domenica 31 agosto 2014

La Tangenziale Est Esterna risolve i problemi del traffico di Milano?


 
Perché pubblicare oggi, con i cantieri avviati verso la conclusione, un video su uno studio del 2007 sui flussi di traffico indotti dalla Tangenziale Est Esterna di Milano?

Perché pubblicare oggi un video su delle previsioni fatte più di sette anni fa in un contesto economico diverso da quello attuale?

Il motivo è semplice: documentare un passaggio che rimane poco conosciuto – ma molto significativo – dell’iter che ha portato alla realizzazione della TEM (su altri magari ci si tornerà più avanti).

Prima di cominciare a progettare e quindi realizzare un’autostrada ci si immagina che si facciano degli studi per vedere se questa nuova infrastruttura serva o meno. E ci si immagina poi che questi studi vengano non solo resi pubblici ma ampiamente diffusi per convincere quelli che magari hanno dei dubbi.

Per la TEM non sembra essere stato proprio così. In sostanza si è partiti con la progettazione dell’autostrada e, solo dopo una lunga pressione dell’Associazione dei Sindaci, solo sette anni dopo l’avvio delle procedure per la realizzazione dell’opera, con gravissimo ritardo, Regione Lombardia ed Infrastrutture Lombarde, due realtà che hanno sempre sostenuto la realizzazione dell’opera, hanno realizzato uno studio sui flussi di traffico indotti da questa autostrada e quindi sulla sua capacità di risolvere o meno i problemi del traffico milanese. Lo studio, visto il ritardo, intitolato forse un po’ beffardamente “Approfondimenti trasportistici”, viene pubblicato solo nel febbraio del 2007 nell’ambito dell’Accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano.
Probabilmente i risultati dello studio devono essere stati considerati un po’ deludenti dai proponenti visto che hanno preferito poi non pubblicizzarlo...

Certo, a chi ha avuto dei dubbi sulla capacità della TEM di risolvere i problemi del traffico, le conclusioni di questi “approfondimenti trasportistici”, oltre ai dubbi iniziali, hanno lasciato del rammarico visto che questi avrebbero potuto essere uno straordinario strumento per una battaglia politica finalizzata al ripensamento della Tangenziale Est Esterna di Milano. Non è stato così. Purtroppo tra forze politiche che hanno girato la testa dall’altra parte e lo sfaldamento dell’Associazione dei Sindaci (per alcuni dei quali evidentemente gli ordini di partito erano più importanti della tutela del loro territorio e, viste le loro posizioni iniziali, della loro coerenza…), non è successo nulla.

E’ stato invece il Coordinamento Interprovinciale per la Mobilità Sostenibile (un coordinamento di associazioni e comitati nato all’inizio della vicenda TEM), dopo i ricorsi al TAR e all’organizzazione di diverse manifestazioni, a farsi carico, tra il 2007 ed il 2008, di presentarne i risultati nel corso di alcune serate pubbliche in diversi Comuni interessati dalla nuova autostrada. Ma senza affidabili referenze partitiche nei luoghi dove si decide, senza sorprese, anche quest’ultimo sforzo non ha avuto buon risultato. Si arriva quindi al progetto definitivo e quindi ai cantieri. La battaglia politica è persa.
 
Una avvertenza finale: i dati di questo studio, come detto, sono del 2007. Da allora, come è noto, purtroppo la situazione economica è mutata. Tra le tante conseguenze di questo cambiamento di senario, oltre all’abbassamento della presunta redditività della TEM (che ha portato i proponenti a chiedere l’allungamento della concessione addirittura a 50 anni e al regalo di 330 milioni di euro di risorse pubbliche a fondo perduto con il cosiddetto decreto del “fare” ) e alla flessione degli spostamenti complessivi, bisogna quindi considerare una riduzione della capacità previsionale di questo studio.
 
Nonostante ciò, questo piccolo blog di campagna, ritiene i risultati di questo studio (e l’averlo ignorato) ancora oggi significativo da una parte per testimoniare il modo in cui questa autostrada è stata portata avanti, dall’altra perché lasciano ancora una domanda senza risposta: chi ha proposto la TEM era più attento alla risoluzione dei problemi del traffico milanese o ai presunti 60.000 pedaggi giornalieri ipotizzati?

Il video è un po’ lungo (9’30’’). Grazie a chi avrà la pazienza di guardarlo. Qui il video in  formato HD (720p)

Parco Agricolo del Ticinello: è finalmente la volta buona?

Come riporta il Corriere della Sera (Cascina Campazzo, il fu impero Ligresti cede la proprietà al Comune, 26 agosto 2014) "il Tar Lombardia ha respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile (cascina Campazzo) contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014".

Se non ci saranno altre sorprese (ipotesi certo non da escludere vista l’importanza anche simbolica che le parti hanno dato negli ultimi trent’anni alla vicenda del Parco del Ticinello e di cascina Campazzo), con la presa di possesso di Cascina Campazzo da parte del Comune di Milano, viene così compiuto un passo fondamentale per la realizzazione del Parco Agricolo del Ticinello.

Il messaggio di grande soddisfazione inviato dal Comitato per il Parco Ticinello Onlus

Una grandissima emozione per Cascina Campazzo 

È stata dura e lunga, 30 anni di attesa, e a volte sembrava impossibile sconfiggere chi ostacolava  la realizzazione del Parco Agricolo Ticinello ma la determinazione e la convinzione che ciò che si faceva era giusto ci ha dato ragione. Ce l’abbiamo fatta. Grazie alla Amministrazione Comunale in carica che ha creduto nel progetto del Parco Agricolo Ticinello, alle associazioni locali e nazionali, alle parrocchie della zona, al Consiglio di  Zona 5,  a tutte le persone che hanno sostenuto il “Comitato per il Parco Ticinello Onlus” e la famiglia Falappi con l’Azienda Agricola  nella lunga battaglia, ultima la difficile fase dello sfratto, che si è conclusa  il 26 agosto  con la presa in possesso della Cascina Campazzo, un riferimento per  l’agricoltura di Milano e per la città.  Adesso insieme realizziamo il  Parco Agricolo Ticinello patrimonio di Milano città agricola.

domenica 3 agosto 2014

Pedemontana: via libera al maxi sconto fiscale da 349 milioni di euro

Il Cipe ha approvato la defiscalizzazione dei lavori per la Pedemontana. Con questa delibera la nuova autostrada otterrà uno sconto fiscale di 349 milioni di euro.

Contestualmente, come riporta il Corriere della Sera (Sbloccato il maxisconto per la Pedemontana, 2 agosto 2014), “il Cipe ha firmato anche la delibera che approva il piano economico finanziario quinquennale di Milano Serravalle spa” che permetterà di “di utilizzare 700 milioni di investimenti sul comprensorio di Milano, incluso l’ultimo chilometro della Brebemi sulla Cassanese bis, necessario per allacciare BreBeMi alle nostre tangenziali e quindi opera fondamentale per evitare che il traffico si riversi su Pioltello”.

Ora, ottenuti altri fondi pubblici sotto forma di sconto fiscale, anche la Pedemontana, come la TEM,  verrà regalata ai privati?