giovedì 31 gennaio 2013

Aumento capitale TEM: se anche Banca Intesa tentenna...

E’ scaduto ieri il termine per sottoscrivere l’aumento di capitale di TEM (Tangenziali Esterne di Milano). Tre soci (Autostrade per l’Italia, Asam e Banca Intesa) non hanno aderito con un conseguente mancato incasso di 33 milioni di euro (sugli 85 previsti).

Se era in qualche prevedibile il comportamento di Autostrade per l’Italia (gruppo Benetton) e Asam (Provincia di Milano) è invece più sorprendente quello di Banca Intesa, nel passato uno dei soci più attivi nel promuovere la realizzazione della tangenziale est esterna. Questa ha infatti condizionato la propria partecipazione al successo dell’aumento di capitale: se si  raccoglie la cifra prevista allora anche Intesa verserà la sua parte, altrimenti, come riporta Milano Finanza (Intesa prende tempo sulla Tem, 01.02.2013, di Manuel Follis), “è possibile che faccia un passo indietro”.

Per conoscere l’esito definitivo dell’aumento di capitale di TEM occorrerà attendere metà marzo. Tra un paio di settimane, infatti, scadrà il termine per gli altri soci (Serravalle, Autostrade Lombarde, Impregilo e Satap) di sottoscrivere loro la quota dell’aumento inoptato, poi, fino a metà marzo, ci sarà spazio per l’ingresso di eventuali nuovi soci.

Voci dal Parco Agricolo Sud Milano


dal canale youtube di UniPiemonteOrientale

Alcune interviste realizzate per "Nutrire Milano", un progetto dell'Università di Scienze Gastronomiche e SlowFood.

mercoledì 30 gennaio 2013

La Pedemontana dimezzata? Come la TEM?

Quasi ogni giorno si leggono nuove notizie sulle conseguenze della grave crisi economica di Serravalle e, soprattutto, delle sue partecipate Pedemontana e TEM.

L’ultima è quella relativa ad un possibile accorciamento della Pedemontana. Come riporta Libero (Mancano settecento milioni, Pedemontana sarà dimezzata, 26.01.2013, di Dino Bondavalli), a causa della grave mancanza di risorse, per l’Expo, si starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di realizzare solo una parte della nuova autostrada. Il resto sarebbe rimandato a “tempi migliori”. In particolare, si realizzerebbe solo la tratta da Lomazzo a Cassano Magnago (22 chilometri sui 77 previsti). Per finanziare questa tratta è poi allo studio l’immediata cessione ai privati di una parte del capitale di Pedemontana (si parla del 30%). Quest’ultima cessione andrà tuttavia verificata alla luce del bando già pubblicato per la vendita della Serravalle.

Quella di realizzare solo un tratto della nuova infrastruttura è una ipotesi che da qualche tempo circola anche per la Tangenziale Est Esterna. Si starebbe infatti pensando di costruire per ora solo il cosiddetto Arco-TEM, ossia quel tratto di autostrada necessario a convogliare il traffico proveniente dalla BreBeMi sulle radiali in ingresso a Milano (soprattutto Cassanese e Rivoltana).

Resta il fatto che tutte queste ipotesi fanno pensare ad una strategia complessiva quantomeno approssimativa e che si navighi a vista. Al momento gli unici fatti concreti sono la continua rimozione dei vertici delle società coinvolte. Ieri l’ultimo avvicendamento con le dimissioni del presidente di TEM.

martedì 29 gennaio 2013

Cerba: accordo delle banche

Il prossimo marzo si conoscerà il destino del Cerba. Solo dopo la tornata elettorale, infatti, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano e Parco Agricolo Sud Milano decideranno se far proseguire o meno il progetto del Centro europeo di ricerca biomedica.

Intanto, come riporta Milano Finanza (Cerba, passo avanti delle banche, 29.01.2013, di Manuel Follis), le banche coinvolte nell’operazione avrebbero dato il proprio assenso al concordato fallimentare per Sinergia e Imco (società del gruppo Ligresti). Dopo questa decisione, quasi sicuramente si creerà una nuova azienda che rileverà gli attivi e i passivi delle due società dichiarate fallite nel giugno 2012. Successivamente la eventuale concreta realizzazione del progetto dovrebbe essere affidata al gruppo Hines.

