venerdì 12 aprile 2013

Provincia di Milano - Serravalle: prescritto il reato di falso ideologico per l’acquisto del 2005. Ora la Corte dei Conti

Dopo la pubblicazione di alcuni stralci dell’interrogatorio dell’ex architetto di fiducia dell’allora presidente della Provincia di Milano, Penati, il Corriere della Sera torna ad occuparsi della vicenda del prezzo pagato nel 2005 dalla Provincia per l’acquisto di un pacchetto di azioni Serravalle dal gruppo Gavio.

La vicenda è nota: il gruppo Gavio acquista titoli della Serravalle pagandoli 2,9€ per azione che rivende poi ad 8,9€ alla Provincia di Milano. La plusvalenza per Gavio è piuttosto rapida ed ingente: 175 milioni (50 dei quali, come riporta il Corriere, vengono poi usati per appoggiare la scalata di Unipol a Bnl). In una intercettazione di quel periodo (estate 2005), Gavio si augura di “riuscire a spuntare almeno 4 euro per azione”: ne incasserà più del doppio, in totale 238 milioni di euro, più del triplo di quanto investito inizialmente...

Nel corso di questa trattativa, la Provincia di Milano affida alla società di consulenza Vitale&Associati la redazione di una “valutazione di congruità” del prezzo da pagare a Gavio. Stando ai sospetti della Procura di Monza, prefigurando così l’ipotesi “falso ideologico”, la data di deposito di questa valutazione di congruità fu retrodata dall’allora segretario generale della Provincia al 29 luglio 2005, mentre in realtà fu prodotta e consegnata successivamente. Il motivo? La Procura ipotizza che questa retrodatazione sia stata fatta per giustificare il pagamento di un prezzo già concordato “a prescindere” da Provincia e Gavio. Perché retrodata proprio al 29 luglio 2005? Probabilmente perché quel giorno si tenne una importante riunione della Giunta provinciale che, tra le altre cose, deliberò l’approvazione del contratto di “costituzione di pegno a favore di banca Intesa” (deliberazione 588/05) con cui Banca Intesa metteva a disposizione di ASA (poi diventata ASAM) un finanziamento, garantito dalla Provincia di Milano, di importo massimo di 240 milioni di euro (proprio la somma necessaria per acquistare le azioni della Serravalle dal gruppo Gavio).

Ora, almeno per questa parte di indagine, come scrive il Corriere della Sera (La Provincia retrodatò il parere sul prezzo, ma la Procura archivia: il falso è prescritto, 12.04.2013, di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella), dopo che la Procura di Monza aveva trasmesso le carte nell’ottobre del 2012, è stata richiesta l’archiviazione perché il reato di “falso ideologico” “non è più perseguibile perché si sono già consumati i termini massimi di prescrizione”.

Tuttavia, prescritto il reato di “falso ideologico” per la retrodatazione della valutazione di congruità del prezzo da pagare a Gavio, non si fermano le indagini per appurare quanto accaduto otto anni fa. Inoltre adesso anche questo caso “è confluito nella procedura che la Procura regionale della Corte dei conti sta completando per decidere se con l’operazione [NdR di acquisto di azioni della Serravalle] gli amministratori della provincia abbiano o meno procurato un danno all’erario”. Nel caso dovessero essere riscontrate irregolarità, quegli amministratori potrebbero essere chiamati a risarcire la Provincia di Milano.


mercoledì 10 aprile 2013

Campo! Università di Milano-campagna: La lucciola - 22 aprile 2013

In occasione della presentazione del libro LUCCIOLE. Vita spericolata di un coleottero pieno di energia di Domenico Barboni (Teramata edizioni), Campo! Università di Milano-campagna invita alla serata "La lucciola: le immagini imprevedibili del ciclo biologico di un insetto che rende magiche le notti estive" (serata promossa dal Gruppo Ornitologico Lombardo)
 
Lunedì 22 aprile 2013
Museo Civico di Storia Naturale
Milano - Corso Venezia 55
ore 21:00
Ingresso libero
interviene Riccardo Groppali (Direttore Parco Adda Sud)
 
Il libro LUCCIOLE. Vita spericolata di un coleottero pieno di energia è promosso da Campo! Università di Milano-campagna col sostegno di numerose associazioni .
Per maggiori informazioni www.campomyland.it

martedì 9 aprile 2013

Caso Serravalle: l’architetto di Penati tira in ballo i vertici nazionali dei Democratici di Sinistra?

Continuano ad emergere novità nell’inchiesta sull'elevato prezzo pagato dalla Provincia di Milano per acquistare nel 2005 dal gruppo Gavio un pacchetto d'azioni della società autostradale Milano-Serravalle.

Le ultime le pubblica il Corriere della Sera (L'architetto di Penati tira in ballo D'Alema sul caso Serravalle, 10.04.2013, di Luigi Ferrarella) che riporta alcuni stralci dei verbali di Renato Sarno, architetto di fiducia di Penati, secondo il quale l’allora presidente della Provincia di Milano venne costretto dai vertici del suo partito ad acquistare le azioni della Serravalle ad un prezzo che si sospetta oggi ampiamente fuori mercato. Penati ha smentito.

domenica 7 aprile 2013

Basta autostrade! Sabato 13 aprile

Legambiente Lombardia ha promosso per sabato 13 aprile una assemblea aperta, uno spazio di discussione e condivisione tra comitati, movimenti e associazioni mobilitate contro i progetti e i cantieri di nuove arterie autostradali che non servono ai cittadini né alle imprese del territorio.
 
