lunedì 15 dicembre 2014

Cosa c’è scritto nel contratto di concessione BreBeMi?

Lo scorso luglio, quando la nuova autostrada era stata aperta da poco più di una settimana, già si parlava, con toni decisamente meno trionfalistici di quelli usati qualche giorno prima durante la cerimonia di inaugurazione, della necessità di un importante riequilibrio del piano economico-finanziario della BreBeMi (le cui previsioni erano evidentemente "poco precise" come quelle dei flussi di traffico...).

In una intervista a Milano Finanza (BreBeMi, non costringeteci all’addio, 31 luglio 2014, di Manuel Follis), il presidente di BreBeMi aveva infatti ventilato l'ipotesi di restituire la concessione della nuova autostrada se non fosse stata accolta la sua richiesta di defiscalizzazione per 429 milioni di euro oltre alla concessione di un contributo pubblico di 80.

In un altro articolo si faceva notare come, nel caso di rescissione del contratto di concessione, lo Stato dovrebbe pagare a titolo di indennizzo una cifra pari a 2,5 miliardi di euro a BreBeMi (Sulla Brebemi si rischia già il caos, Milano Finanza, 29 luglio 2014, di Manuel Follis).

Sotto la "minaccia" di dover sborsare una cifra del genere è piuttosto comprensibile che oggi, respinta dalla Corte dei Conti la prima richiesta di defiscalizzazione, si sia ricorsi ad altre vie per far arrivare soldi freschi pubblici nelle casse di BreBeMi. Per ora sono 330 milioni di euro (nota del 31.12.2014: con l'approvazione della legge di stabilità, i milioni sono diventati 360...), ma con questo contratto, se ci saranno altri casi del genere, lo Stato sarà costretto a pagare ancora?

Ma restano molte altre domande. Ad esempio: quali sono le basi per cui il presidente di BreBemi può restituire il contratto di concessione a fronte di un indennizzo di 2,5 miliardi di euro? Quale ente pubblico e quale assessore ha accettato che fosse inserita una simile condizione? La Regione? Cal? E’ legittima? E’ lasciato bizzarramente alla discrezione della parti o ci devono essere cause ben più definite e motivate per poter richiedere la rescissione? Tra queste, eventuale variante delle peggiori economie assistite, c’è anche quella che prevede il rimborso del privato nel caso in cui lo stesso abbia magari sbagliato, e non di poco, i suoi calcoli e le sue previsioni? Ci sono clausole simili per la Tangenziale Est Esterna di Milano? Dove è possibile leggere tutti i dettagli di questi contratti di concessione?

Natale 2014: 21 dicembre a Gudo Gambaredo (Buccinasco)


Natale 2014: 20 dicembre a Santa Maria Assunta di Calvenzano (Vizzolo Predabissi)


giovedì 11 dicembre 2014

330 milioni di fondi pubblici a BreBeMi


Mentre le ricerche segnalano le sempre più numerose morti legate all’inquinamento dell’aria e, per mancanza di fondi, proseguono i tagli al trasporto pubblico lombardo, come una beffa arriva ora la notizia di un nuovo regalo di fondi pubblici ai gestori delle nuove autostrade lombarde. Infatti, dopo quelli fatti a Pedemontana e Tangenziale Est esterna di Milano, tocca ora alla BreBeMi.
 
Come riporta Il Giorno (BreBeMi conti in salvo, 12 dicembre 2014, di Sandro Neri e Luca Zorloni), Regione Lombardia e Ministero dei Trasporti hanno trovato un accordo per una “iniezione” di 330 milioni di euro di fondi pubblici nelle casse di BreBeMi (270 a carico dello Stato e 60 della Regione).
 
Davvero una presa in giro visto che TEM, BreBeMi e Pedemontana hanno raccontato a ripetizione per anni la storiella dell’autostrada costruita solo con i capitali di privati e senza fondi pubblici...
 
E questa presa in giro è resa ancora più fastidiosa dal fatto che se si sommano i regali di fondi pubblici concessi in varie forme ai gestori delle nuove autostrade lombarde (TEM, BreBeMi e Pedemontana), la cifra che si ottiene è all’incirca quella per la realizzazione del prolungamento della MM3 da San Donato a Paullo o, in alternativa, ben adeguata a rilanciare il trasporto pubblico regionale.

Aggiornamento 31.12.2015
Se all'inizio si era parlato di un contributo statale di 260 milioni, con la legge di stabilità 2015 si è invece deciso di aumentarlo a 300. A questo vanno poi aggiunti i 60 milioni di euro concessi alla BreBeMi dalla Regione Lombardia per un totale di 360 milioni di risorse pubbliche regalate, non si sa perché, ad un privato...
 
 
 

venerdì 5 dicembre 2014

Attenzione: toccare i confini del Parco porta sfortuna. Molta sfortuna

Il 31 maggio 2011, all’indomani delle elezioni comunali milanesi e del relativo cambio di maggioranza, questo piccolo blog di campagna aveva ricordato ai nuovi amministratori come attaccare i confini del Parco Agricolo Sud Milano portasse molta, ma davvero molta sfortuna. Tutti quelli che ci avevano provato alle successive elezioni avevano perso. Nessuno escluso.

Su queste basi, dando per scontata la sua non rielezione, ci si era allora domandati chi sarebbe stato il prossimo nuovo Presidente della Provincia dopo Podestà. Era infatti ampiamente prevedibile che questa sfortuna avrebbe colpito anche lui. Infatti, pochi mesi prima, con una delibera del 30 settembre 2010, il Consiglio Direttivo del Parco aveva aperto le procedure per la revisione dei confini (questa volta, a differenza di analoghi tentativi precedenti, quella delibera era stata approvata sorprendentemente senza alcun voto contrario). Inesorabilmente quindi la tradizionale cattiva sorte riservata a chi attacca il Parco Sud ha presentato puntuale anche questa volta il suo conto.

Ma questa volta il conto è stato molto più salato del passato, probabilmente perché il numero di episodi di politica “non proprio esemplare” è stato davvero esagerato…il caso Serravalle, la gestione della vicenda Tangenziale Est Esterna e Pedemontana, la gestione ed i risultati delle partecipate, le dimissioni annunciate la mattina e ritirate il pomeriggio, le nomine e le assunzioni di favore eccetera eccetera eccetera sino ad arrivare alla condanna dell’ultimo presidente a due anni e mezzo per la vicenda delle firme false. Un brutto campionario così variegato che ha finito anche per spuntare del tutto le poche armi dialettiche rimaste a quelli che avrebbero voluto difendere in qualche modo il ruolo e alcuni funzioni di un Ente come la Provincia.

Nel frattempo la sfortuna che colpisce chi attacca il Parco Agricolo Sud Milano sembra essersi estesa anche alla Regione Lombardia. Che dire infatti dei tanti assessori regionali lombardi che negli ultimi cinque anni sono finiti per un motivo o per l’altro nelle diverse indagini della Magistratura anche con visite più o meno prolungate alle patrie galere? Cosa hanno in comune? Hanno in comune di essere in gran parte ex assessori regionali all’Ambiente o al Territorio che dall’agosto del 2000, anno di approvazione del Piano del Parco Agricolo Sud Milano, si sono occupati delle sue modifiche o direttamente o indirettamente tramite progetti di legge. Una semplice coincidenza?

Che dire quindi? I “nuovi”(?) vertici della Città metropolitana o chi si occuperà del Parco sono avvisati. Fatelo per voi stessi: se non volete correre il rischio di mettere fine velocemente alla vostra carriera politica, non mettete mano ai confini del Parco!