Eventuale realizzazione in quanto la decisione definitiva se autorizzare o meno il Cerba dovrà essere presa dagli Enti territoriali coinvolti. Questi dovranno anche decidere se accettare le condizioni economiche proposte dalle banche come quella di diluire nel tempo gli oneri di urbanizzazione.
 
Ed i candidati che cosa ne pensano del Cerba?

lunedì 28 gennaio 2013

TEM: il prestito ponte è bloccato?


La situazione economica della Tangenziale Est Esterna è sempre molto confusa. Secondo quanto riporta Milano Finanza (Tangenziale Esterna, banche non erogano ma chiedono la penale, 29.01.2013, di Manuel Follis)  le banche che hanno sottoscritto il prestito ponte (Intesa SanPaolo, Centrobanca e BPM), nonostante Tangenziale Esterna (TE) sostenga di aver presentato tutte le garanzie richieste, non troverebbero l’accordo per erogare i 120 milioni previsti.
 
Questo blocco impedisce a TE di pagare le società di costruzioni che quindi “sarebbero sul piede di guerra” mettendo così a rischio la “continuità dei lavori nei cantieri”.
 
Le banche avrebbero inoltre già richiesto a TE il pagamento della penale di 325 milioni di euro per il mancato utilizzo del prestito ponte.

domenica 27 gennaio 2013

A Paullo il metrò su gomma...ma ci faccia il piacere...



La vicenda del prolungamento delle metropolitane a Paullo e a Vimercate ora sta davvero rischiando di sprofondare nel grottesco. L'ultima dichiarazione dell'assessore ai trasporti della Provincia di Milano secondo il quale i cinque nuovi autobus per Paullo presentati in settimana (di per sé una notizia positiva) rappresentano la nuova "metropolitana su gomma", merita solo la candidatura al premio "onorevole Cosimo Trombetta", premio riservato a chi la spara più grossa (A Paullo arriva il metrò su gomma, Libero, 26.01.2013, di D.Bon.). L'assessore, tra l'altro, dimentica pure che la Paullese non ha neanche una corsia riservata al trasporto pubblico. Queste dichiarazione arrivano proprio nei giorni in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima, a causa dell'inquinamento, solo in Italia, almeno 12000 morti l'anno.
 
Bisogna ricordare che il prolungamento delle metropolitane non è un di più che questo e quell'assessore concede generosamente alla comunità ma è un dovere esplicitamente previsto dall'accordo di programma della tangenziale est esterna, accordo sottoscritto anche dalla Provincia di Milano. E questo impegno ancora oggi non viene rispettato. A queste gravi inadempienze occorrerebbe quindi evitare quantomeno di aggiungere anche nuove ed ulteriori prese in giro.

venerdì 25 gennaio 2013

Gentile Candidato…

Gentile Candidato,
                             negli ultimi tempi ti sarà sicuramente capitato di partecipare a qualche iniziativa sul consumo di suolo. Ce ne sono state tante. Molte assai interessanti. E' difficile che, almeno recentemente, nella tua attività politica sia riuscito a non evitarne almeno una.

Vista questa premessa, non ti stupirà come questa richiesta verta proprio sul consumo del territorio. E’ una richiesta specifica ma che può essere benissimo applicata ad altri casi.

Quasi 23 anni fa è stato istituito il Parco Agricolo di cintura metropolitana Sud Milano. E’ stato istituito grazie ad un imponente movimento di opinione che ha prodotto una legge istitutiva di promozione popolare. La politica, pur tra mille difficoltà, si è dovuta adeguare. L’istituzione del Parco Agricolo Sud Milano ha anticipato quindi di più di un decennio il discorso del consumo del suolo ai margini delle grandi città, allora un tema non molto dibattuto.

