Se pensate che per scoprire i gioielli d’arte del Basso milanese basti inforcare una bicicletta e correre tra rogge e risaie, all’aria aperta, vi sbagliate di grosso.
Chi volesse accingersi all’impresa dovrà caracollare nel centro di Milano, da un museo all’altro, col traffico infernale e pessima aria, e mettere mano al portafoglio. Infatti la maggior parte delle opere provenienti da tante località della campagna, sono ormai confinate lì.
Noi questi gioielli d’arte ce li siamo riportati a casa, in riproduzione, s’intende. Dedichiamo loro una serata, li collochiamo nel contesto dal quale provengono, li illustriamo con la voce di chi la cultura di quei luoghi la conosce, come le sue tasche.
Chi volesse accingersi all’impresa dovrà caracollare nel centro di Milano, da un museo all’altro, col traffico infernale e pessima aria, e mettere mano al portafoglio. Infatti la maggior parte delle opere provenienti da tante località della campagna, sono ormai confinate lì.
Noi questi gioielli d’arte ce li siamo riportati a casa, in riproduzione, s’intende. Dedichiamo loro una serata, li collochiamo nel contesto dal quale provengono, li illustriamo con la voce di chi la cultura di quei luoghi la conosce, come le sue tasche.
Intervengono
Domenico Barboni (Rodano)
Liliana Bellu (Albairate)
Matteo Mattarozzi (Settimo Milanese)
Kisito Prinelli (Cerro al Lambro)
Gino Vezzini (Buccinasco)
Modera
Alberto Belotti
L'appuntamento è per giovedì 19 maggio, alle 21.00, presso l'oratorio campestre di Sant’Ignazio d’Antiochia presso la cascina Campazzo, in via Dudovich, 10 a Milano.
per maggiori informazioni
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