Non potrebbe quindi essere finalmente l’ora di cominciare a lavorare per valorizzare veramente questo territorio?

L’inquinamento uccide e ovviamente si taglia il trasporto pubblico...

Solo una decina di giorni fa il rapporto 2014 dell’Agenzia europea ribadiva come la Pianura Padana sia, insieme alla Slesia, l’area più inquinata d’Europa con lo smog che provoca 300 morti all’anno (230 solo a Milano) rubando in media due-tre anni di vita agli abitanti di quest’area. Come riporta il Corriere della Sera («L’inquinamento ci ruba tre anni di vita», 26 novembre 2014, di Alessandra Dal Monte) “Il principale killer è il traffico: le particelle pericolose per la salute (Pm 10, Pm 2,5 e black carbon , le molecole più piccole che entrano direttamente nel sangue) vengono soprattutto dalle auto”.

Subito è arrivata la risposta della politica, probabilmente troppo concentrata sulla costruzione di nuove autostrade per leggere questi dati, con l’annuncio di un nuovo ennesimo taglio del trasporto pubblico e della sanità (Corriere della Sera “Trasporti, Milano perde 35 milioni. Annullate le risorse per Expo”, 5 dicembre 2014, di Andrea Senesi).

...

giovedì 4 dicembre 2014

La marcita


La marcita di cascina Tavernasco, tra Noviglio e Zibido San Giacomo, nel Parco Agricolo Sud Milano.

dal canale Youtube di Camminando sull'Acqua

mercoledì 3 dicembre 2014

Prolunga la Metro: una raccolta firme per il prolungamento della MM3 fino a Paullo

Nelle scorse settimane, su iniziativa del circolo Legambiente di Melegnano, è stata lanciata una raccolta di firme per chiedere il prolungamento della MM3 da San Donato Milanese e a Paullo, uno dei tanti punti non rispettati dell’Accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano.

Lunga la lista dei Comuni che hanno aderito a questa iniziativa. La speranza è che d’ora in poi queste Amministrazioni non si limitino più solo ad aderire ad iniziative promosse dalla società civile ma si adoperino invece in modo molto più determinato, molto più attivo e, soprattutto, molto più convincente perché venga realizzato tutto quanto previsto dall’Accordo di Programma della TEM, soprattutto in tema di rilancio del trasporto pubblico, capitolo questo fino ad oggi completamente disatteso.

domenica 31 agosto 2014

La Tangenziale Est Esterna risolve i problemi del traffico di Milano?


 
Perché pubblicare oggi, con i cantieri avviati verso la conclusione, un video su uno studio del 2007 sui flussi di traffico indotti dalla Tangenziale Est Esterna di Milano?

Perché pubblicare oggi un video su delle previsioni fatte più di sette anni fa in un contesto economico diverso da quello attuale?

Il motivo è semplice: documentare un passaggio che rimane poco conosciuto – ma molto significativo – dell’iter che ha portato alla realizzazione della TEM (su altri magari ci si tornerà più avanti).

Prima di cominciare a progettare e quindi realizzare un’autostrada ci si immagina che si facciano degli studi per vedere se questa nuova infrastruttura serva o meno. E ci si immagina poi che questi studi vengano non solo resi pubblici ma ampiamente diffusi per convincere quelli che magari hanno dei dubbi.

Per la TEM non sembra essere stato proprio così. In sostanza si è partiti con la progettazione dell’autostrada e, solo dopo una lunga pressione dell’Associazione dei Sindaci, solo sette anni dopo l’avvio delle procedure per la realizzazione dell’opera, con gravissimo ritardo, Regione Lombardia ed Infrastrutture Lombarde, due realtà che hanno sempre sostenuto la realizzazione dell’opera, hanno realizzato uno studio sui flussi di traffico indotti da questa autostrada e quindi sulla sua capacità di risolvere o meno i problemi del traffico milanese. Lo studio, visto il ritardo, intitolato forse un po’ beffardamente “Approfondimenti trasportistici”, viene pubblicato solo nel febbraio del 2007 nell’ambito dell’Accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano.
Probabilmente i risultati dello studio devono essere stati considerati un po’ deludenti dai proponenti visto che hanno preferito poi non pubblicizzarlo...

Certo, a chi ha avuto dei dubbi sulla capacità della TEM di risolvere i problemi del traffico, le conclusioni di questi “approfondimenti trasportistici”, oltre ai dubbi iniziali, hanno lasciato del rammarico visto che questi avrebbero potuto essere uno straordinario strumento per una battaglia politica finalizzata al ripensamento della Tangenziale Est Esterna di Milano. Non è stato così. Purtroppo tra forze politiche che hanno girato la testa dall’altra parte e lo sfaldamento dell’Associazione dei Sindaci (per alcuni dei quali evidentemente gli ordini di partito erano più importanti della tutela del loro territorio e, viste le loro posizioni iniziali, della loro coerenza…), non è successo nulla.

E’ stato invece il Coordinamento Interprovinciale per la Mobilità Sostenibile (un coordinamento di associazioni e comitati nato all’inizio della vicenda TEM), dopo i ricorsi al TAR e all’organizzazione di diverse manifestazioni, a farsi carico, tra il 2007 ed il 2008, di presentarne i risultati nel corso di alcune serate pubbliche in diversi Comuni interessati dalla nuova autostrada. Ma senza affidabili referenze partitiche nei luoghi dove si decide, senza sorprese, anche quest’ultimo sforzo non ha avuto buon risultato. Si arriva quindi al progetto definitivo e quindi ai cantieri. La battaglia politica è persa.
 
Una avvertenza finale: i dati di questo studio, come detto, sono del 2007. Da allora, come è noto, purtroppo la situazione economica è mutata. Tra le tante conseguenze di questo cambiamento di senario, oltre all’abbassamento della presunta redditività della TEM (che ha portato i proponenti a chiedere l’allungamento della concessione addirittura a 50 anni e al regalo di 330 milioni di euro di risorse pubbliche a fondo perduto con il cosiddetto decreto del “fare” ) e alla flessione degli spostamenti complessivi, bisogna quindi considerare una riduzione della capacità previsionale di questo studio.
 
Nonostante ciò, questo piccolo blog di campagna, ritiene i risultati di questo studio (e l’averlo ignorato) ancora oggi significativo da una parte per testimoniare il modo in cui questa autostrada è stata portata avanti, dall’altra perché lasciano ancora una domanda senza risposta: chi ha proposto la TEM era più attento alla risoluzione dei problemi del traffico milanese o ai presunti 60.000 pedaggi giornalieri ipotizzati?

Il video è un po’ lungo (9’30’’). Grazie a chi avrà la pazienza di guardarlo. Qui il video in  formato HD (720p)

Parco Agricolo del Ticinello: è finalmente la volta buona?

Come riporta il Corriere della Sera (Cascina Campazzo, il fu impero Ligresti cede la proprietà al Comune, 26 agosto 2014) "il Tar Lombardia ha respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile (cascina Campazzo) contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014".

Se non ci saranno altre sorprese (ipotesi certo non da escludere vista l’importanza anche simbolica che le parti hanno dato negli ultimi trent’anni alla vicenda del Parco del Ticinello e di cascina Campazzo), con la presa di possesso di Cascina Campazzo da parte del Comune di Milano, viene così compiuto un passo fondamentale per la realizzazione del Parco Agricolo del Ticinello.

