venerdì 29 novembre 2013

I Sindaci del Vimercatese chiedono il prolungamento della metropolitana verde

Ventidue sindaci del vimercatese, dopo le sue dichiarazioni alla Camera, hanno scritto una lettera al ministro dei Trasporti, Lupi, per chiedere l’apertura di “un tavolo per sollecitare il prolungamento della Metropolitana 2 sino a Vimercate”. Un tavolo che, come riporta Avvenire (Fatte le strade, dimenticate le metro, 29 novembre 2013, di Pierfranco Redaelli), sia “capace da un lato di coordinare le infrastrutture su gomma previste nel territorio e dall’altro riaprire il dialogo sul prolungamento delle metropolitana con l’obiettivo di portare alla realizzazione dell’opera ridefinendo il progetto per limitarne i costi”.

Secondo l’accordo di programma firmato, infatti, la costruzione della tangenziale est Esterna di Milano era legata al prolungamento della MM2 sino a Vimercate e della MM3 sino a Paullo. Ma, mentre i lavori per la costruzione della nuova autostrada sono andati avanti, dei progetti e dei finanziamenti delle metropolitane si sono immediatamente perse le tracce. E, a fronte di questa palese violazione di quanto previsto dall’accordo di programma, i Sindaci hanno purtroppo, da subito, assunto un atteggiamento fin troppo passivo ed attendista. A rendere questo atteggiamento ancora più grave, basta ricordare che, nel 2007, i rappresentati dei Sindaci firmarono l’accordo di programma della tangenziale est esterna solo perché questo prevedeva, in modo esplicito, la realizzazione delle nuove metropolitane. Così, sarebbe stato lecito aspettarsi una azione ben più decisa per ottenere quello che è stabilito da un accordo di programma firmato più di sei anni fa e da subito palesemente non rispettato. Invece nulla. Se dopo tutti questi anni durante i quali non è stato fatto niente a livello istituzionale, si scrivono ancora lettere per sollecitare l’apertura di tavoli, forse, secondo questo piccolo blog, anche i Sindaci qualche riflessione sul loro operato potrebbero farla...

Ora basterà questa lettera fin troppo tardiva o servirà solo per riempire i giornali di nuove promesse? A questo tavolo eventualmente parteciperanno anche i sindaci interessati all’estensione della MM3 fino a Paullo?

La speranza è che questa iniziativa rilanci davvero i progetti del prolungamento delle due metropolitane per contribuire a risolvere i gravi problemi del traffico dell’est milanese. Ma i dubbi, visto quanto accaduto nel passato e le ricorrenti prese in giro, sono davvero molti.

Serravalle: pronto l’emendamento per il suo passaggio alla Regione Lombardia

E’ stato approvato dalla Commissione Affari costituzionali della Camera il cosiddetto ”emendamento Expo” al disegno di legge “svuota province”. Lo riporta il Sole 24 Ore (Provincia, le società per le infrastrutture vanno al Pirellone, 29 novembre 2013, di Sara Monaci).

Rispetto alle versioni precedenti, sono state apportate alcune limature del testo, tutte, si osserva nell’articolo, “fatte, sostanzialmente, per blindare una e una sola società, la Serravalle”.

Ora, infatti, è previsto che “la Regione Lombardia – anche mediante società dalla stessa controllate – subentra in tutte le partecipazioni di controllo detenute dalla Provincia di Milano nelle società che operano direttamente o per tramite di società controllate o partecipate nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse” ad Expo. Un emendamento che sembra scritto apposta per favorire la Regione Lombardia, evitandole non solo aggravi fiscali ma anche la presa in carico di partecipazioni della Provincia di Milano poco gradite come quella nella stessa società Expo.
 
Non sono escluse ulteriori modifiche al testo visto che dovrà essere approvato dall’Aula (probabilmente settimana prossima quando, casualmente, scadrà anche il terzo bando per la vendita della Serravalle).  La Provincia di Milano ha promesso battaglia. Ma le sue armi, anche per una gestione decisamente non positiva della privatizzazione della Serravalle, sembrano del tutto spuntate.

giovedì 28 novembre 2013

Metropolitana a Paullo: continua la presa in giro...