Oggi invece, mentre si parla spessissimo di consumo di suolo, la politica ha avviato la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Per costruirci dentro. Davvero una bella contraddizione. Negli ultimi mandati, ogni presidente, appena eletto, mica si è dato da fare per valorizzare il territorio, magari avviando concretamente la redazione dei piani di settore, ossia quei piani che farebbero vivere davvero questo parco come quello della fruizione, dei percorsi, dei navigli e dei monumenti. Macché! Uno dei primi atti è sempre stato quello di avviare le procedure per ridurre le tutele di questo prezioso territorio. Tutti. Presidenti di centrosinistra e presidenti di centrodestra. L’ultimo tentativo (di cui oggi non si ha più notizia), approvato dal consiglio direttivo del Parco, amaramente, non ha visto neanche un voto contrario.

Veniamo alla richiesta: se eletto, siederai in Consiglio Regionale o addirittura in Giunta. La Regione è l’Ente che dovrà approvare in modo definitivo eventuali ed importanti modifiche al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Per intenderci, se vorranno costruirci dentro la Regione dovrà essere d’accordo. E qui potrai intervenire.

Allora in campagna elettorale potresti prendere un impegno concreto: dichiararti contrario alla modifica del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano. E se sei d’accordo, perché non cercare di far prendere questo impegno anche ai tuoi colleghi di partito? E se loro sono d’accordo, perché non cercare di far prendere questo impegno anche ai vostri alleati?

Così al prossimo convegno, invece che portare nuovi dati sul penoso consumo di territorio, potrai raccontare un esempio concreto, un caso positivo.

Purtroppo in questi anni ne abbiamo visti tanti di candidati che, una volta eletti, quando c’erano le difficili decisioni da prendere, le dure posizioni da assumere, i voti da dare…beh…hai capito, si sono girati dall’altra parte…la Tangenziale Est Esterna, il Cerba, sono solo un due casi.

Se sei d’accordo, c’è però un passo che dovrai fare prima. Oggi, nel caso di stravolgimenti,  l’approvazione della modifica del Piano Territoriale di Coordinamento è, come previsto dall’art.19 della LR 86/83, di competenza della Giunta regionale. Come premessa a questo impegno, dovresti quindi cercare di riportare la competenza di queste importanti decisioni al Consiglio regionale, luogo certamente più indicato, dove il dibattito è sicuramente più ampio, completo e partecipato. E questo avrebbe ripercussioni positive per tutte le aree protette lombarde.
 
Allora ci stai a salvaguardare concretamente il territorio lombardo a partire da quello del Basso milanese?

mercoledì 23 gennaio 2013

Cerba: decisione rinviata a marzo

Il destino del Cerba (Centro europeo di ricerca biomedica) si deciderà a marzo.
 
Questo, secondo quanto riporta Milano Finanza (Imco, sul Cerba decisione a marzo, 23.01.2013, di Andrea di Biase), è quanto è stato deciso dal collegio di vigilanza nella riunione del 21 dicembre scorso. Solo tra un paio di mesi si saprà quindi se sarà firmata la convenzione attuativa dell’opera. In questa occasione si deciderà anche se accettare le modifiche richieste dalle banche per “rendere finanziariamente sostenibile il piano”. In estrema sintesi le banche, che sembrano avere molti dubbi su questa operazione, hanno chiesto di poter “rateizzare” gli oneri di urbanizzazione.

Perché questo piccolo blog non si fida delle promesse elettorali sulla TEM

In questi giorni, come è normale, capita di ricevere, sotto diverse forme, i più disparati messaggi di propaganda per le prossime elezioni regionali e nazionali. Alcuni di questi, tra le altre cose, contengono anche prese di posizione sulla Tangenziale Est Esterna. Su queste prese di posizione, pronto a correggersi, questo piccolo blog di campagna ha maturato una semplice posizione: non ci crede. Per due motivi.

Il primo è essenzialmente tecnico. Nei messaggi non si spiega il come, se eletti, si intende fermare la TEM. A livello politico infatti la possibilità di intervento è oggi limitato se non addirittura inesistente. Se la TEM si dovesse bloccare questo sarebbe dovuto a motivi economici, perché non ci sono le risorse per realizzarla. L’iter di approvazione, quello in cui la politica è stata determinante, è terminato da tempo. Se ci sono possibilità di intervento sarebbe interessante se fossero specificate nei messaggi.