Il messaggio di grande soddisfazione inviato dal Comitato per il Parco Ticinello Onlus

Una grandissima emozione per Cascina Campazzo 

È stata dura e lunga, 30 anni di attesa, e a volte sembrava impossibile sconfiggere chi ostacolava  la realizzazione del Parco Agricolo Ticinello ma la determinazione e la convinzione che ciò che si faceva era giusto ci ha dato ragione. Ce l’abbiamo fatta. Grazie alla Amministrazione Comunale in carica che ha creduto nel progetto del Parco Agricolo Ticinello, alle associazioni locali e nazionali, alle parrocchie della zona, al Consiglio di  Zona 5,  a tutte le persone che hanno sostenuto il “Comitato per il Parco Ticinello Onlus” e la famiglia Falappi con l’Azienda Agricola  nella lunga battaglia, ultima la difficile fase dello sfratto, che si è conclusa  il 26 agosto  con la presa in possesso della Cascina Campazzo, un riferimento per  l’agricoltura di Milano e per la città.  Adesso insieme realizziamo il  Parco Agricolo Ticinello patrimonio di Milano città agricola.

domenica 3 agosto 2014

Pedemontana: via libera al maxi sconto fiscale da 349 milioni di euro

Il Cipe ha approvato la defiscalizzazione dei lavori per la Pedemontana. Con questa delibera la nuova autostrada otterrà uno sconto fiscale di 349 milioni di euro.

Contestualmente, come riporta il Corriere della Sera (Sbloccato il maxisconto per la Pedemontana, 2 agosto 2014), “il Cipe ha firmato anche la delibera che approva il piano economico finanziario quinquennale di Milano Serravalle spa” che permetterà di “di utilizzare 700 milioni di investimenti sul comprensorio di Milano, incluso l’ultimo chilometro della Brebemi sulla Cassanese bis, necessario per allacciare BreBeMi alle nostre tangenziali e quindi opera fondamentale per evitare che il traffico si riversi su Pioltello”.

Ora, ottenuti altri fondi pubblici sotto forma di sconto fiscale, anche la Pedemontana, come la TEM,  verrà regalata ai privati?

mercoledì 30 luglio 2014

BreBeMi: concessione già a rischio?

Pochi giorni dopo l’inaugurazione, finito il tempo degli slogan, cominciano ad emergere i primi problemi per la BreBeMi, con la nuova autostrada che “rischia” di ritrovarsi già senza gestore.

Infatti, secondo quanto riporta Milano Finanza (Sulla BreBemi si rischia già il caos, 29 luglio 2014, di Manuel Follis), la BreBeMi starebbe addirittura valutando di “restituire la concessione al governo, il che implicherebbe di far scattare una clausola di indennizzo di circa 2,5 miliardi”.

L’oggetto del contendere è la richiesta di BreBeMi di ottenere dal Cipe una defiscalizzazione dell’infrastruttura per 429 milioni, un contributo pubblico di 80 milioni di euro ed un prolungamento della concessione di altri 10 anni (al 2042). La richiesta, accettata dal concessionario Cal, la società controllata da Regione Lombardia e Anas, non è stata invece al momento accolta dal Nars (Nucleo di consulenza per l'Attuazione e Regolazione dei Servizi di pubblica utilità), l’organismo tecnico di consulenza e supporto alle attività del CIPE in materia tariffaria e di regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamentati da una specifica autorità di settore.

Quindi BreBeMi, nel caso le sue richieste non vengano accolte, è pronta a restituire la concessione dell’autostrada (e ad incassare subito i 2,5 miliardi di indennizzo).

Più che un pericolo, senza arrivare a pensare ad una fuga di BreBeMi da questa infrastruttura (incassando subito 2,5 miliardi di euro), questa appare più che altro una minaccia per ottenere dal Cipe dei fondi pubblici per finanziare una autostrada che, come la TEEM, era sempre stata spacciata come realizzata solo ed esclusivamente con capitali privati...

Intanto nell’ultimo Consiglio di amministrazione di BreBeMi si è discusso di sospendere il saldo degli espropri dei terreni....
 

martedì 29 luglio 2014

Paullese: parte il raddoppio tra Spino d’Adda e Dovera

Sono cominciati i lavori per il raddoppio della Paullese tra Dovera e Spino d’Adda. Termineranno, come riporta il Cittadino (Paullese chiusa tra Dovera e Spino, 29 luglio 2014, di Emiliano Cuti), nel marzo del 2015. In quella data il tratto tra Crema e Spino sarà quindi interamente a doppia corsia. Fino ad allora gli automobilisti saranno deviati sulle “strade di arrocco” appositamente costruite.

Quanto vale Serravalle? La Regione chiede il supporto del Tribunale.

Con il cosiddetto decreto “svuota province”, si è stabilito il passaggio del pacchetto di maggioranza della Serravalle dalla Provincia di Milano alla Regione Lombardia. L’assemblea dei soci, convocata per il 28 luglio avrebbe dovuto ufficializzare questo passaggio. Ma, come riporta il Corriere della Sera (Una stima per il valore di Serravalle, 27 luglio 2014, di Elisabetta Soglio), non esiste ancora il provvedimento che stabilisca le regole del passaggio di società. Occorrerà quindi aspettare l’approvazione del Ministro dell’Economia, Padoan.

Viene quindi rimandata la nomina dei nuovi vertici di Serravalle, dove entreranno i 4 rappresentanti indicati dalla Regione (che si aggiungono a quelli di Comune di Milano, Camera di Commercio e Gruppo Gavio).

Nel frattempo, la Regione Lombardia, nel tentativo di capire che cosa riceverà acquisendo la Serravalle, ha chiesto il supporto del Tribunale di Milano per avviare due diligence per stabilirne il valore del patrimonio, al netto dei debiti (circa 300 milioni di euro). Una operazione necessaria visto che al termine di Expo, se non ci saranno altre sorprese, la Serravalle tornerà alla Città metropolitana e alla Regione spetterebbe incassare eventuali plusvalenze ottenute in questo periodo.

Intanto il 31 luglio il Cipe dovrebbe decidere se procedere alla defiscalizzazione di Pedemontana.

lunedì 28 luglio 2014

28 luglio 1914 - 28 luglio 2014

Il 28 giugno 1914, come è noto, a Sarajevo, vengono assassinati Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono dell’impero d’Austria-Ungheria, e la moglie Sofia von Hohenberg. Il 28 luglio 1914, l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia. Comincia la Prima Guerra Mondiale. Una carneficina che, dopo l’entrata in guerra dell’Italia (23 maggio 1915), non risparmierà neanche il Basso Milanese.

lunedì 21 luglio 2014

Costruiscono autostrade e intanto riducono ulteriormente il trasporto pubblico...

Grande enfasi viene data in questi giorni all’inaugurazione della BreBeMi e dell’arcoTem. Molta meno al nuovo, ennesimo taglio del trasporto pubblico.
 
Come riporta Metro (Maxi tagli sui bus nel Milanese, 21 luglio 2014, di S.Riz.), lo scorso 23 giugno la Provincia di Milano “ ha deliberato l’immediato taglio di 550-600 mila km sulle percorrenze, per risparmiare un milione di euro all’anno fino al 2017”.
 
