Provincia ed il prezzo di partenza: 4€ ad azione (solo dieci giorni fa il presidente della Provincia aveva dichiarato che 4,3€ ad azione erano un prezzo "congruo"...) con possibilità di ribasso (nel caso di offerte al ribasso, il prezzo offerto dovrà essere approvato dal Consiglio provinciale).

Il bando per la vendita sarà pubblicato subito dopo l’approvazione del Consiglio provinciale, con le eventuali modifiche che saranno apportate durante la discussione in aule.

Se dovesse andare a vuoto anche questo terzo tentativo, la proposta di delibera prevede la quotazione in Borsa della Serravalle.

giovedì 24 ottobre 2013

Partono le ricerche di gas ed idrocarburi nell’est milanese


Questa estate si è parlato e scritto molto delle richieste avanzate dalla società statunitense/canadese Mac Oil di effettuare delle ricerche di gas ed idrocarburi nell’est milanese e nel lodigiano. Una richiesta che, visto quello che ha subito il territorio in questi anni e anche a causa della grave mancanza di informazioni, ha creato un clima di grande preoccupazione nei comuni interessati.
 
La nascita del comitato “NoTriv” ha cercato di rimediare all’assenza delle istituzioni che, incomprensibilmente, ancora oggi non hanno ritenuto di dover informare in modo esaustivo i propri cittadini su quello che sta accadendo.

Solo pochi giorni fa, la Regione Lombardia ha giustificato la mancata procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la richiesta della Mac Oil, sostenendo che “la prima fase è esclusa dalla Via, in quanto non prevede impatti significativi sul territorio come da decreto regionale 1.256 del 2012. Gli studi e le valutazioni necessari saranno condotti mediante l’elaborazione delle informazioni oggi reperibili anche presso precedenti operatori minerari; mentre l’indagine geofisica, se necessaria, sarà effettuata con il metodo “vibroseis”, senza movimenti di terra né utilizzo di esplosivi” (Metano, trivellazioni in Martesana? "No, è stata già martoriata", Il Giorno, 21 ottobre 2013, di Chiara Giaquinta).

Il Comune di Comazzo è stato tra i primi a cercare di fare un po' di chiarezza su come si svolgeranno queste ricerche:“La Mac Oil cercherà idrocarburi nell’area della Martesana lungo due linee perpendicolari di 7,5 chilometri che scendono dal melzese verso l’Alto Lodigiano. Comazzo entra per una superficie complessiva di 0,04 chilometri quadrati, cioè quattro ettari. Se questa fase di indagine geologica offrirà l’ipotesi di giacimenti, avremo al massimo uno o due pozzi attivi non a Comazzo, ma nell’intera area considerata". (Via libera alle ricerche di petrolio, Il Cittadino di Lodi, 23 ottobre 2013, di Emanuele Dolcini).

Queste informazioni fanno un po' di chiarezza sulla situazione ma non tranquillizzano affatto. La vicenda è certamente da seguire con attenzione. Intanto l’auspicio è che venga al più presto comunicata in dettaglio la lista dei luoghi interessati da queste esplorazioni. Per chi abita nelle vicinanze può infatti essere ovvio consigliare di realizzare una dettagliata panoramica fotografica sullo stato attuale dei propri edifici. Le leggere onde sismiche utilizzate per queste ricerche sono sì leggere ma sono sempre onde sismiche e, in casi estremi, potrebbero causare delle crepe nei muri. Così le fotografie possono tornare utili in caso di eventuali richieste di risarcimento danni visto che la prova del danno è a carico di chi l'ha subito.

Il caso Paullese e i luoghi comuni del traffico


Per fluidificare il traffico è sufficiente togliere i semafori. Questo il luogo comune che con l’anticipato blocco dell’esperimento sul tratto sandonatese della Paullese è stato smentito sulla pelle dei pendolari. Il caos creatosi nel sud est milanese è stato talmente disastroso, con un effetto domino su tutte le altre strade (Paullese in tilt, stop all’esperimento, Il Giorno, 24 ottobre 2013, di Alessandra Zanardi), che la Provincia di Milano ha dovuto porre fine alla sperimentazione dopo solo tre giorni. Ora verranno riaccesi i semafori, ma il traffico resta e le prospettive sono preoccupanti. Lo si è già scritto: cosa accadrà sulla Paullese, sulla Rivoltana e sulla Cassanese quando saranno investite dal traffico di TEM e BreBeMi?