Il secondo motivo si ricollega proprio all’iter seguito. La foto che apre questo post è stata scattata a Melzo il 24 ottobre 2004 al termine di una bella manifestazione contro la BreBeMi e contro la Tangenziale Est Esterna. Su quel palco, tutti si schierarono contro il progetto della nuova autostrada (che allora era solo su carta) e tutti a sostegno del progetto dei sindaci (che prevedeva la riqualificazione delle strade esistenti e, soprattutto, un grande rilancio del trasporto pubblico). Diversi relatori presenti su quel palco erano stati eletti da poco in consiglio provinciale, soprattutto nelle fila dell'allora maggioranza. Al termine del loro mandato di cinque anni in Provincia, la TEM, di proprietà dell’Ente che governavano, era stata approvata esattamente nelle caratteristiche che loro avevano contestato da quel palco. E loro, senza opporsi (tranne singolari eccezioni), appoggiando di fatto la soluzione autostradale, erano rimasti al loro posto. Alcuni ora (ri)scrivono di posizioni di contrarietà alla TEM. E’ quindi comprensibile che, almeno su questo tema, si possa essere un po’ prevenuti nei loro confronti.

Così oggi, naturalmente, possono raccontare quello che vogliono. Questo piccolo blog può ovviamente avere molti dubbi e, in poche parole, senza far perdere troppo tempo a chi legge, scrivere il perché.

martedì 22 gennaio 2013

Assemblea annuale DESR Parco Agricolo Sud Milano

Domenica 27 gennaio, presso Cascina Santa Brera di San Giuliano Milanese, si  terrà l’assemblea annuale del DESR.
 
Il programma: 
Ore 9: presentazione di attività, progetti, filiere promossi dal DESR nel 2012
Ore 10.00: Il caso TEEM ‘Fare come in Brianza: ricorso all’Unione Europea per il diritto al cibo’
Ore 11.00: Coffee Break 
Ore 11.15: Tavola Rotonda ‘I nuovi produttori bio del Parco Agricolo Sud Milano: aspetti critici e prospettive"
Ore 13: pranzo (20 euro) e visita della cascina 
Ore 14.30: discussione di strategie, obiettivi e strutture organizzative 2013 del DESR
Ore 17.30: nomina coordinatori 2013 del DESR

lunedì 21 gennaio 2013

La Serravalle e la valutazione dimezzata

La stampa economica da qualche mese si sta occupando periodicamente della vendita della Serravalle e della preoccupazione che questa si traduca in una svendita di patrimonio pubblico.

Ultimo articolo sul tema è quello apparso su Il Sole 24 Ore del 20 gennaio 2013 (Serravalle, valutazione dimezzata, di Fabio Pavesi).

L’articolo parte da una constatazione: nonostante i ricavi siano in ribasso “la Serravalle resta un signor business, come del resto tutte le autostrade”. Un settore attrattivo di cui Comune e, soprattutto, Provincia di Milano vogliono disfarsi non avendo le risorse per sostenere i grandi investimenti richiesti da TEM e Pedemontana, società partecipate dalla Serravalle.

Ad accentuare le difficoltà della Provincia di Milano c’è poi un buco di bilancio di circa 200 milioni nelle casse di ASAM spa, la società pubblica a cui sono state affidate tutte le partecipazioni della Provincia. I motivi di questa enorme buco? Secondo l’articolo “Quella perdita è figlia della maxi-svalutazione per il prezzo monstre pagato, nel lontano 2005, dall’ex presidente indagato della Provincia di Milano, Filippo Penati, per rilevare il 15% della Serravalle dai Gavio che risultano tuttora soci con poco più del 10% della stessa Serravalle. Il prezzo fu di 8,8 euro per azione. Nel 2005 quindi Penati sborsò 240 milioni di euro per il 15% di una società che oggi vede i soci venditori per l’82% a un prezzo di 660 milioni. Ballano tra allora ed oggi la bellezza di 800 milioni di euro di differenza nel valore attribuito alla società autostradale. Una enormità. Soldi bruciati dal lato pubblico ed incassati dal lato privato”.

Serravalle, ulteriori novità dal Consiglio di Stato?