Quindi un nuovo taglio del 3% delle percorrenze offerte dal servizio pubblico già fortemente ridotte nel corso degli ultimi anni.

sabato 19 luglio 2014

Il Fiume



Mi chiedo sempre cosa possa darmi con più forza il senso dell’infinito: l’eterna staticità del mare o l’eterno, inquieto fluire del fiume

(Giorgio Pressburger, citato da Paolo Rumiz "E’ Oriente")

mercoledì 16 luglio 2014

Chiaro di luna sulla Muzza


Bretella di Melegnano: ad ottobre partono i lavori?

Lunedì 14 luglio, presso la Regione Lombardia, si è tenuta una riunione per fare il punto sulla bretella Cerca-Binasca.

Secondo quanto riporta Il Cittadino (Slitta ancora la bretella fantasma, 16 luglio 2014, di Stefano Cornalba), durante la riunione, è stato comunicato che i lavori dovrebbero partire ad ottobre per concludersi nel febbraio del 2016.

Nel frattempo, il Sindaco di Melegnano, che ha partecipato alla riunione in Regione, si dichiara pronto a bloccare la via Emilia “se i lavori non partiranno entro settembre”... (Aut aut sulla bretella, Il Giorno, 16 luglio 2014, di Alessandra Zanardi) 

martedì 15 luglio 2014

Superstrada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta: il progetto ad agosto?

Mentre le associazioni di categoria degli agricoltori, per manifestare il proprio dissenso, chiedono un incontro al Ministro dell’Agricoltura Martina e preparano possibili iniziative legali e manifestazioni, il Sindaco di Vigevano, Sala, dichiara che ad agosto darà disponibile “il  progetto di Anas, depositato in Regione” (Superstrada, agricoltori contrari, La Provincia Pavese, 12 luglio 2014, di Giuseppe Del Signore).

Nell’immagine i vecchi progetti della superstrada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta e la Tangenziale Ovest Esterna di Milano. Accantonata per ora la TOEM, la nuova versione della superstrada oggi in discussione non prevedrebbe il collegamento con Milano lungo la sp114 (Albairate, Cisliano, Cusago, Baggio).

lunedì 14 luglio 2014

Arco TEM: inaugurazione il 23 luglio

Il prossimo 23 luglio, insieme alla BreBeMi, verrà inaugurato l’arco TEM, il primo tratto della Tangenziale Est Esterna di Milano da Pozzuolo Martesana a Liscate-Comazzo necessario per distribuire il traffico proveniente dalla BreBeMi. Sarà interessante valutarne, magari a settembre, gli effetti su Rivoltana e Cassanese, soprattutto alle porte di Milano, chiamate ad assorbirne gran parte.
 
L’opera completa fino a Cerro al Lambro, secondo quanto afferma il presidente di Tangenziali Esterne di Milano, Moreiro (Tem sarà pronta a primavera 2015, Il Cittadino di Lodi, 14 luglio 2014, di Emanuele Dolcini) entrerà in funzione prima di Expo. Non le opere connesse che saranno consegnate all’inizio del 2016.

Nessun cenno invece sui tempi per risarcire i danni subiti dagli agricoltori espropriati delle loro terre...
 
 

Serravalle lascia Assolombarda: non la tutela...

Con una decisione improvvisa che sembra non tenere conto dei recenti fatti di cronaca e dei risultati economici conseguiti in questi anni, il presidente della Serravalle ha annunciato il divorzio da Assolombarda. Le motivazioni? “Non ci sono di nessun aiuto e mai Assolombarda si è spesa per la Pedemontana”. “Per nessun motivo tornerei indietro, a meno che Assolombarda convochi una conferenza stampa e ammetta di aver sbagliato” (Serravalle lascia Assolombarda: non ci tutela, Libero, 13 luglio 2014, di Michela Ravico).

L’intervista prosegue con un attacco al “Il Sole 24 Ore” reo di aver scritto ripetutamente che la Serravalle “è una azienda che non funziona, indebitata e con un costo del personale in aumento”.

Non lusinghiero neanche il giudizio nei confronti della Provincia di Milano: “Essere passati da un azionista come la Provincia alla Regione hai suoi vantaggi. La Provincia era disastrata, e il massimo che è riuscita (ad ottenere) negli ultimi due anni è di non chiedere la distribuzione degli utili”. Il presidente non sembra quindi serbare grande gratitudine per quelle persone della Provincia di Milano che lo hanno nominato ai vertici della controllata Serravalle (oltre che di Pedemontana e Tem).

Questa presa di posizione avviene nella settimana che potrebbe vedere il Cipe sbloccare i finanziamenti per la Pedemontana.

La proposta è che magari prima la Serravalle convochi una conferenza stampa e ammetta tutti gli errori che hanno portato la società ad essere quello che è oggi. A meno che, ovvio, non si pensi che questi siano i risultati di una buona amministrazione e la colpa sia sempre e solo esclusivamente degli altri...

martedì 8 luglio 2014

TEM non paga gli spropri: agricoltori pronti a manifestazioni di protesta

Prolungamento di metropolitane ed opere di compensazione non sono gli unici impegni non mantenuti dai proponenti dai proponenti della Tangenziale est esterna di Milano (TEM).

Lo scorso 4 luglio, le associazioni di categoria degli agricoltori hanno respinto, definendolo inaccettabile, la nuova ed improvvisa proposta avanzata da Tem sugli indennizzi da corrispondere per gli espropri dei terreni interessati dalla nuova autostrada. Un atteggiamento, quello di Tem, che è stato definito provocatorio, visto che distrugge il lungo lavoro di conciliazione fatto in questi ultimi mesi dalle parti in causa e che aveva portato ad un accordo di massima che gli agricoltori erano pronti ad accettare.

Secondo gli agricoltori, infatti, come riporta il Cittadino (Espropri, è di nuovo scontro, 7 luglio 2014), “È inaccettabile stiamo tornando indietro distruggendo il lavoro di conciliazione fatto negli ultimi mesi, grazie anche all’intervento costruttivo di Regione Lombardia. Allo stato attuale dei fatti ci rimetterebbero solo gli imprenditori agricoli”.

A fronte di questo atteggiamento, che viene definito provocatorio, le associazioni di categoria (Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri) hanno annunciato di essere sul punto di “prendere in considerazione tutte le misure necessarie” per ottenere ciò a cui puntano da due anni: la liquidazione degli indennizzi per i suoli espropriati o occupati temporaneamente secondo i valori dichiarati dai tabellari di riferimento (Il Cittadino, I trattori pronti alla protesta, 8 luglio 2014, di Emanuele Dolcini). La prima iniziativa sarebbe quella di un presidio di trattori da organizzare in prossimità di un cantiere della Tem.

Riuscirà la TEM a prendere per “sfinimento” gli agricoltori e a pagare cifre insignificanti per i terreni espropriati?

venerdì 4 luglio 2014

Per finanziare la Paullese chiesto lo “Sblocca Italia”. E per la metropolitana?

Nei giorni scorsi, trenta Sindaci hanno scritto al Governo chiedendo di finanziare i 52 milioni di euro necessari per i progetti di riqualificazione della Paullese ancora scoperti (il tratto Zelo-Dovera con il ponte sull’Adda e le opere necessarie per il superamento delle barriere semaforiche di San Donato Milanese) attraverso il cosiddetto decreto “Sblocca Italia” (I Sindaci scrivono a Renzi, Il Giorno, 20 giugno 2014, din Valeria Giacomello).

Ma perché in questa lettera non vengono chiesti anche i fondi per il prolungamento della metropolitana gialla fino a Paullo così come espressamente previsto dall’accordo di programma sulla TEM firmato da Governo, Regione Lombardia, dalle Province e dai Comuni interessati?