Nella seduta della Camera del 27 novembre, il ministro dei Trasporti, Lupi, ha affermato che “appare estremamente probabile” che non si possa portare a termine il prolungamento della metropolitana tra San Donato milanese e Paullo entro il 2015. Lo riporta Il Cittadino di Lodi (Metrò a Paullo, stop del governo, 28 novembre 2013).

Una dichiarazione che sa molto di presa in giro visto che non è probabile ma è sicuro che questa opera, esplicitamente prevista dall’accordo di programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano, non si realizzerà entro il 2015. Il motivo? Dal 2007, anno in cui è stato firmato quell'accordo, non è stato fatto proprio nulla per realizzarla. Se poi il Governo sostiene che mancano i fondi, ricordiamo che solo pochi mesi fa, invece che sostenere il trasporto pubblico, ha regalato 330 milioni di euro a fondo perduto ad una autostrada privata (oltre che averne favorito l’accesso al credito tramite Cassa Depositi e Prestiti).

mercoledì 27 novembre 2013

Cassa Depositi e Prestiti: via libera al prestito a Tangenziale Est Esterna?

Secondo quanto riporta l’Unità (A Tangenziale Milano 975 milioni, 28 novembre 2013) la Cassa depositi e prestiti avrebbe dato il via alla concessione di finanziamenti in favore di Tangenziale Esterna spa. In particolare “il finanziamento dell’opera sarà pari a 1250 milioni di euro e CdP sottoscriverà direttamente fino a 500 milioni, oltre a linee accessorie su provvista propria fino a 125 milioni. Inoltre CdP potrà intermediare, tramite banche, provvista Bei per circa 200 milioni”.
 
Una indiscrezione che, soprattutto per quanto riguarda le cifre riportate, dovrà trovare conferma nei prossimi giorni.

Concluso l’aumento di capitale: Gavio e Banca Intesa controllano anche Tangenziale Esterna di Milano (TE)

Si è concluso l’aumento di capitale da 220 a 465 milioni di euro di Tangenziale Esterna di Milano (TE), “la società incaricata di progettare, realizzare e gestire in concessione per 50 anni dall’entrata in esercizio la tangenziale est esterna di Milano”.

Come riporta Milano Finanza (Tangenziale chiude l’aumento, 27 novembre 2013, di Manuel Follis), il nuovo assetto azionario è così composto:
 
TEM 47,6%
Pizzarotti 10,1%
Impregilo 8,4%
Sias 7,4%
Coopsette 4,1%
Cmb 4%
Unieco 4%
Cmc 3,2%
Autostrade lombarde 3,1%
Intesa Sanpaolo 2,5%
Itinera 1,8%
Satap 1%
Pavimental 1%
Cte 0,4%
Serravalle 0,3%
Autostrade per l’Italia 0,2%

E’ inoltre in fase di definizione il passaggio della quota azionaria di Impregilo al gruppo Gavio che quindi, complessivamente, arriverà ad avere poco meno del 20% di TE. Questa quota, sommata al 47,6% di TEM, società di cui Gavio  e Banca Intesa Sanpaolo detengono insieme il 59% del capitale azionario, porterà questi due gruppi a controllare anche Tangenziale Esterna di Milano (TE).

lunedì 25 novembre 2013

Si chiude il cerchio: Gavio e Banca Intesa controllano TEM e BreBeMi

Gavio e Banca Intesa hanno stipulato un accordo per il controllo congiunto di TEM (Tangenziali Esterne di Milano) e BreBeMi, le due nuove autostrade in costruzione nell’est milanese. L’obiettivo è ora la fusione di TEM e di Autostrade lombarde (azionista di maggioranza di BreBemi) con “la successiva quotazione della società risultante post fusione”.

Con questo accordo, il gruppo Gavio (attraverso la società Sisas) e Banca Intesa Sanpaolo si sono impegnati a sottoscrivere l’aumento di capitale di TEM da 96,1 milioni di euro (63,3 milioni Gavio, i rimanenti 32,8 Sanpaolo). Al termine dell’operazione, i due gruppi controlleranno il 59,1% di TEM. Con le risorse derivanti da questo aumento di capitale TEM potrà rafforzare ulteriormente la propria partecipazione in Tangenziale Esterna (TE), la società operativa di TEM, acquistando parte dell’inoptato del parallelo aumento di capitale di TE (nel frattempo Itinera, altra società del gruppo di Tortona, ha rilevato le quote di Impregilo sia in TEM che in TE).