Siamo nel pieno della campagna elettorale che, soprattutto in Lombardia, si annuncia piuttosto dura e combattuta. Quindi prendiamo tutte le notizie di questo tipo con la opportuna cautela. Fatta questa doverosa premessa, in queste settimane dovrebbe esprimersi il Consiglio di Stato su un ricorso presentato, nel 2005, dall’attuale presidente del consiglio provinciale Dapei (allora all’opposizione). Una eventuale sentenza di accoglimento potrebbe cambiare ancora una volta le carte in tavola nella vicenda Serravalle. Questo pochi giorni dopo la pubblicazione del nuovo bando per la sua vendita.

Il ricorso (presentato quasi otto anni fa...) dall’opposizione di centrodestra contestava la validità della delibera di acquisizione, dal gruppo Gavio, ad un prezzo apparso subito eccessivo, di un pacchetto di azioni della Serravalle da parte della Provincia di Milano allora guidata dal centrosinistra di Penati (e che trasformava la ASA, una holding ambientale, in ASAM, una holding finanziaria). Questa decisione fu assunta con un atto di Giunta, mentre il ricorrente sostiene che solo il Consiglio provinciale aveva titolo a deliberare questo acquisto.

Le conseguenze di un eventuale accoglimento di questo ricorso da parte del Consiglio di Stato sono al momento difficili da prevedere. Nel caso più estremo, si potrebbe addirittura arrivare alla restituzione al gruppo Gavio delle azioni acquistate allora con contestuale riconsegna alla Provincia di Milano dei 240 milioni di euro incassati (il 14,4% del capitale di Serravalle, acquistato ad 8,8€ ad azione, mentre oggi il bando d’asta le mette in vendita a 4,45€...). Non resta che aspettare.

venerdì 18 gennaio 2013

Serravalle: pubblicato il nuovo bando per la vendita

E’ stato pubblicato il 18 gennaio il nuovo bando per la cessione dell’82% delle azioni della Milano-Serravalle (il testo del nuovo bando è qui, sul sito di Asam spa).
 
E’ il secondo tentativo. Come più volte annunciato, le condizioni per la vendita sono rimaste le stesse della prima asta andata deserta lo scorso novembre: 4,45€ ad azione per un investimento complessivo di 660 milioni di euro per acquistare l’82,4% del capitale sociale della Serravalle. A questi si dovranno poi necessariamente aggiungere circa 400/450 milioni di euro per finanziare gli investimenti delle partecipate di Serravalle: Pedemontana e Tangenziale Est Esterna di Milano. Il bando scade il 10 luglio 2013.

giovedì 17 gennaio 2013

Caso Serravalle, quella data falsa che incastra...

Un articolo de "Il Fatto Quotidiano" (Caso Serravalle, quella data falsa che incastra Penati e Princiotta, 16.01.2013, di Gianni Barbacetto) con le novità sulle indagini della Magistratura relative all'acquisto, nel 2005, ad un prezzo, si sospetta, fuori mercato, delle azioni della Serravalle da parte della Provincia di Milano.
 

mercoledì 16 gennaio 2013

Pedemontana al verde. Come la Tem.


Secondo quanto riporta Milano Finanza (In Lombardia pronto a scoppiare il caso Pedemontana, 16.01.2013, di Manuel Follis), nonostante si stia cercando di posticipare tutte le decisioni ad un momento successivo e a parlarne il meno possibile, già nel corso della campagna elettorale potrebbe esplodere la questione della crisi delle nuove autostrade lombarde in costruzione.

In particolare, l’articolo si concentra sul caso della Pedemontana di cui “resta in sospeso la sorte dell’infrastruttura che non sarebbe in regola con i pagamenti e avrebbe ricevuto solo 26 milioni dei 100 previsti dopo l’approvazione dell’aumento di capitale. Nel frattempo sono in stand-by le trattative con le banche per la proroga del prestito-ponte da 200 milioni e non sembrano esserci molte speranze di ricevere dagli stessi istituti di credito nuova finanza per altri 100 milioni di euro”.
 
Una situazione economica resa ancora più complicata dalle lotte interne alle diverse società partecipate della Serravalle. Se infatti a novembre fa si era assistito alla modifica dei vertici societari di Tangenziale Esterna (TE) ora si ha notizia del licenziamento del direttore generale di Pedemontana.
 