Ma è un altro il luogo comune che spaventa. Quello che recita che per risolvere i problemi del traffico sia sufficiente costruire nuove strade e nuove autostrade. E se tra un paio di anni si dovesse scoprire che la costruzione di TEM e BreBeMi, invece che migliorare, davvero peggiorerà la situazione dei pendolari? Il dramma è che allora non si potrà tornare indietro.

Non c’è dubbio che il problema del traffico vada risolto. Ma come? Usando i luoghi comuni, con le infelici battutitine come quella della metropolitana su gomma? O il piccolo sfortunato caso dei semafori sulla Paullese è l’occasione per prendere finalmente grandi decisioni serie, di “sistema” che partano dal vero rilancio del trasporto pubblico? Dove è la metropolitana per Paullo prevista esplicitamente nell’accordo di programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna? Dove è un efficiente sistema di trasporto pubblico che tolga auto dalle strade e, al contempo, permetta ai pendolari di viaggiare puntuali e in modo dignitoso?

mercoledì 23 ottobre 2013

Traffico Paullese: e quando ci sarà la TEM?

Annunciato da mesi, il tentativo di fluidificare il traffico eliminando i semafori nel tratto terminale della Paullese, una delle radiali di ingresso a Milano più usate dai pendolari, sembra non funzionare.

Come riportano in modo inequivocabile le cronache de “Il Giorno” (Esperimento flop, la Paullese senza semafori va in tilt, 23 ottobre 2013, di Patrizia Tossi) e del “il Cittadino di Lodi”  (Primo giorno di delirio per la Paullese senza semafori, 23 ottobre 2013, di Emanuele Dolcini), la prima giornata dell’esperimento è stata all’insegna della confusione, degli ingorghi e delle incavolature dei pendolari.

Ma, a parte il caos di questi giorni, a cui probabilmente ha contribuito anche l’effetto novità, quello che preoccupa è la prospettiva.

Cosa succederà quando su Paullese e, soprattutto, Rivoltana e Cassanese si riverserà il nuovo traffico proveniente da BreBeMi e TEM? Milano e le sue strade non sono in grado di ricevere più di un certo flusso orario di auto. Magari in futuro questa capacità potrà essere limata verso l’alto, ma non di molto. Con le nuove autostrade si arriverà forse un po’ più velocemente alle porte di Milano per restarvi imbottigliati più a lungo in ingorghi più grandi, più stressanti e più inquinanti?

domenica 20 ottobre 2013

Cava di Vizzolo: era davvero inevitabile? Una serata di approfondimento

Alla fine di luglio, l’Amministrazione comunale di Vizzolo Predabissi, in cambio di 1,2 milioni di euro, ha approvato la realizzazione sul proprio territorio di una cava di prestito per la realizzazione della TEM.

Alcuni amministratori di quel Comune che hanno votato a favore della cava (ma che negli anni passati si erano dichiarati contrari alla nuova autostrada) si sono giustificati sostenendo che quella era una decisione inevitabile. Era davvero così? Visto quanto accaduto negli stessi giorni a Cassano d’Adda per una analoga cava a supporto della BreBeMi è possibile avanzare qualche dubbio.

In ogni caso, il Movimento 5 Stelle di Sordio organizza una serata di approfondimento per fare il punto sulla situazione della cava e della Tangenziale Est Esterna. L’appuntamento è martedì 22 ottobre, alle ore 2100, presso l’ex bar “il solito posto”, in via I maggio a Sordio. Davvero un peccato che, almeno a leggere la locandina di promozione della serata, tra i relatori non ci siano gli amministratori di Vizzolo Predabissi.

lunedì 14 ottobre 2013

Privatizzazione Serravalle: ma come viene determinato il prezzo di vendita?

In una intervista a Il Giorno (Podestà: autostrade il rilancio passa da Serravalle, 12 ottobre 2013, di Guido Bandera), il presidente della Provincia di Milano sostiene che 4,3€, il prezzo con cui, secondo lui, si intende mettere in vendita la Serravalle, è un prezzo congruo, “conveniente per gli operatori”. Dimentica però di aggiungere che l’asta avrà la possibilità di ribassi, per cui, eventualmente, quello è un solo un prezzo indicativo di partenza.

Un prezzo indicativo che, in modo facilmente prevedibile, non sarà quello incassato. Infatti il presidente della Provincia non può ignorare che, nei giorni scorsi, ASAM, la finanziaria della Provincia di Milano che controlla Serravalle, ha svalutato nuovamente questa partecipazione iscrivendola a bilancio a 4€ ad azione. Quindi si dichiara ai giornali di mettere in vendita azioni ad un prezzo che in sostanza la stessa Provincia, che detiene l’80% del capitale di ASAM, ha già valutato eccessivo?

