lunedì 29 aprile 2013
Cerba: se ne riparla il 15 maggio
Dopo l’improvviso stop imposto dal Comune di Milano per fare chiarezza sulle intenzioni dei proponenti, la neo costituita Commissione Sanità della Regione Lombardia ha convocato per il prossimo 15 maggio una riunione per fare il punto della situazione del Cerba. Per l’8 maggio è invece fissata l’audizione dei vertici dell’Istituto dei Tumori e del Besta per discutere della Città della Salute prevista nel Comune di Sesto San Giovanni.
La Regione Lombardia, come riporta il Corriere della Sera (Città della Scienza e Cerba: duello tra poli scientifici, 25.04.2013, di Simona Ravizza) sembra infatti intenzionata a riaprire la discussione “sulla reale utilità dei due progetti in un’ottica di programmazione sanitaria e di sostenibilità dei costi in tempi di crisi”. Questo perché cominciano ad essere sempre più evidenti “i dubbi sulla opportunità di realizzare entrambi i progetti”. Il futuro di questi poli scientifici dovrà essere definito entro giugno.
L’auspicio è che la decisione sia presa sulla base delle reali esigenze della città e della sostenibilità sul territorio di opere del genere. Non magari solo per far rientrare le banche da operazioni sbagliate.
giovedì 25 aprile 2013
Posto sotto sequestro il bosco di Vione
Dopo la denuncia della Polizia Provinciale per “danno ambientale” “senza possibilità di ripristino, la Procura ha disposto ora il “sequestro urgente” dell’area e del legname frutto del taglio non autorizzato. Sono stati inoltre emessi due avvisi di garanzia nei confronti dell’amministratore della società affittuaria del fondo e del titolare della ditta incaricata dell’esecuzione materiale del taglio degli alberi.
Lo riporta il Corriere della Sera (Il bosco di Vione è sotto sequestro, 25.04.2013, di Paola D’Amico)
mercoledì 24 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
Italia Cambia Strada: 4 maggio 2013
Milano, ore 14:30, Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale)
Pedoni, Pedali e Pendolari uniti per modificare il modello di mobilità vigente spostando le risorse pubbliche laddove si spostano le persone.
Per maggiori informazioni: http://www.mobilitanuova.it
lunedì 22 aprile 2013
Serravalle: secondo la Corte dei Conti fu una “una scellerata compravendita”
Dopo otto anni la Corte dei Conti interviene nell’acquisto del pacchetto di azioni della Serravalle effettuato dalla Provincia di Milano dal gruppo Gavio. E lo fa chiedendo agli amministratori che approvarono quella “scellerata compravendita” (queste le parole usate dalla stessa Corte) un risarcimento danni all’Erario che stima tra i 57 ed i 118 milioni di euro.
Lo riporta il Corriere della Sera (Serravalle operazione scellerata. Penati restituisca 118 milioni, 23.04.2013, di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella).
Nell’estate del 2005 la Provincia di Milano acquistò dal gruppo Gavio, ad 8,83 ad azione, il 15% delle azioni della Serravalle: un “prezzo spropositato” secondo la Corte dei Conti che stima invece il valore di quelle azioni tra i 4,14 ed i 5,5€ (Gavio le aveva acquistate a 2,9€...). Con questa operazione Gavio incassò 230 milioni di euro, con una plusvalenza di 175 milioni, 50 dei quali reinvestiti per appoggiare la scalata di Unipol alla Bnl (poi fermata dai pm).
Penati, dopo aver smentito nei giorni scorsi le parole di Sarno, suo ex-architetto di fiducia, che aveva parlato di un acquisto voluto dai vertici nazionali degli allora DS, ora si è dichiarato stupito per “la tardiva azione” della Corte dei Conti. L’ex presidente della Provincia sostiene invece che da questa operazione l’Ente abbia guadagnato e non perso.
Secondo il Giorno (Penati e l’affare Serravalle, 23.04.2013, di Barbara Calderola) se la vicenda si concludesse così “con Penati, sarebbero chiamati a rispondere del danno erariale i nove assessori che votarono la delibera del 2005 sull’acquisizione dell’autostrada. L’assicurazione di Palazzo Isimbardi (per danni causati dagli amministratori) coprirebbe fino a 10 milioni. Il resto dovrebbe essere spalmato su di loro: sei milioni a testa”.
Taglio del bosco di Vione: quantificati i danni
La Polizia provinciale ha denunciato alla Procura per “danno ambientale” “senza possibilità di ripristino” la società affittuaria dell’area su cui sorgeva il bosco di Vione spazzato via un mese fa da un taglio indiscriminato. Lo riporta il Corriere della Sera (Raso al suolo il bosco di Vione, 22 aprile 2013, di Paola D’Amico).
Lo scorso 13 marzo, infatti, con in mano l’autorizzazione dell'Ente Parco per il taglio di 20 pioppi ibridi e di 30 robinie, sono stati invece abbattuti circa duecento alberi tra cui 98 querce, 20 intani e 28 olmi, cancellando di colpo un piccolo ma prezioso bosco nel comune di Basiglio, tra l’altro a poche centinaia di metri dall’oasi di Lacchiarella.
La Polizia provinciale, ulteriore beffa, non ha trovato neanche “traccia delle piante che dovevano essere messe a compensazione di quelle (poche) per le quali era stato autorizzato il taglio”.
Nel caso la Provincia di Milano si costituisse parte civile nel procedimento contro gli autori di questo scempio potrebbe chiedere fino ad 86 mila euro di risarcimento. Questo a meno che la Procura non adotti il cosiddetto “metodo svizzero” che quantifica il danno assegnando un valore economico ad ogni albero abbattuto in base alla sua rarità, posizione e dimensione. E’ un augurio.
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