In questo clima che gli stessi protagonisti hanno creato la svendita della Serravalle si fa sempre più concreta. Intanto il presidente della Provincia Milano, dopo la fallita candidatura alla Camera, ne insegue una in Regione.

martedì 15 gennaio 2013

Oasi di Vanzago come quella di Lacchiarella?

La notte del 13 gennaio un incendio doloso ha distrutto il capannone per il deposito del fieno della cascina Gambrina nell’oasi WWF di Vanzago. Un episodio grave. In poche settimane è il quarto atto doloso contro quest’area protetta a pochi chilometri dai terreni su cui si costruirà EXPO 2015.

L’episodio purtroppo ricorda quanto accaduto una decina di anni fa nell’oasi di Lacchiarella, quando una serie di atti intimidatori, incendi, vandalismi mirati ed ostruzionismi vari obbligarono la Lipu ad abbandonare la gestione di quel sito di importanza comunitaria (SIC).

Le condizioni di Vanzago, a cominciare dalla proprietà dell’area, sono diverse rispetto a quelle di Lacchiarella. Speriamo diversa sia anche la conclusione della vicenda.

lunedì 14 gennaio 2013

Il Falò di Sant’Antonio al Parco del Ticinello


Il Comitato per il Ticinello organizza presso cascina Campazzo il tradizionale falò di Sant’Antonio, una delle ricorrenze più sentite dalle comunità contadine. Il programma della serata prevede vin brûlé, cioccolata calda, panettone, torte, canti e balli popolari.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 16 gennaio 2013, a partire dalle 20.30,  presso cascina Campazzo, a Milano, via Dudovich 10 (MM2 Abbiategrasso).

La partecipazione è libera e gratuita.

sabato 12 gennaio 2013

Tangenziale Est Esterna: ora una nuova cava a Lanzano?


Cancellate dal TAR le cave di Gorgonzola e Pozzuolo Martesana, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, sono cominciate a circolare le ipotesi sulle localizzazioni di eventuali nuovi impianti estrattivi “di riserva” a servizio della nuova tangenziale est esterna.

Secondo quanto riporta Il Cittadino di Lodi (“Cancellata la cava tra Paullo e Tribiano”, 12.01.2013, di Emiliano Cuti) tra queste nuove localizzazioni “circolerebbe il nome della frazione di Lanzano [NdR nel Comune di Tribiano] quale sito alternativo”. Una ipotesi questa, come avverte lo stesso articolo, al momento molto improbabile ma che, ovviamente, bisogna seguire con grande attenzione.

mercoledì 9 gennaio 2013

TE ricorre contro la sentenza del TAR. Ma, giusto un mese fa,...

La Tangenziale Esterna (TE) ha convocato per lunedì 14 gennaio un consiglio di amministrazione straordinario per fare il punto della situazione dopo la sentenza del TAR che ha bocciato le cave di prestito di Gorgonzola e di Pozzuolo Martesana. Probabile la presentazione di un ricorso al Consiglio di Stato per chiedere di sospendere la sentenza visto che, se confermata anche nei successivi gradi di giudizio, questa può avere conseguenze importanti sui costi complessivi dell’opera e sui suoi tempi di realizzazione.

La sorpresa sta nel fatto che, giusto un mese fa, uno dei motivi (se non "il" motivo) con cui si era giustificato l’allontanamento del precedente amministratore delegato di TE era proprio legato alla gestione della vicenda della cava di Gorgonzola.

I nuovi vertici di TE hanno già cambiato idea? E la Provincia di Milano che dice? Fa un ricorso (anche se dichiarato inammissibile dal TAR)  contro la cava e poi consente che una sua partecipata (di cui ha nominato anche l’attuale amministratore delegato) continui a volerla realizzare? Non ci resta che aspettare la decisione del prossimo 14 gennaio.

TEM: il testo della sentenza del TAR sulla cava di Gorgonzola

martedì 8 gennaio 2013

TEM: il TAR boccia la cava di Gorgonzola


Dopo la sospensiva di novembre, arriva ora la sentenza “sul merito” del TAR riguardo al ricorso presentato dal Comune di Melzo contro la realizzazione di una cava di prestito a Gorgonzola per la costruzione della Tangenziale Est Esterna. Respinti invece i ricorsi ad adiuvandum della Provincia di Milano e del Comune di Gorgonzola.