Ora, dopo la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, si scriverà un’altra lettera più completa?

Assunzioni nelle partecipate, la Provincia di Milano ci ricasca?

Non è certo una novità (qui un articolo di qualche tempo fa del Il Fatto Quotidiano), ma, secondo quanto riporta Repubblica (qui l’articolo completo), con la “chiusura” della Provincia, alcuni consiglieri comunali e provinciali, assistenti del presidente e funzionari, tutte persone vicine a Podestà, sarebbero state assunti in aziende partecipate della stessa Provincia di Milano (in primis Serravalle e Pedemontana).

Non resta che attendere i risultati della doverosa verifica delle Autorità competenti...


Pedemontana: deserto il bando per la cessione del 43% del capitale azionario

Sembra che alla Serravalle si siano abituati ad aste deserte. Dopo quelle fallite per la cessione della stessa società, ora tocca alla sua partecipata Pedemontana.

Come riporta l’Eco di Bergamo (Sulla Pedemontana ancora guai, 2 luglio 2014, di Pa.Po.), il 30 giugno è andata deserta l’asta per la vendita del 43% delle azioni della Pedemontana, decisa dalla Serravalle allora controllata dalla Provincia di Milano.

martedì 1 luglio 2014

Cerba: ripartono le trattative?

Alla vigilia dell’udienza del Tar chiamata a decidere le sorti del Centro europeo di ricerca biomedica, la Fondazione Cerba ed i curatori fallimentari del gruppo Ligresti ne hanno chiesto il differimento. Il motivo è da ricercarsi nel tentativo di riprendere le trattative con il Comune di Milano.

Secondo quanto riporta Repubblica (Progetto Cerba, riparte la trattativa, 2 luglio 2014, di al.co.), i proponenti, alla luce delle scarse speranze di spuntarla al Tar, sarebbero pronti a presentare un nuovo progetto “ridotto” con la realizzazione accanto allo IEO del solo centro di ricerca. Le residenze sarebbero trasferite nell’area di Macconago, anche essa coinvolta nelle procedure fallimentari del gruppo Ligresti ed anch’esse ricomprese nei confini del Parco Agricolo Sud Milano.

Al momento quindi non sembra che sia stato compiuto un grande passo in avanti.

Prolungamento metropolitana MM3 a Paullo: la Regione approva mozione

Il Consiglio Regionale lombardo, all’unanimità, ha approvato una mozione  “che impegna la Giunta a riaprire il tavolo con tutti gli enti interessati e col governo nazionale per reperire le risorse necessarie per completare la ex Paullese tra Zelo Buon Persico e Spino d’Adda e il prolungamento della M3 tra San Donato e Paullo/Zelo”. Lo riporta Il Cittadino di Lodi (Paullese e M3, intervenga il governo, 1°luglio 2014)

Un piccolo passo, certo, col concreto rischio che siano solamente altre parole destinate ad aggiungersi alle tante promesse non mantenute, ma che ha tuttavia il merito di tenere aperto, almeno per il momento, il discorso sul prolungamento della MM3 fino a Paullo, un’opera, lo ricordiamo, prevista esplicitamente nell’accordo di programma della Tangenziale Est Esterna di Milano. Per ora non resta che seguirne gli sviluppi.

venerdì 13 giugno 2014

Tangenziale Est Esterna di Milano e gli espropri non ancora pagati

A poche settimane dall’inaugurazione dell’arco Tem, il primo tratto della Tangenziale est Esterna di Milano, il 90% degli agricoltori che hanno visto le loro terre cancellate dalla nuova autostrada attende ancora di essere risarcito.

Per il prossimo 24 giugno è stato convocato un vertice in Regione Lombardia per cercare di trovare un’intesa su “una griglia di parametri per le valutazioni degli espropri dei terreni agricoli”. In sostanza in quella occasione si cercherà di ridefinirne il prezzo.

Una situazione che accomuna molte delle infrastrutture realizzate in questi anni nelle quali, alla rapida occupazione delle aree (qualche volta non autorizzata), ha fatto seguito una “fastidiosa” lentezza nel pagamento dei terreni confiscati e nel risarcimento dei danni. Lo riporta Avvenire (Tem, si tratta sugli espropri, 13 giugno 2014, di Pierfranco Redaelli).

mercoledì 11 giugno 2014

Passione sulla Muzza



Lungo la Muzza, due bisce d’acqua festeggiano senza alcun timore l’arrivo della primavera e del caldo.

martedì 10 giugno 2014

Superstrada Vigevano-Abbiategrasso-Malpensa: stanziati 212 milioni di euro

Alla fine di aprile, ad Abbiategrasso, si è svolto un incontro tra i Comuni interessati dal progetto della superstrada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta-Malpensa. La Regione Lombardia ha confermato ai rappresentanti di Abbiategrasso, Magenta, Vigevano, Ozzero, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Robecco sul Naviglio e Cisliano l’avvenuto stanziamento di 212 milioni di euro per realizzare l’infrastruttura fino a Magenta dove si collegherà al tratto di superstrada già realizzata per Malpensa.
Il progetto dovrà essere approvato entro la fine dell’anno per poterne eventualmente iniziare la realizzazione nel 2015. A giugno, i Comuni interessati dovrebbero ricevere la prima bozza del progetto. 

mercoledì 4 giugno 2014

Cessione Serravalle: vertice in Regione Lombardia


A circa una settimana dall’assemblea dei soci che dovrà nominare i nuovi vertici della Serravalle, un incontro in Regione ha cercato di programmare i prossimi passaggi di questo delicato trasferimento, anche per scongiurare eventuali fughe in avanti della Provincia di Milano oramai in scadenza.

La Regione Lombardia, che, in attesa della nascita della città metropolitana, subentrerà temporaneamente alla Provincia di Milano come socio di maggioranza della Serravalle, ha chiesto ai vertici di Palazzo Isimbardi di rinviare ogni scelta che, almeno formalmente, spetterebbe loro. Vista la pesante situazione debitoria che erediterà (tra Asam e Serravalle circa 470 milioni di euro), la Regione, pur non essendosi ancora concluso il trasferimento delle quote, ha infatti chiesto di poter nominare i nuovi vertici della Serravalle.

Come riporta il Corriere della Sera (Serravalle, scambio Regione-Provincia, 4 giugno 2014, di Elisabetta Soglio) la Regione Lombardia, Governo e Comune di Milano (altro socio della società) hanno concordato di fare “una due diligence per valutare il valore delle azioni che vengono trasferite dalla Provincia: poi si farà un piano industriale per valorizzare tutto il gruppo acquisito e alla nascita della città metropolitana, la Regione dovrà rendere al nuovo organismo l’equivalente fissato nella due diligence”, con l’eventuale plusvalenza destinata alla Regione .

Nel frattempo (Serravalle verso la Regione, Il Sole 24 Ore, 3 giugno 2014, di Sara Monaci)  il Governo, con un emendamento al decreto Irpef, ha stabilito che questo trasferimento dovrà avvenire non oltre il 30 giugno 2014.

martedì 27 maggio 2014

I colori della Muzza: mostra di pittura

Domenica 1°giugno, gli Amici della pittura di Paullo organizzano a Villambrera la 5° edizione de “I colori della Muzza”. Da un lato una occasione per ammirare le riproduzioni di alcuni degli angoli più suggestivi di questo corso d’acqua. Dall’altro la possibilità di vedere lo scempio del cantiere del ponte sulla Muzza che si sta realizzando a pochi metri dall’antica cascina.

lunedì 19 maggio 2014

Notti Magiche 2014: il programma


Sul sito di Campo! Università di Milano-campagna è disponibile il calendario delle “Notti magiche della Campagna Milanese 2014”, serate in compagnia alla scoperta delle lucciole. Un programma in continua evoluzione che si consiglia di consultare spesso.