Gavio (13,4%) ed Intesa (42,5%), insieme, detengono anche la maggioranza di Autostrade lombarde, la società che controlla il 73% delle azioni della BreBeMi.  Il prossimo passaggio, previsto dall’accordo tra i due gruppi, sarà quindi la fusione di TEM con Autostrade lombarde con la successiva quotazione in borsa della nuova società.

giovedì 21 novembre 2013

La Luna, la Muzza e cascina Castiona (Comazzo)


Serravalle: scontro Regione Lombardia – Provincia di Milano

C’era ovviamente da aspettarselo. L’emendamento sull’Expo, inserito nel disegno di legge “svuota province”, che prevede che le “quote di delle società concessionarie per le opere Expo possedute dalla provincia di Milano passino alla Regione Lombardia”, ha portato allo scontro tra i due Enti (dello stesso colore politico). Lo riporta ancora Il Sole 24 Ore (Provincia Regione, scontro sulle quote della Serravalle, 21 novembre 2013, di Sara Monaci).

L’emendamento, che sembra scritto apposta per la Serravalle e, soprattutto, per la Pedemontana e la Tangenziale Est Esterna, ha provocato la dura reazione della Provincia di Milano che, non solo protesta per l’eventuale “esproprio” senza indennizzo, ma essendo aperto il bando per la vendita della Serravalle, minaccia azioni legali per “turbativa d’asta” contro quei parlamentari che hanno presentato l’emendamento.

Una situazione che rischia di farsi sempre più caotica dal punto di vista istituzionale, con un bando di vendita che sembra definitivamente compromesso. Intanto, settimana prossima dovrebbero essere presentati altri emendamenti che dovrebbero permettere, senza possibilità di dubbi legali, “alla Regione Lombardia di subentrare dentro la Serravalle”.

Il caos della Serravalle continua. Ma questa non è sorpresa.

Se la Certosa di Pavia cade a pezzi...

A rischio uno dei monumenti più famosi d’Italia. Nonostante ogni anno richiami 700 mila turisti, la Certosa di Pavia è oggi in uno stato di semi abbandono tanto da essere stato definito un “vero e proprio monumento all’incuria”.

Per i restauri servono 10 milioni di euro che non si trovano. Ecco quindi la proposta di cederla in concessione ai privati per 50 anni. Contrario il comitato Vivi Certosa che propone un progetto di rilancio guidato dagli Enti locali che, seguendo l’esempio dei migliori musei europei, modernizzi la fruizione della Certosa di Pavia dotandola di nuovi servizi come guide specializzate, sale lettura e bar.

mercoledì 20 novembre 2013

TEM: in arrivo altri 700 milioni di euro "pubblici"?

Dopo le ingenti risorse investite negli anni dalla provincia di Milano, dopo il prestito a fondo perduto del Governo, dopo i prestiti della Cassa dei Depositi e Prestito, altre risorse di provenienza pubblica potrebbero presto arrivare nelle casse della Tangenziale Est Esterna di Milano.

Il Cittadino di Lodi (Dall’Europa in arrivo 700 milioni di euro, 20 novembre 2013, di Emanuele Dolcini) riporta le parole dell’amministratore delegato di TE, Maullu, secondo il quale “la società tangenziali esterne otterrà 700 milioni di euro dalla Bei, la banca europea degli investimenti per completare il finanziamento non in proprio della tangenziale esterna E58”. Una notizia di cui si era già scritto questa estate e che ritorna, non casualmente, in un momento delicato per la TEM alla prese con un aumento di capitale che vede alcuni suoi soci in grande difficoltà.

Quindi, se confermato, ecco un nuovo finanziamento “pubblico” che va a ancora una volta a smentire le continue dichiarazioni di facciata che propagandano la TEM come un’opera completamente pagata dai privati. Infatti, anche nel caso in cui dovesse andare a buon fine l’aumento di capitale di TE, neanche il 25% dell’opera sarebbe finanziato con capitali di rischio. Tutto il resto a debito, in gran parte concesso o garantito dal pubblico. Da restituire eventualmente con calma con i pedaggi visto che la concessione della TEM, caso unico, durerà cinquanta anni.