Davvero, dopo due bandi falliti, anche per gravi errori degli amministratori, si pensa di riuscire a vendere Serravalle ad un prezzo superiore a quello iscritto a bilancio di ASAM pochi giorni fa? Oppure anche queste dichiarazioni sono una semplice mossa per coprirne la prossima svendita ad un prezzo molto inferiore? In ogni caso, sono segnali davvero molto preoccupanti per la privatizzazione della Serravalle.

Riqualificazione Paullese: mancano all’appello i 22 milioni promessi da TEM

I lavori per il raddoppio della Paullese nel tratto tra la Cerca e Paullo sono al momento bloccati.  Questo perché, come riporta il Cittadino di Lodi (Paullese, mancano i soldi per i lavori, 11 ottobre 2013), “i finanziamenti promessi non ci sono (mancano i 22 milioni di euro assicurati da Tem e 6 che dovrebbe versare un soggetto privato, mentre sono garantiti solo 29 milioni di euro che metterà la Regione e il milione della Provincia di Milano)”.

Una situazione che rischia di diventare paradossale visto che proprio su quel tratto di Paullese è previsto l’innesto della Tangenziale Est Esterna, i cui flussi di traffico non possono essere certo assorbiti dall’attuale strada ad una corsia per senso di marcia. Così la TEM, oggi, rischia di immettersi nell’unico tratto non raddoppiato (anche il tratto tra Paullo e Spino, compreso il ponte sull’Adda, non sono finanziati), con conseguenze sulla viabilità facilmente immaginabili.

Una situazione che, visto il caos che provocherebbe, necessariamente si dovrà risolvere, ma che dice molto non solo sul metodo usato. Certo è poi molto strano che una situazione del genere sia stata denunciata dagli amministratori cremonesi e non da quelli milanesi che hanno preferito rimanere in silenzio...

giovedì 10 ottobre 2013

Asam svaluta ancora la Serravalle

Asam, la società della Provincia di Milano che controlla la Serravalle, ha proceduto ad una nuova svalutazione della sua partecipazione di controllo nella Serravalle (ne detiene il 52,9% del capitale). Il valore della partecipazione è stato ridotto infatti a 4 euro ad azione dopo che nel bilancio del 2011 era crollato da 7,24 a 4,76 euro ad azione. Lo riporta Milano Finanza (ASAM svaluta Serravalle a 4 euro, 11 ottobre 2013).

Un nuovo passo verso la svendita della Serravalle da parte della Provincia di Milano dato che i 4€ ad azione sono una cifra inferiore ai 4,45€ richiesti nei due precedenti bandi di vendita andati deserti.

lunedì 7 ottobre 2013

TEM: anche il presidente di Serravalle ignora il Consiglio provinciale?

Dopo il presidente della Provincia di Milano, anche quello della controllata Serravalle sembra non prendere molto sul serio il Consiglio provinciale e le sue deliberazioni.

Secondo quanto scrive Il Giorno (Tem in ritardo e senza copertura, 5 ottobre 2013, di Tiziano Troianello), riportando le dichiarazioni di alcuni consiglieri di opposizione, il presidente di Serravalle, lo scorso 25 settembre, nel corso di una audizione nella Commissione Viabilità e Trasporti della Provincia, oltre a riferire del forte ritardo nella realizzazione della TEM, ha sostenuto che non intende partecipare alla capitalizzazione della Tangenziale Est Esterna per mancanza di risorse.

Se queste dichiarazioni fossero confermate in questi termini sarebbero davvero censurabili. Infatti, ignorerebbero del tutto l’invito del Consiglio provinciale che, il 12 settembre, attraverso una delibera, ha chiesto a tutte le realtà coinvolte (Asam e la stessa Serravalle) di trovare le risorse necessarie per sottoscrivere l’aumento di capitale di TEM. In questo modo, in sostanza, il presidente di Serravalle non prenderebbe in minima considerazione quelle che sono le indicazioni del suo azionista di maggioranza (la Provincia di Milano detiene, attraverso Asam, la maggioranza di Serravalle).