Scopo dell'iniziativa è dire no a una Regione che si indebita per opere che non hanno un orizzonte di sostenibilità economica, sociale e ambientale e chiedere che le risorse economiche vengano investite su interventi davvero prioritari per il benessere dei cittadini, a partire dallo sviluppo e dalla qualificazione dell'offerta di trasporto collettivo.
 
L’appuntamento è fissato per sabato 13 aprile, a partire dalle 9,30, a Bergamo, nel centro congressi "la Porta", via Papa Giovanni XXIII, 30
 
Al momento hanno aderito: Comitato Beni Comuni Monza e Brianza, Coordinamento dei Comitati contro le Autostrade CR-MN e TiBre, Coordinamento dei Comitati No TEM, Insieme in Rete per lo Sviluppo Sostenibile, NO TEM di Casalmaiocco, Salviamo il paesaggio Cremonese, Cremasco e Casalasco.

sabato 6 aprile 2013

Taglio di alberi alle Sorgenti della Muzzetta


 
Dopo quello del bosco di Vione, arriva la notizia di un nuovo dissennato taglio di alberi in un'area di grande pregio ambientale del Parco Agricolo Sud Milano. Questa volta è accaduto nella Riserva naturale delle Sorgenti della Muzzetta, un sito di interesse comunitario (SIC) nei comuni di Rodano e Settala. Un taglio anche questa volta autorizzato dall’Ente Parco.

Cinque pioppi abbattuti possono sembrare pochi, ma sono tantissimi se si considera che erano all’interno di un'area con un ecosistema delicatissimo come quello sorgenti della Muzzetta dove, quando un albero cade, rimane lì proprio per ricreare le condizioni ideali per la conservazione di specie rare autoctone della pianura padana.

Inoltre, come riporta il Corriere della Sera (Parco Sud, Strage di pioppi, 06.04.2013, di Paola D’Amico), altri danni più gravi sono stati provocati dai modi “maldestri” usati per tagliare le piante visto che "sono entrati con i macchinari pesanti [nel bosco], hanno lasciato ramaglie, buche...un autentico scempio".

(sopra, per cercare di illustrare la delicatezza del luogo in cui è avvenuto questo taglio di alberi, un video girato un paio di anni fa. Per chi fosse interessato, è consigliata la visione in alta definione). 

venerdì 5 aprile 2013

Tangenziale Esterna di Milano: il nuovo assetto azionario

Si è conclusa l’operazione di aumento di capitale della Tangenziale Esterna spa (TE). Ne esce un assetto azionario in parte modificato. Come anticipato, la quota della “Tangenziali Esterne di Milano“ spa ( TEM, società pubblica) scende per la prima volta sotto il 50% (rimanendo di gran lunga il maggiore azionista) mentre si registra l’ingresso di Autostrade Lombarde (6,73%).

Le quote degli altri azionisti (Impregilo, Pizzarotti, Coopsette, Cmb, Unieco, Cmc, Intesa San Paolo, Itinera, Satap, CTE, Pavimental, Milano Serravalle, Autostrade per l’Italia) rimangono sostanzialmente invariate.

Ora la nuova assemblea dei soci procederà al ricambio dei vertici di TE spa?  

lunedì 1 aprile 2013

Cerba: ora arriva pure la diffida del Comune di Milano

Un altro colpo di scena nella travagliata vicenda del Cerba, la cosiddetta "Città della Scienza" che dovrebbe sorgere nei pressi di via Ripamonti, a Milano.
 
Come riporta il Corriere della Sera (Cerba appeso ad un filo, 31.03.2013, di Maurizio Giannatasio), il Comune di Milano avrebbe inviato ai proponenti del Cerba una diffida nella quale si intima che "se entro 90 giorni non si provvederà alla firma della convenzione l'intero progetto verrà considerato decaduto e le aree torneranno di pertinenza del Parco Sud".
 
La diffida sarebbe stata mandata dopo aver preso atto della impossibilità di firmare a breve la  convenzione per l'attuazione del Piano Integrato di Intervento visto che, al momento, non c'è nessuno "in grado di assumersi gli impegni assunti (tra cui 90 milioni da versare nelle casse di Palazzo Marino)" e che non vi è "prova dell'avvenuto acquisto dei terreni"...
 
Questa mossa del Comune di Milano avrà com'è immediata conseguenza quella di far uscire allo scoperto tutte quelle realtà davvero interessate alla realizzazione del Cerba.
 
Non è inoltre da escludere che, alla luce delle gravi difficoltà economiche, il progetto possa essere profondamente rivisto e rimodulato.

Nei prossimi giorni, visto il percorso seguito sin qui dal Cerba, non sono ovviamente da escludere altri colpi di scena.