La Serravalle passa alla Regione Lombardia?

All’inizio di questa estate si era scritto di un interessamento della Regione Lombardia all’acquisizione delle quote della Serravalle di proprietà della Provincia di Milano. Un interessamento smentito qualche mese dopo.

Ora, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore (Al Pirellone la guida della Serravalle, 20 novembre 2013, di Sara Monaci),  sembra che la Regione sia sì interessata alla partecipazione di controllo della Serravalle, ma probabilmente senza pagarla.

Con un emendamento sul tema Expo alla legge sulle provincie, la Regione Lombardia subentrerà, fino al 2015, nelle partecipate più importanti della Provincia di Milano. Una norma questa, si osserva nell’articolo, il cui scopo “sembrerebbe uno solo: la società autostradale della Serravalle”.

Se la finalità di questa norma, alla luce delle grandi difficoltà in cui versa la Provincia di Milano, è quella di sostenere con altri fondi pubblici molte delle opere in cui è coinvolta la Serravalle (in primis la Tangenziale Est Esterna e la Pedemontana), questa notizia creerà ulteriore confusione, visto che il questo momento è aperto il terzo bando proprio per la vendita delle azioni della Serravalle di proprietà della Provincia di Milano.

E la Provincia di Milano come reagirà visto che aveva giustificato questo nuovo bando di vendita con la necessità di reperire urgentemente fondi per far quadrare il proprio bilancio?

martedì 19 novembre 2013

Serravalle: danno erariale di 119 milioni di euro della giunta Penati. L’udienza il 2 aprile

L’accusa è grave: aver provocato un danno all’erario di 119 milioni di euro. Dovranno risponderne, il prossimo 2 aprile 2014, l’ex presidente della Provincia di Milano, Penati, otto assessori della sua Giunta, l’ex segretario generale, Princiotta, e gli amministratori di Asam.
 
La vicenda è nota (qui un resoconto più dettagliato): nell’estate del 2005 l’acquisto del 15% delle azioni della Serravalle, deciso dall'allora maggioranza di centrosinistra, avrebbe originato un danno erariale a causa della “sopravvalutazione del prezzo unitario delle azioni acquisite dalla Provincia, ben al di sopra del reale valore di mercato, nonché un danno per il deprezzamento del controvalore del pacchetto azionario detenuto dal Comune di Milano nella stessa società”. Lo riporta Repubblica (Milano Serravalle, Penati a processo: "Dalla vendita un danno di 119 milioni", 19 novembre 2013).

Se la Corte dei Conti dovesse confermare il danno, gli accusati saranno tenuti a risarcire l’erario per una cifra che dovrebbe oscillare dai sei ai dieci milioni di euro a testa. Un messaggio importante anche alla luce della recente apertura del terzo bando per la vendita della Serravalle.

lunedì 18 novembre 2013

Parco del Ticinello: primo parere sul progetto definitivo

La vicenda del Parco del Ticinello e di cascina Campazzo rappresenta una delle pagine più tormentate della storia “urbanistica” di Milano: un grande parco agricolo fruibile dai cittadini, situato nella zona tra via dei Missaglia e via Ripamonti, che da decenni aspetta di essere realizzato.

Finalmente ora sembra che le cose si stiano mettendo sul binario giusto. Va rimarcato quel “sembra”, visto che la storia di questo parco è fatta soprattutto di impegni non rispettati da parte di immobiliaristi e di amministrazioni pubbliche “incapaci” di farli rispettare.

Il Consiglio di Zona 5 darà il proprio parere sul progetto definitivo del 1° lotto del Parco Agricolo del Ticinello, quello relativo alle aree di proprietà del Comune di Milano. Un nuovo ed importantissimo passo di un cammino per la realizzazione dell’intero parco ancora lungo, non semplice e che si intreccia anche con le vicende del vicino Cerba.

L’appuntamento è giovedì 21 novembre 2013, a partire dalle ore 18.30, nella sede del Consiglio di zona 5, in viale Tibaldi, 41, Milano.

giovedì 14 novembre 2013

Expo: le prime opere “rinviate” sono quelle del trasporto pubblico?

