lunedì 15 dicembre 2014

Cosa c’è scritto nel contratto di concessione BreBeMi?

Lo scorso luglio, quando la nuova autostrada era stata aperta da poco più di una settimana, già si parlava, con toni decisamente meno trionfalistici di quelli usati qualche giorno prima durante la cerimonia di inaugurazione, della necessità di un importante riequilibrio del piano economico-finanziario della BreBeMi (le cui previsioni erano evidentemente "poco precise" come quelle dei flussi di traffico...).

In una intervista a Milano Finanza (BreBeMi, non costringeteci all’addio, 31 luglio 2014, di Manuel Follis), il presidente di BreBeMi aveva infatti ventilato l'ipotesi di restituire la concessione della nuova autostrada se non fosse stata accolta la sua richiesta di defiscalizzazione per 429 milioni di euro oltre alla concessione di un contributo pubblico di 80.

In un altro articolo si faceva notare come, nel caso di rescissione del contratto di concessione, lo Stato dovrebbe pagare a titolo di indennizzo una cifra pari a 2,5 miliardi di euro a BreBeMi (Sulla Brebemi si rischia già il caos, Milano Finanza, 29 luglio 2014, di Manuel Follis).

Sotto la "minaccia" di dover sborsare una cifra del genere è piuttosto comprensibile che oggi, respinta dalla Corte dei Conti la prima richiesta di defiscalizzazione, si sia ricorsi ad altre vie per far arrivare soldi freschi pubblici nelle casse di BreBeMi. Per ora sono 330 milioni di euro (nota del 31.12.2014: con l'approvazione della legge di stabilità, i milioni sono diventati 360...), ma con questo contratto, se ci saranno altri casi del genere, lo Stato sarà costretto a pagare ancora?

Ma restano molte altre domande. Ad esempio: quali sono le basi per cui il presidente di BreBemi può restituire il contratto di concessione a fronte di un indennizzo di 2,5 miliardi di euro? Quale ente pubblico e quale assessore ha accettato che fosse inserita una simile condizione? La Regione? Cal? E’ legittima? E’ lasciato bizzarramente alla discrezione della parti o ci devono essere cause ben più definite e motivate per poter richiedere la rescissione? Tra queste, eventuale variante delle peggiori economie assistite, c’è anche quella che prevede il rimborso del privato nel caso in cui lo stesso abbia magari sbagliato, e non di poco, i suoi calcoli e le sue previsioni? Ci sono clausole simili per la Tangenziale Est Esterna di Milano? Dove è possibile leggere tutti i dettagli di questi contratti di concessione?

Natale 2014: 21 dicembre a Gudo Gambaredo (Buccinasco)


Natale 2014: 20 dicembre a Santa Maria Assunta di Calvenzano (Vizzolo Predabissi)


giovedì 11 dicembre 2014

330 milioni di fondi pubblici a BreBeMi


Mentre le ricerche segnalano le sempre più numerose morti legate all’inquinamento dell’aria e, per mancanza di fondi, proseguono i tagli al trasporto pubblico lombardo, come una beffa arriva ora la notizia di un nuovo regalo di fondi pubblici ai gestori delle nuove autostrade lombarde. Infatti, dopo quelli fatti a Pedemontana e Tangenziale Est esterna di Milano, tocca ora alla BreBeMi.
 
Come riporta Il Giorno (BreBeMi conti in salvo, 12 dicembre 2014, di Sandro Neri e Luca Zorloni), Regione Lombardia e Ministero dei Trasporti hanno trovato un accordo per una “iniezione” di 330 milioni di euro di fondi pubblici nelle casse di BreBeMi (270 a carico dello Stato e 60 della Regione).
 
Davvero una presa in giro visto che TEM, BreBeMi e Pedemontana hanno raccontato a ripetizione per anni la storiella dell’autostrada costruita solo con i capitali di privati e senza fondi pubblici...
 
E questa presa in giro è resa ancora più fastidiosa dal fatto che se si sommano i regali di fondi pubblici concessi in varie forme ai gestori delle nuove autostrade lombarde (TEM, BreBeMi e Pedemontana), la cifra che si ottiene è all’incirca quella per la realizzazione del prolungamento della MM3 da San Donato a Paullo o, in alternativa, ben adeguata a rilanciare il trasporto pubblico regionale.

Aggiornamento 31.12.2015
Se all'inizio si era parlato di un contributo statale di 260 milioni, con la legge di stabilità 2015 si è invece deciso di aumentarlo a 300. A questo vanno poi aggiunti i 60 milioni di euro concessi alla BreBeMi dalla Regione Lombardia per un totale di 360 milioni di risorse pubbliche regalate, non si sa perché, ad un privato...
 
 
 

venerdì 5 dicembre 2014

Attenzione: toccare i confini del Parco porta sfortuna. Molta sfortuna

Il 31 maggio 2011, all’indomani delle elezioni comunali milanesi e del relativo cambio di maggioranza, questo piccolo blog di campagna aveva ricordato ai nuovi amministratori come attaccare i confini del Parco Agricolo Sud Milano portasse molta, ma davvero molta sfortuna. Tutti quelli che ci avevano provato alle successive elezioni avevano perso. Nessuno escluso.