Murales No Tangenziale Ovest Esterna di Milano (TOEM)

Insieme agli effetti indotti dalla tangenziale est esterna di Milano, una delle principali incognite che minacciano il territorio del Basso Milanese è l’ipotesi di realizzare la TOEM, una nuova autostrada che colleghi Melegnano con la Milano-Torino e chiudere così il secondo anello tangenziale di Milano.

Un progetto di massima esiste già ed è stato inserito in una delle prime versioni del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (qui il video con il percorso). Successivamente, a causa delle gravi difficoltà finanziarie in cui in quel periodo versava la TEM e che rendeva poco credibile la fattibilità di una nuova autostrada, è stato ritirato, ma non cancellato.

Un progetto che va quindi tenuto “sotto controllo” anche tenendo viva l’attenzione attraverso iniziative come i murales di Castellazzo de Barzi. Questo per evitare che si ripeta nuovamente quanto accaduto con la TEM, una autostrada che poteva essere fermata “politicamente”. Ma tutti (tutti) i partiti che sostenevano quella maggioranza di centrosinistra in Provincia di Milano che approvò il progetto (e che avevano vinto le elezioni del 2004 dicendo no alla TEM...) presero sottogamba il problema lasciando così l’opposizione al progetto solo ad associazioni e comitati.

giovedì 3 aprile 2014

Trekking nel Parco Agricolo Sud Milano


Breve presentazione di una nuova iniziativa sorta in collaborazione fra TCI Consoli di Milano e CAI Milano-Commissione Scientifica "Nangeroni". In programma per domenica 2 febbraio 2014 una lunga passeggiata attraverso il Parco Agricolo Sud Milano alla scoperta di cascine, paesaggi rurali, ambienti d'acqua e memorie della civiltà contadina.
Dal canale YouTube Consoli Lombardi

Asam: buco da 300 milioni di euro

Asam è la società della Provincia di Milano creata per gestirne molte partecipazioni azionarie (tra le altre, detiene il 53% di Serravalle che a sua volta possiede il 76% di Pedemontana).

Nonostante sia una società che “detiene quote di uno dei business più redditizi, quello delle autostrade e delle tangenziali” in solo due anni (2011 e 2012), come riporta Il Sole 24 Ore (Asam e il buco da 300 milioni, 3 aprile 2014, di Fabio Pavesi), ha fatto registrare perdite per complessivi 295 milioni di euro. Non solo. Asam è piena di debiti: 271 milioni (erano 205 nel 2011). Una gestione fallimentare non solo da un punto di vista finanziario ma anche industriale visto che i costi di produzione superano costantemente i ricavi. 

Ma lo scempio di denaro pubblico non è finito visto che insieme ai debiti e alle perdite sono cresciuti anche gli stipendi e i costi per i servizi e per le fatidiche consulenze. Come ha recentemente osservato la Corte dei Conti, tra il 2011 ed il 2012, gli stipendi degli unici tre dipendenti sono passati da 366 a 546 mila euro, mentre le consulenze da 878 mila a 2,5 milioni di euro.

Anche alla luce di quanto accaduto con la gestione di Infrastrutture Lombarde ed i recenti arresti dei suoi vertici, con il temporaneo passaggio alla Regione le cose cambieranno? E dalla Corte dei Conti arriveranno ancora e solo osservazioni?

giovedì 27 marzo 2014

La Serravalle passa alla Regione Lombardia


Con l’approvazione dell’art.9 dello “svuota Province” si concretizza il passaggio del controllo della Serravalle dalla Provincia di Milano alla Regione Lombardia. Con questa norma infatti la Regione Lombardia “subentra in tutte le partecipazioni azionarie di controllo detenute dalla provincia di Milano nelle società che operano direttamente o per tramite di società controllate o partecipate nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse” ad Expo 2015. Lo riporta Il Sole 24 Ore (La Serravalle passa alla Regione, 27 marzo 2014, di Sara Monaci).

Di questo passaggio si era cominciato a sussurrare questa estate quando, dopo il fallimento dell’ennesimo tentativo di vendita da parte della Provincia, alcune indiscrezioni giornalistiche avevano riportato un interesse della Regione per l’acquisto della società autostradale. Solo qualche mese più tardi, tra mille polemiche, era invece emersa questa norma e la possibilità per il Pirellone di ottenere il controllo della Serravalle a costo 0.

La norma approvata prevede anche che il 31 ottobre 2015, al termine di Expo, la partecipazione ritorni alla città metropolitana, la realtà che andrà a sostituire la Provincia.

La Regione si dovrà inoltre accollare anche i 130 milioni di euro debiti di Asam, la società della Provincia di Milano che controlla la Serravalle.

martedì 11 marzo 2014

Campo! Gli incontri di Cascina Campazzo: giovedì 20 marzo 2014 - Ape solitaria


Campo! Gli incontri di Cascina Campazzo: giovedì 20 marzo 2014

Ape solitaria
Domenico Barboni presenta la sua nuova ricerca fotografica

Giovedì 20 marzo 2014, ore 2100
Cascina Campazzo
via Dudovich, 10
Milano

giovedì 27 febbraio 2014

Petizione per il ponte ciclopedonale sul fiume Lambro

A questo indirizzo è possibile leggere e firmare la petizione promossa dall’Associazione Difesa Lambro che chiede che venga realizzato il ponte ciclopedonale sul fiume Lambro.

Il progetto del ponte, infatti, una delle opere previste esplicitamente come compensazione alla TEM e alla bretella stradale tra la Cerca e la Binasca, è stato improvvisamente cancellato dalla lista di quelli da realizzare a causa della sua “incompatibilità” con Rocca Brivio.

Una doppia beffa visto che questa pista ciclabile fu uno degli argomenti usati per cercare di abbindolare alcune realtà che si opponevano alla TEM e alla bretella stradale tra la Binasca e la Cerca che, evidentemente, per qualcuno, hanno impatti visivi sul delicato sistema del circondario di Rocca Brivio inferiore a quello di una pista ciclabile...
 

mercoledì 26 febbraio 2014

Abbattuto un nuovo bosco. Questa volta a San Donato Milanese.

Si riporta integralmente il comunicato stampa del WWF Sud Milano che denuncia  l’abbattimento del bosco che sorgeva lungo le sponde del Lambro...nulla da aggiungere....

Abbattuto l’ultimo bosco veramente naturale di San Donato Milanese

Con grande amarezza dobbiamo constatare che da qualche giorno il territorio di San Donato è diventato più povero! E’ stato raso al suolo uno dei pochi boschi esistenti lungo le sponde del fiume Lambro. La nostra associazione nel corso degli ultimi anni si era spesa pubblicamente e a più riprese per salvarlo, per farlo conoscere alla cittadinanza, impiegando molte ore di lavoro e energie per elaborare progetti di valorizzazione. Lo avevamo battezzato Bosco degli ex Pioppeti; adesso dobbiamo riferirci a quell’area con una “ex” in più.