Come anticipato, si è tenuto il 13 novembre il primo incontro del cosiddetto “sotto tavolo infrastrutture” per definire la priorità delle infrastrutture da realizzare in vista di Expo. Un incontro interlocutorio, al quale hanno partecipato diversi Enti (Regione, Comuni, Ferrovie, società Expo) e da cui, al momento, non sono uscite conclusioni definitive sulle infrastrutture da realizzare subito.
 
Come riporta Il Sole 24 Ore (Per le opere mancano 180 milioni, 14 novembre 2013, di Sara Monaci) l’unico accordo raggiunto sarebbe stato quello sulle opere sicuramente da rimandare. Naturalmente riguardano il trasporto pubblico, in particolare la Metro 4, il potenziamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate e la metrotramvia Milano-Limbiate di cui se ne parlerà, forse, dopo il 2015. Di diverso avviso Repubblica (Opere strategiche, nessun ritardo, 14 novembre 2013, di a.m.) secondo la quale “tutti gli enti presenti hanno garantito che le opere di loro competenza saranno pronte in tempo per Expo”, anche quelle del trasporto pubblico (con l’eccezione della Rho-Gallarate).

Una situazione quindi ancora davvero poco chiara. In ogni caso, nelle prossime settimane, oltre a nuovi incontri per fare il punto sulle incertezze di Pedemontana e Tangenziale Est Esterna,  si stilerà una tabella dettagliata della situazione attuale di queste opere da inviare al Ministero della Infrastrutture che deciderà quali infrastrutture confermare e quali rimandare.

mercoledì 13 novembre 2013

Cerba, verso un nuovo progetto. Ma è davvero nuovo?

Entro il 31 dicembre, la Visconti srl (la società costituita dalle banche creditrici del gruppo Ligresti) presenterà al Comune di Milano il progetto per il Cerba. Hines, la società che dovrà realizzare l’opera, ha annunciato ora che il “nuovo” piano è quasi pronto. Lo scorso giugno, una proposta era stata bocciata sia per motivi tecnici (come ad esempio la presenza di un centro commerciale) sia per motivi economici (era stato richiesto di poter dilazionare fortemente il pagamento degli oneri di urbanizzazione).

Secondo quanto riporta Repubblica (Hines rilancia il progetto Cerba, 13 novembre 2013, di Alessandra Corica), per aggirare quest’ultimo ostacolo, la nuova proposta prevede che il progetto complessivo venga suddiviso e realizzato per lotti (i singoli istituti del Cerba) così da riuscire a rateizzare i 92 milioni di euro di oneri di urbanizzazione da versare al Comune di Milano.

Ma non solo: sempre secondo Repubblica, per risparmiare sui costi di realizzazione e di manutenzione, intorno al Cerba non si realizzerebbe più un parco attrezzato, ma un “parco agricolo”.

Così, in sostanza, questo “nuovo” progetto sembra essere la mera riproposizione del vecchio questa volta da realizzarsi non più in una unica soluzione ma in varie fasi successive. Il “nuovo” progetto è quindi solo un semplice espediente per dilazionare il pagamento degli oneri di urbanizzazione?

Fredda, al momento, la reazione del Comune di Milano. L’assessore all’Urbanistica, De Cesaris, ha infatti commentato “se queste indiscrezioni fossero confermate, ricordiamo che alcune di queste proposte erano già state bocciate a giugno”.

venerdì 8 novembre 2013

Serravalle: pubblicato il nuovo bando per la cessione delle quote della Provincia di Milano

Lo scorso 6 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo bando per la cessione delle quote della Serravalle detenute dalla Provincia di Milano (52,9% del capitale).