Su queste basi, dando per scontata la sua non rielezione, ci si era allora domandati chi sarebbe stato il prossimo nuovo Presidente della Provincia dopo Podestà. Era infatti ampiamente prevedibile che questa sfortuna avrebbe colpito anche lui. Infatti, pochi mesi prima, con una delibera del 30 settembre 2010, il Consiglio Direttivo del Parco aveva aperto le procedure per la revisione dei confini (questa volta, a differenza di analoghi tentativi precedenti, quella delibera era stata approvata sorprendentemente senza alcun voto contrario). Inesorabilmente quindi la tradizionale cattiva sorte riservata a chi attacca il Parco Sud ha presentato puntuale anche questa volta il suo conto.

Ma questa volta il conto è stato molto più salato del passato, probabilmente perché il numero di episodi di politica “non proprio esemplare” è stato davvero esagerato…il caso Serravalle, la gestione della vicenda Tangenziale Est Esterna e Pedemontana, la gestione ed i risultati delle partecipate, le dimissioni annunciate la mattina e ritirate il pomeriggio, le nomine e le assunzioni di favore eccetera eccetera eccetera sino ad arrivare alla condanna dell’ultimo presidente a due anni e mezzo per la vicenda delle firme false. Un brutto campionario così variegato che ha finito anche per spuntare del tutto le poche armi dialettiche rimaste a quelli che avrebbero voluto difendere in qualche modo il ruolo e alcuni funzioni di un Ente come la Provincia.

Nel frattempo la sfortuna che colpisce chi attacca il Parco Agricolo Sud Milano sembra essersi estesa anche alla Regione Lombardia. Che dire infatti dei tanti assessori regionali lombardi che negli ultimi cinque anni sono finiti per un motivo o per l’altro nelle diverse indagini della Magistratura anche con visite più o meno prolungate alle patrie galere? Cosa hanno in comune? Hanno in comune di essere in gran parte ex assessori regionali all’Ambiente o al Territorio che dall’agosto del 2000, anno di approvazione del Piano del Parco Agricolo Sud Milano, si sono occupati delle sue modifiche o direttamente o indirettamente tramite progetti di legge. Una semplice coincidenza?

Che dire quindi? I “nuovi”(?) vertici della Città metropolitana o chi si occuperà del Parco sono avvisati. Fatelo per voi stessi: se non volete correre il rischio di mettere fine velocemente alla vostra carriera politica, non mettete mano ai confini del Parco!

Non potrebbe quindi essere finalmente l’ora di cominciare a lavorare per valorizzare veramente questo territorio?

L’inquinamento uccide e ovviamente si taglia il trasporto pubblico...

Solo una decina di giorni fa il rapporto 2014 dell’Agenzia europea ribadiva come la Pianura Padana sia, insieme alla Slesia, l’area più inquinata d’Europa con lo smog che provoca 300 morti all’anno (230 solo a Milano) rubando in media due-tre anni di vita agli abitanti di quest’area. Come riporta il Corriere della Sera («L’inquinamento ci ruba tre anni di vita», 26 novembre 2014, di Alessandra Dal Monte) “Il principale killer è il traffico: le particelle pericolose per la salute (Pm 10, Pm 2,5 e black carbon , le molecole più piccole che entrano direttamente nel sangue) vengono soprattutto dalle auto”.

Subito è arrivata la risposta della politica, probabilmente troppo concentrata sulla costruzione di nuove autostrade per leggere questi dati, con l’annuncio di un nuovo ennesimo taglio del trasporto pubblico e della sanità (Corriere della Sera “Trasporti, Milano perde 35 milioni. Annullate le risorse per Expo”, 5 dicembre 2014, di Andrea Senesi).

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giovedì 4 dicembre 2014

La marcita


La marcita di cascina Tavernasco, tra Noviglio e Zibido San Giacomo, nel Parco Agricolo Sud Milano.

dal canale Youtube di Camminando sull'Acqua

mercoledì 3 dicembre 2014

Prolunga la Metro: una raccolta firme per il prolungamento della MM3 fino a Paullo

Nelle scorse settimane, su iniziativa del circolo Legambiente di Melegnano, è stata lanciata una raccolta di firme per chiedere il prolungamento della MM3 da San Donato Milanese e a Paullo, uno dei tanti punti non rispettati dell’Accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano.

Lunga la lista dei Comuni che hanno aderito a questa iniziativa. La speranza è che d’ora in poi queste Amministrazioni non si limitino più solo ad aderire ad iniziative promosse dalla società civile ma si adoperino invece in modo molto più determinato, molto più attivo e, soprattutto, molto più convincente perché venga realizzato tutto quanto previsto dall’Accordo di Programma della TEM, soprattutto in tema di rilancio del trasporto pubblico, capitolo questo fino ad oggi completamente disatteso.