Per i non addetti ai lavori, ci si riferisce alle due porzioni di boschi limitrofe che si estendevano su una superficie di più di tre ettari dietro al cimitero della nostra città, in un angolo della grande area agricola che va dalla Via per Monticello al Lambro e dai laboratori ENI verso sud, fino al confine con San Giuliano Milanese. Adesso non esiste più nulla, è bastato un atto formale di abbattimento per vanificare anni di impegno per tutelarlo.

La nostra associazione vi ha organizzato visite guidate, ha elaborato progetti e ha cercato di coinvolgere le Amministrazioni con l’idea di realizzare un corridoio naturale lungo il Lambro e quei boschi erano un cardine importante per il loro grande valore naturalistico. Recentemente poi l’amministrazione di San Donato Milanese, raccogliendo un progetto del WWF, aveva cercato di ottenere i finanziamenti necessari attraverso un Bando Cariplo per uno studio di fattibilità proprio per la realizzazione del corridoio naturale, purtroppo non andato a buon fine. Il progetto, bocciato sostanzialmente per un vizio di forma, avrebbe potuto essere ripresentato l’anno prossimo. Adesso non avrebbe senso farlo. Come si può sperare nel ripristino di un’area fluviale se non si riesce nemmeno a tutelare componenti così importanti?

Cosa rendeva questi boschi così importanti? Si trattava di ex pioppeti che per più di venti anni erano stati lasciati liberi di evolversi in maniera spontanea. Ciò ha permesso l’instaurarsi di un ambiente tipicamente legato a zone igrofile umbratili e coperte da vegetazione arborea, con un grande sviluppo di biodiversità. In poche parole: era nato un bosco. Lo stato di abbandono era lampante: il sottobosco era rigoglioso e non compatibile con le lavorazioni commerciali legate alla pioppicoltura tradizionale, molte delle piante originariamente messe a dimora erano giunte da tempo alla fine della loro vita e moltissimi alberi giacevano a terra schiantati dagli eventi atmosferici lasciando il posto ad essenze tipiche della pianura padana.

Perché allora è stato tagliato? Difficile dare una risposta ad una domanda del genere.  Sbaglieremmo di molto se pensassimo che qualcuno abbia preferito togliere di mezzo un elemento del territorio estraneo ad usi agricoli intensivi? In fondo per la visione di molti, è lo scopo principe cui dovrebbe essere votata la nostra pianura. E se così fosse, colui che ha decretato l’abbattimento non ha di certo considerato il fatto che la presenza di un bosco avrebbe permesso l’accesso a finanziamenti regionali concepiti per la tutela di questi ambienti.

Da parte nostra c’è il grande rammarico di non aver proceduto con l’iter per farlo riconoscere formalmente come bosco. Un piccolo, semplice atto che forse ne avrebbe impedito l’abbattimento.

Ma allo stesso tempo ci chiediamo: era un compito solo nostro? La sua esistenza e la sua importanza era ben nota a tutta l’Amministrazione Comunale, alla Provincia e al Parco Sud.  Solo un paio di mesi fa era stato indetto un incontro pubblico, promosso da Legambiente e Politecnico di Milano, nell’ambito di un  ben più importante processo di recupero del fiume stesso, e i succitati attori erano stati tutti attivamente coinvolti.

Quindi la domanda che vogliamo rivolgere loro è: la tutela degli ambienti naturali veri e propri, quelli che hanno un profondo valore ambientale, è affidata solo ed esclusivamente ad un’associazione come la nostra? E chi ci amministra non si sente in dovere di attivarsi in prima persona per una realtà del territorio tanto rara e preziosa?
WWF Sud Milano

lunedì 24 febbraio 2014

Corte dei Conti: dall’acquisto della Serravalle danno erariale per 118 milioni di euro


Nel corso della relazione tenuta alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore regionale della Corte dei Conti è tornato ancora una volta sulla vicenda dell’acquisto del 2005 della Serravalle da parte della Provincia di Milano, allora guidata dal centrosinistra di Penati.

L’acquisto del 15% delle azioni della Serravalle dal gruppo Gavio (ironicamente oggi co-azionista di maggioranza della Tangenziale Est Esterna di Milano fino a pochi mesi fa controllata dalla stessa Serravalle....) viene giudicato “assolutamente incongruo ed eccessivo rispetto a quello di mercato, ciò con conseguente pregiudizio per le finanze pubbliche” stimando il danno erariale in circa 118 milioni di euro.

Una notizia non certo nuova. Ora la domanda è: questo danno erariale, come richiesto dalla stessa Corte dei Conti, restituendo quanto dovuto, sarà "riparato" da chi si è reso protagonista di una scelta del genere? Sarebbe un messaggio importante a chi ancora oggi gioca a fare l’imprenditore con i soldi pubblici.

mercoledì 19 febbraio 2014

Cerba: firmata la decadenza del Piano Integrato di Intervento.

Il Comune di Milano ha firmato l’atto di decadenza del Piano Integrato di Intervento (PII) del Cerba, la cosiddetta “Città della Scienza”. Lo riporta Repubblica (Sul Cerba “minaccia” di 100 milioni, 19 febbraio 2014, di Alessandra Corica)

Ora il passo successivo è dichiarare la decadenza del relativo Accordo di Programma del 2009 con l’automatico reinserimento delle aree nei confini del Parco Agricolo Sud Milano (in estrema sintesi: le aree su cui dovrebbe sorgere il Cerba,  nel 2009 di proprietà del gruppo Ligresti,  erano tutte ricomprese nei confini del Parco Sud dal quale erano state stralciate a condizione che, nel caso di mancata realizzazione, sarebbero state reinserite nell’area “protetta”). Questo sempre nel caso in cui le trattative in corso per il “nuovo” Cerba non portino ad un nuovo progetto. Ipotesi non certo improbabile.

Intanto non si è fatta attendere la reazione dei curatori fallimentari del gruppo Ligresti che, a causa della minusvalenza del valore dei terreni che da edificabili tornerebbero ad essere inedificabili, oltre ad un nuovo ricorso al TAR, ha minacciato una richiesta di danni al Comune di Milano di 100 milioni di euro per la mancata realizzazione del Cerba...

giovedì 13 febbraio 2014

Espropri: la TEM non paga. Sette aziende agricole fanno causa

I lavori per la realizzazione della nuova Tangenziale Est Esterna di Milano sono cominciati da quasi due anni, ma alcuni proprietari delle aree su cui passerà non hanno ancora visto un euro delle cifre dovute per gli espropri. Così sette aziende agricole di Dresano, Casalmaiocco e Mulazzano hanno fatto causa a Tangenziali Esterne. Lo riporta Il Cittadino (TEM, guerra sugli espropri, 14 febbraio 2014, di Emanuele Dolcini).

Il ritardo, secondo l’articolo, sarebbe dovuto all’utilizzo di una procedura che permette di ritardare i pagamenti. Invece dell’esproprio si è infatti usata la procedura di “ingresso d’urgenza” che potrebbe permettere la liquidazione degli indennizzi...Ora sarà il Tribunale a valutare la correttezza del comportamento della TEM.

martedì 11 febbraio 2014

Corte dei Conti: spese folli e stipendi d’oro alla Provincia di Milano

“Una situazione finanziaria che presenta rischi di mancata copertura, con spese per assunzioni e consulenze fuori controllo, e società controllate che - pur se sull’orlo del fallimento o gravate da pesanti debiti – hanno continuato ad assumere”. Questa, come riporta Repubblica (Spese folli e stipendi d’oro, 11 febbraio 2014, di Sandro De Riccardis), l’impietosa fotografia della Corte dei Conti nella relazione che conclude l’indagine sulla gestione economica della Provincia di Milano.

