Quasi ogni giorno si leggono nuove notizie sulle conseguenze della grave crisi economica di Serravalle e, soprattutto, delle sue partecipate Pedemontana e TEM.
L’ultima è quella relativa ad un possibile accorciamento della Pedemontana. Come riporta Libero (Mancano settecento milioni, Pedemontana sarà dimezzata, 26.01.2013, di Dino Bondavalli), a causa della grave mancanza di risorse, per l’Expo, si starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di realizzare solo una parte della nuova autostrada. Il resto sarebbe rimandato a “tempi migliori”. In particolare, si realizzerebbe solo la tratta da Lomazzo a Cassano Magnago (22 chilometri sui 77 previsti). Per finanziare questa tratta è poi allo studio l’immediata cessione ai privati di una parte del capitale di Pedemontana (si parla del 30%). Quest’ultima cessione andrà tuttavia verificata alla luce del bando già pubblicato per la vendita della Serravalle.
Quella di realizzare solo un tratto della nuova infrastruttura è una ipotesi che da qualche tempo circola anche per la Tangenziale Est Esterna. Si starebbe infatti pensando di costruire per ora solo il cosiddetto Arco-TEM, ossia quel tratto di autostrada necessario a convogliare il traffico proveniente dalla BreBeMi sulle radiali in ingresso a Milano (soprattutto Cassanese e Rivoltana).
Resta il fatto che tutte queste ipotesi fanno pensare ad una strategia complessiva quantomeno approssimativa e che si navighi a vista. Al momento gli unici fatti concreti sono la continua rimozione dei vertici delle società coinvolte. Ieri l’ultimo avvicendamento con le dimissioni del presidente di TEM.
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