Il testo integrale del bando è disponibile sul sito di Asam. In sintesi, è previsto:
- prezzo base di vendita: 4 euro ad azione
- non sono ammesse offerte parziali ma solo per l’acquisto dell’intera partecipazione della Provincia
- è prevista la possibilità di avanzare offerte al ribasso (in questo caso sarà poi Asam ed il Consiglio Provinciale a doversi esprimere sulla congruità di quel prezzo)
- le offerte vanno presentate entro le ore 15.00 del 6 dicembre 2013 (nell’estratto pubblicato sui quotidiani si indica invece le ore 12.00...)
- secondo quanto riporta Il Giorno (Serravalle, parte l’asta per le quote della Provincia, 7 novembre 2013, di Giambattista Anastasio), l’acquirente, nella fase di offerta, dovrà poi sottoscrivere un patto parasociale con ASAM e Provincia di Milano riconoscendo loro il diritto di nominare due componenti nel Consiglio di amministrazione ed un membro nel collegio sindacale della Milano-Serravalle. Un passaggio questo che non è compare nel testo dell’avviso d’asta e che, se confermato tra i documenti della Data Room, insieme al poco tempo disponibile, non dovrebbe aiutare la presentazione di offerte.

Nel caso anche quest’asta dovesse andare deserta, lo scorso 29 ottobre il Consiglio provinciale ha deliberato di avviare la procedura per la quotazione della Serravalle in Borsa.

Intanto, il prossimo 15 novembre è stato convocato un consiglio di amministrazione della Serravalle per “deliberare sulle modalità di partecipazione all’aumento di capitale di Tem”.

lunedì 4 novembre 2013

Expo: verso la "razionalizzazione" delle opere di accesso

Il prossimo 13 novembre, a causa della mancanza di risorse, in occasione del “sotto tavolo” per le opere della Lombardia, verranno ridefinite le priorità nella realizzazione delle infrastrutture di accesso ad Expo. Governo ed Enti locali in quella data stabiliranno quali sono le opere da realizzare subito e quelle invece da rimandare.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore (Una short list per le opere Expo, 5 novembre 2013, di Sara Monaci), queste le infrastrutture che dovrebbero essere considerate prioritarie:
- Tangenziale Est Esterna di Milano
- Rho-Monza
- collegamento cascina Merlata-autostrada A8
- parcheggio di accesso ad Expo
- metropolitana Zara-Expo
- metropolitana 5
- strada di Molino Dorino

Il presidente della Regione Lombardia, Maroni, al termine di un primo incontro informale con gli altri Enti coinvolti, ha poi assicurato che la Tangenziale Est Esterna di Milano “verrà completata tutta e non solo il cosiddetto arco Tem”.

domenica 3 novembre 2013

Gavio ed Intesa per il controllo di TEM spa. Ed anche di TE spa?

Si sta per chiudere l’aumento di capitale da 103 milioni di euro di TEM spa (Tangenziali Esterne di Milano), la società che detiene il 43% di TE (Tangenziale Esterna), la concessionaria della Tangenziale Est Esterna di Milano, chiamata a sua volta ad un aumento di capitale da 245 milioni da sottoscrivere entro la fine di novembre.

Prevista da tempo, nonostante emendamenti del Consiglio Provinciale (a proposito, qualche consigliere intende chiedere spiegazioni?), la Provincia di Milano, che detiene il 53% di TEM, non parteciperà all’aumento di capitale. Ma anche Impregilo ed Autostrade Lombarde non sembrano interessate.

La Stampa (Intesa e Gavio, puntano al controllo di TEM, 2 novembre 2013, di R.E.) prevede un inoptato di circa 70 milioni di euro, inoptato che sarebbe finito nel mirino del gruppo Gavio e di Intesa SanPaolo. Se questa ipotesi dovesse verificarsi, verrebbero radicalmente cambiati i rapporti di forza all’interno dell’azionariato della TEM, con Gavio ed Intesa che insieme arriverebbero oltre il 50%.

Intanto, come accennato, è in corso anche l’aumento di capitale da 245 milioni di euro di TE. Come riporta Il Sole 24 Ore (Gavio ed intesa verso il controllo di TEM, 2 novembre 2013, di Cheo Condina), alcuni soci in difficoltà (alcune cooperative ed Impregilo) potrebbero essere costretti a rinunciare a sottoscrivere la propria quota parte. Nel caso di inoptato quindi “sarà molto probabilmente la holding Tem a mettere mano al portafoglio”. Così TEM spa potrebbe tornare a controllare la maggioranza di TE. Con la differenza che se prima era la Provincia ad avere la guida della società, ora potrebbero essere Gavio ed Intesa.
 
Ma per ora sono tutte ipotesi. Si saprà di più alla fine del mese di novembre.