Delle ingiustificate spese per il personale, con funzionari della Provincia che si mettono in aspettativa per essere assunti, senza motivo, con ruoli dirigenziali da una partecipata, se ne era già trattato.
 
L’articolo di Repubblica si concentra sulla gestione delle partecipate, a partire dalla famigerata Asam (Azienda sviluppo ambiente e mobilità) la società che, tra le altre cose, detiene la maggioranza della Serravalle. Nonostante una situazione finanziaria quantomeno drammatica (la vicenda della Serravalle ha già generato una minusvalenza di 300 milioni di euro che rischiano diventare 500), i costi del personale di Asam aumentano del 50% (da 366 mila euro del 2011 ai 546 mila del 2012), quelli per i servizi del 185%! (da 878 mila a 2,5 milioni), mentre dirigenti e dipendenti risultano avere, senza alcuna giustificazione, “una retribuzione particolarmente elevata” (in media 156 mila euro a dipendente). A questo si aggiungono poi le solite consulenze per circa 1,8 milioni di euro. Soldi evidentemente mal spesi visti i tragici risultati economici di Asam.

Esemplare infine il caso di Afol (Agenzia per la formazione ed il lavoro) che, nata per favorire l’occupazione dei milanesi, alla fine, forse per l’incapacità di assolvere al suo ruolo, sembra essersi dedicata “alle assunzioni in proprio”, con il personale che in due anni passa da 206 a 233 unità.
 
Sedici complessivamente le irregolarità riscontrate con i relativi atti che sono stati inviati alla procura contabile per verificare se sussistano gli estremi del danno erariale a carico degli amministratori delle società e della Provincia. Non resta che attendere.
 
Intanto non si può non pensare con un certo fastidio ai tanti tagli della Provincia giustificati dalla spending review...

domenica 9 febbraio 2014

Tangenziale Est Esterna di Milano: per chi crede ancora che sia finanziata completamente con capitali privati

Lo scorso 7 febbraio, il presidente della Regione Lombardia, Maroni, ha attaccato la “burocrazia romana” accusandola di mettere a rischio la Tangenziale Est Esterna di Milano. Secondo Maroni, infatti, la mancata immediata erogazione dei primi 70 dei 330 milioni di euro regalati a TEM con il cosiddetto “decreto del fare”, avrebbe messo a rischio i cantieri della nuova autostrada (Sea scontro Maroni-Pisapia, Il Giornale, 8 febbraio 2014, di Giannino della Frattina).

Il giorno successivo, un po' stranamente, viene subito annunciata l'avvenuta firma del decreto per sbloccare i primi fondi per la TEM (Malpensa, il ministro Lupi rassicura, Corriere della Sera, 8 febbraio 2014).

Una vicenda questa che, a cominciare dalla capacità di comunicazione Stato-Regione, ha dei passaggi poco chiari ma che, tra le altre cose, rappresenta anche un nuovo ed ennesimo colpo alla credibilità di chi per anni non si è fatto problemi nel sostenere in ogni occasione che la Tangenziale Est Esterna fosse finanziata completamente con capitali privati...

Ora questo decreto, prima di essere esecutivo, dovrà essere valutato dalla Corte dei Conti. Ci saranno sorprese?
 

giovedì 6 febbraio 2014

Serravalle: costi lievitati sugli appalti per creare fondi neri?

Costi lievitati sull’appalto per i lavori della terza corsia della Milano-Genova in cambio del pagamento da parte del gruppo Gavio di 2 milioni di euro “come finta caparra immobiliare” a Piero di Caterina, “per anni finanziatore di Penati”. Questa la nuova accusa rivolta all’ex presidente della Provincia di Milano e agli altri imputati al processo del cosiddetto “Sistema Sesto” attualmente in corso a Monza. In particolare, la maggiorazione di costi riguarderebbe l’appalto per la bonifica dei terreni da eventuali ordigni bellici ed i lavori necessari per la presenza di un cavo di fibre ottiche della Telecom.

Lo riporta Il Giorno (Penati e la Serravalle: costi delle opere lievitati per fare cassa in nero, 6 febbraio 2014, di Stefania Totaro).

Secondo l’accusa “la maggiorazione dei costi aggiunte in seguito al contratto di appalto erano infondate”, mentre per la difesa questa fu causata da prescrizioni giunte successivamente alla stipula del contratto.

venerdì 31 gennaio 2014

Indagine sulle assunzioni in Provincia di Milano

La Corte dei Conti ha aperto una istruttoria sulle assunzioni compiute dalla Provincia di Milano tra il 2011 ed il 2012. Lo riporta Repubblica (Sotto inchiesta le assunzioni in Provincia, 31 gennaio 2014, di Sandro de Riccardis).

Nel mirino della magistratura contabile i cinque milioni di euro per l’assunzione di segretarie, collaboratori, commessi ed autisti negli uffici dei vari assessori, per un totale di circa novanta contratti a tempo determinato. Una spesa che la Corte dei Conti sospetta essere eccessiva rispetto a quanto previsto dalla legge ed effettuata utilizzando contratti anomali in quanto “perfezionati usando una norma che può essere utilizzata esclusivamente per l’assunzione di alte figure manageriali” (la legge per simili figure professionali prevede un concorso pubblico e non la chiamata diretta).

Non resta che attendere il termine dell’istruttoria per conoscere se i sospetti dei giudici contabili saranno o meno confermati.

giovedì 30 gennaio 2014

Nuovo scempio di alberi nel Parco Agricolo Sud Milano

Dopo Basiglio, dopo le Sorgenti della Muzzetta, l’abbattimento indiscriminato di alberi in aree protette colpisce il piccolo bosco di Vittuone.

Come riporta il Corriere della Sera (Parco Sud, piante tagliate senza autorizzazione: tre persone denunciate, 30 gennaio 2014), in un’area classificata bosco nel Piano di indirizzo forestale, questa volta senza neanche alcuna autorizzazione, sono stati tagliati 50 robinie e 9 sambuchi di età ipotizzata tra i 15 e i 20 anni.
 
L’area di 1800 metri quadri è stata sequestrata dalla Polizia Provinciale e i proprietari del terreno segnalati all’autorità giudiziari per reati contro il paesaggio.

Il coprifuoco invernale dell’Idroscalo

“Centinaia di persone, prese alla sprovvista dagli annunci all’altoparlante, si ritrovano costrette ad abbandonare la passeggiata dell’Idroscalo all’improvviso, a uscire dall’impianto alla chetichella anche se il sole è ancora alto. Occasioni perdute”. In molti si riconosceranno in queste righe della lettera di C.P. inviata ad ItaliaOggi che rilancia il problema della fruibilità invernale dell’Idroscalo, uno dei luoghi particolarmente graditi dai milanesi per le passeggiate in famiglia o le corsette domenicali (soprattutto nei mesi più freddi).

Immediata la risposta del “project manager” dell’Idroscalo, Cesare Cadeo, secondo cui questi orari sarebbero causati dei tagli imposti dalla spending review. Tuttavia sono anni che dal primo novembre al 31 marzo la chiusura dell’Idroscalo è fissata alle ore 17.00, da ben prima che il taglio dei costi fosse la giustificazione di qualsiasi cosa.

Davvero, nei fine settimana, non si riesce ad estendere anche solo di un paio di ore la chiusura dell’Idroscalo?

In ogni caso, gli orari di apertura si trovano qui: www.idroscalo.info