Con questo verdetto il TAR non solo vieta l’apertura della cava di Gorgonzola ma proibisce anche i prelievi dei materiali da quella vicina di Pozzuolo Martesana i cui lavori, già iniziati, sono stati dichiarati illegittimi (La TEM si incaglia, Il Sole 24 Ore, 09.01.2013, di Sara Monaci).

Una sentenza questa che, oltre a salvaguardare un pezzo di territorio (già notevolmente danneggiato dalla costruzione della nuova autostrada), potrebbe avere delle conseguenze importanti sul già precario equilibrio economico della Tangenziale Est Esterna. Se infatti dovessero essere confermate le stime fatte da TE SpA, la mancata disponibilità della cava di Gorgonzola, oltre ad un ulteriore ritardo nei lavori, porterà ad un aggravio dei costi di circa 150 milioni di euro.

La parola ora passa al Consiglio di Stato.

Qui l’articolo completo de Il Giorno  (Il Tar boccia la cava di prestito per TEM, 09.01.2013, di Monica Autunno)

lunedì 7 gennaio 2013

Senza sorprese: la Tangenziale Est Esterna non sarà pronta per l’Expo.

Il 2013, dal punto di vista delle infrastrutture, si apre come si era chiuso il 2012: un nuovo articolo sulla precaria situazione economica delle autostrade lombarde attualmente in costruzione. Nulla di nuovo quindi visto che il problema economico è il problema originario della Tangenziale Est Esterna: ignorato quando fu annunciata dalla Provincia di Milano ai tempi del centrodestra guidato dalla Colli ed ignorato anche quando fu approvata dalla maggioranza di centrosinistra di Penati. Un progetto quello della TEEM avanzato sino ad oggi sempre senza la certezza sul come recuperare le ingenti risorse necessarie.
 
Ora, con i cantieri aperti, i nodi inevitabilmente stanno venendo al pettine. E la soluzione potrebbe essere davvero penosa per le casse pubbliche con la svendita della Serravalle.
 
Adesso che non bastano più gli annunci sui giornali, l’incertezza finanziaria di queste infrastrutture si riflette in modo concreto sulla loro tempistica di realizzazione. Non potrebbe essere altrimenti. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore (A rischio il 50% delle opere per l'Expo, 04.01.2013, di Sara Monaci) per Expo 2015 potrebbe essere pronto solo l’arco TEM, ossia quel tratto della nuova tangenziale necessario per distribuire sulle radiali in ingresso a Milano (in primis Rivoltana e Cassanese) il traffico proveniente dalla Brebemi. Sette chilometri sui trentadue previsti per la nuova autostrada.
 

giovedì 3 gennaio 2013

Serravalle: niente aumento di capitale

L’assemblea straordinaria di Serravalle ha bocciato a maggioranza la proposta di aumento di capitale avanzata dal suo consiglio di amministrazione. Nessuna sorpresa quindi visto che, poco prima di Natale, su un analogo ordine del giorno, la Provincia di Milano, socio di maggioranza che non ha le risorse per sottoscriverlo, aveva fatto mancare il numero legale.

L’assemblea ordinaria ha successivamente autorizzato la ricapitalizzazione delle controllate Pedemontana (68 milioni di euro) e TEM (24 milioni).

mercoledì 2 gennaio 2013

Sea: la Provincia di Milano anticipa la stagione dei saldi

Con una unica offerta, subito dopo Natale, si è chiusa l’asta lampo per la vendita della quota Sea (14,56%) in mano alla Provincia di Milano. Se, come in questo caso, si arriva a dover vendere una propria partecipazione con l’acqua alla gola per non sforare il “Patto di Stabilità”, è quasi ovvio dover accettare qualsiasi prezzo. E così è stato. A fronte di una richiesta di 160 milioni di euro (4,4€ ad azione), la Provincia ne ha accettati 147 per cedere le sue azioni della società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa.

Si  riproporrà ora lo stesso copione anche per la Serravalle?