mercoledì 27 aprile 2011

[Incontri di Cascina Campazzo] 28.04.2011 Gudo Gambaredo: nomen omen. Fino a quando?

Giunti al nono ciclo, riprendono gli “incontri di Cascina Campazzo” dedicati all’approfondimento della cultura del Basso milanese.




Il primo incontro, con relatori Gino Vezzini e Danilo Reale, è dedicato al caso di Gudo Gambaredo.

Gudo Gambaredo, frazione di Buccinasco, è ancora immersa nella campagna. Gudo, come Gualdo, sono forse toponimi di origine longobarda. Originano da Wald, bosco. Bosco ricco di gamberi. Di boschi, infatti, Gudo era ammantata, prima che si sviluppasse l’agricoltura. I gamberi nei fontanili rimangono, ma fino a quando?

«Gudo potrà diventare come Czestochowa o Santiago de Compostela», annunciava un quotidiano milanese qualche tempo fa. Non proprio esemplari vicende amministrative frenano in quella direzione. Giusto il tempo per i nostri reporter di scavare nel passato della località alla scoperta dei suoi caratteri e dei suoi abitanti, dei segni profondi e dei colori, tra un artista americano, figlio dell’Action Painting, che la sceglie per trascorrervi gli ultimi anni di vita e un recentissimo insediamento monastico della lunga serie del Basso milanese.

L'appuntamento è per giovedì 28 aprile, alle 21.00, presso l'oratorio campestre di Sant’Ignazio d’Antiochia presso la cascina Campazzo, in via Dudovich, 10 a Milano.

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