Queste dichiarazioni, insieme a quelle del presidente della Provincia di Milano, fanno ovviamente pensare che la decisione di uscire dalla TEM sia già stata presa da tempo in modo definitivo altrove. In questo caso, si deve continuare a ritenere che l'emendamento votato dal Consiglio provinciale sia  in sostanza un semplice ma vuoto "contentino politico" dato a qualcuno per "aiutarlo" a votare a favore di quella delibera?

domenica 6 ottobre 2013

Regione Lombardia smentisce ipotesi acquisto Serravalle

Nel corso di una conferenza stampa sullo stato dei lavori di TEM, Pedemontana e Brebemi, il presidente della Regione Lombardia, Maroni, ha smentito l’intenzione di acquistare quote della Serravalle. Lo riporta Avvenire (Sì alle grandi opere, no all’acquisto della Serravalle, 5 ottobre 2013, di Davide Re)

L’ipotesi di un interesse della Regione Lombardia per l’acquisto della Serravalle era stata rilanciata ed approfondita da Milano Finanza dopo che, alla fine di luglio, il Giorno, riportando virgolettate le dichiarazioni di membri dello staff del governatore lombardo, aveva rivelato l’interesse per una operazione del genere (Una speranza per Serravalle: Maroni pensa di rilevare le quote, 26 luglio 2013, di Giambattista Anastasio).

Pretattica? Una boutade estiva? Ci si è resi conto delle difficoltà di un acquisto del genere? Solo con l’avvio della vendita della Serravalle da parte della Provincia di Milano se ne potrà sapere di più.

giovedì 3 ottobre 2013

Serravalle: la Regione è ancora interessata all’acquisto?


Questa ipotesi viene oggi rilanciata da Milano Finanza (Ipotesi Regione per Serravalle, 4 ottobre 2013, di Manuel Follis). Secondo quanto riporta l’articolo “c’è chi sta studiando un dossier che potrebbe prevedere il passaggio della Serravalle alla Regione Lombardia”. L’uso del condizionale mostra come, rispetto a luglio, non siano stati fugati i dubbi che circondano una operazione del genere.

Questi riguardano in particolare la effettiva disponibilità di risorse da parte della Regione non solo per acquistare le quote ma anche per sostenere gli onerosi investimenti delle partecipate della Serravalle.

Altro dubbio riguarda la effettiva possibilità da parte della Regione di assumere il controllo di Serravalle. La Regione infatti, attraverso Cal (Concessioni Autostradali Lombarde), è concedente di alcune delle nuove autostrade in costruzione (Pedemontana e TEM). 

Se a fine luglio si scriveva di aspettare settembre per vedere se si trattasse di “semplice boutade estiva o qualcos’altro di più concreto”, oggi non si può che invitare ad aspettare qualche settimana, quando prenderà il via il terzo tentativo di vendere la Serravalle.

mercoledì 25 settembre 2013

Aumento di capitale di TEM. Ignorato l’invito del Consiglio provinciale?

Lo scorso 12 settembre, il Consiglio provinciale ha approvato l’aumento di capitale di TEM spa (Tangenziali esterne di Milano), aumento di capitale resosi necessario per poter sottoscrivere quello di TE spa (Tangenziale Esterna spa).

Le linee guida disegnate dalla delibera di giunta provinciale del 3 settembre erano chiare. In queste si autorizzavano le sue partecipate (Asam e Serravalle) ad approvare, ma non sottoscrivere, l’aumento di capitale di TEM.

Le linee guida, inviate al consiglio provinciale per l’approvazione definitiva, sono state leggermente modificate con l’inserimento di un emendamento che chiede “di procedere ad un approfondimento per verificare l’eventuale possibilità per la Provincia e per le sue controllate [Serravalle ed ASAM] di sottoscrivere, anche solo in parte, l’aumento di capitale in oggetto”. Nulla di vincolante, un semplice invito a cercare risorse prima di rinunciare.

Un semplice invito che tuttavia non sembra essere stato preso in minima considerazione visto che il presidente della Provincia, Podestà, facendo così forse intendere che le decisioni sono già state prese altrove e, soprattutto, ignorando completamente il ruolo del consiglio provinciale, il 17 settembre dichiara al Cittadino di Lodi che “il disimpegno di TEM è per seguire l’Europa”.

In una vicenda come quella della TEM in cui non vengono rispettati impegni fissati dall’accordo di programma (es. il prolungamento delle metropolitane MM2 e MM3 contestualmente alla realizzazione della nuova autostrada) non sorprenderebbe certo che venga dimenticato un invito del consiglio provinciale.

In ogni caso, non ci vorrà molto tempo per conoscere l’esito finale di questa vicenda.

mercoledì 18 settembre 2013

Cerba: verso il deposito dei concordati preventivi di Im.Co e Sinergia?

Secondo quanto riporta Milano Finanza (Imco-Sinergia, ci sono i concordati, 19 settembre 2013, di Manuel Follis e Andrea Montanari), alla fine di settembre dovrebbero essere depositati i due concordati preventivi di Im.Co e di Sinergia, le due società fallite del gruppo Ligresti. Questo passaggio sarebbe stato reso possibile dall’accordo tra le banche creditrici del gruppo Ligresti (esposte per circa 340 milioni) ed Unipol che ha rilevato la compagnia assicurativa Fondiaria-Sai (anch’essa appartenuta alla famiglia Ligresti e creditrice di circa 150 milioni di euro nei confronti di Im.Co e Sinergia).

Nel caso la notizia dovesse essere confermata, “il prossimo deposito dei due concordati in tribunale potrebbe boi sbloccare la partita relativa al progetto Cerba”, il centro di ricerca biomedica previsto sulle aree ex Ligresti all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, centro di ricerca il cui futuro sarà deciso nel gennaio del 2014 dal Consiglio di vigilanza per il Cerba.

martedì 17 settembre 2013

TEM: presidente della Provincia di Milano, ma ci prende in giro?

Sul Cittadino di Lodi del 17 settembre, nell’articolo “Il disimpegno da TEM è per seguire l’Europa” (di Emanuele Dolcini), appare un intervento del presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, per giustificare il sempre maggiore disimpegno della Provincia (e delle sue controllate) dalla Tangenziale Est Esterna di Milano, disimpegno sancito giovedì scorso dal voto del consiglio provinciale. Sono delle giustificazioni discutibili, contraddittorie, difficili da accettare. 

La mancata partecipazione all’aumento di capitale di TEM spa e, di conseguenza, a quello di TE spa, viene attribuito non alla mancanza di fondi della provincia di Milano (e delle sue controllate), ma ad un generico trend europeo. Podestà, infatti, sostiene “Scusi, ma in quale nazione dell’Unione Europea si va verso una presenza pubblica sempre più pesante nelle grandi opere? Casomai abbiamo tutti innestato la marcia indietro”.

Oltre che discutibili, sono affermazioni contradditorie visto che sono pronunciate dalla stessa persona che poco meno di un mese fa ha scritto al Governo italiano una lettera per chiedere più fondi pubblici per un’altra autostrada in costruzione, la Pedemontana (controllata dalla Provincia attraverso la Serravalle), lamentando una discriminazione, dopo che, con il cosiddetto decreto del fare erano stati regalati 330 milioni di euro pubblici a fondo perduto alla Tangenziale Est Esterna di Milano. A che titolo ha scritto allora questa lettera? Nella missiva questo presunto trend europeo è stato citato? O, nelle intenzioni, si vuole limitare la presenza pubblica al semplice regalo di risorse a fondo perduto a dei “privati”?

In un altro passaggio, il presidente della provincia sostiene che “Anche quando si diceva che la Provincia era in maggioranza assoluta in Tangenziali Esterne si commetteva una semplificazione perché è illecito sommare TEM spa a Milano Serravalle. Sono due realtà profondamente differenti. Una è di gestione, l’altra di progetto”. Più che di somme si è sempre scritto di controllo della maggioranza del capitale azionario: la Provincia di Milano controlla Asam che controlla la Serravalle che controlla TEM che controllava TE*. Dovrebbe saperlo molto bene che si scrive di controllo, visto che è lui che ha indicato un suo ex compagno di corrente partitica alla presidenza di TEM il giorno dopo che quest’ultimo era stato licenziato dalla Giunta regionale lombarda ed è lui che ha indicato il suo avvocato di fiducia alla guida di Serravalle, Pedemontana e TEM spa.

Forse è il caso di ricordare che lo scorso 3 settembre, la giunta provinciale, presieduta da Podestà, ha approvato le “linee guida in merito alla proposta di aumento di capitale sociale oggetto dell’Assemblea degli azionisti di Tangenziali Esterne di Milano S.p.A. del 17 settembre 2013”. In questo documento, dopo aver ribadito che il cosiddetto “decreto del fare” “non contempla inspiegabilmente alcun finanziamento per Pedemontana Lombarda”, si indica di non sottoscrivere l’aumento di TEM spa per destinare le poche risorse disponibili a “finanziare prioritariamente la realizzazione della tratta autostradale Pedemontana Lombarda”.

E’ troppo chiedere semplicemente un po’ di coerenza senza magari tirare in ballo l'Europa?