venerdì 31 gennaio 2014

Indagine sulle assunzioni in Provincia di Milano

La Corte dei Conti ha aperto una istruttoria sulle assunzioni compiute dalla Provincia di Milano tra il 2011 ed il 2012. Lo riporta Repubblica (Sotto inchiesta le assunzioni in Provincia, 31 gennaio 2014, di Sandro de Riccardis).

Nel mirino della magistratura contabile i cinque milioni di euro per l’assunzione di segretarie, collaboratori, commessi ed autisti negli uffici dei vari assessori, per un totale di circa novanta contratti a tempo determinato. Una spesa che la Corte dei Conti sospetta essere eccessiva rispetto a quanto previsto dalla legge ed effettuata utilizzando contratti anomali in quanto “perfezionati usando una norma che può essere utilizzata esclusivamente per l’assunzione di alte figure manageriali” (la legge per simili figure professionali prevede un concorso pubblico e non la chiamata diretta).

Non resta che attendere il termine dell’istruttoria per conoscere se i sospetti dei giudici contabili saranno o meno confermati.

giovedì 30 gennaio 2014

Nuovo scempio di alberi nel Parco Agricolo Sud Milano

Dopo Basiglio, dopo le Sorgenti della Muzzetta, l’abbattimento indiscriminato di alberi in aree protette colpisce il piccolo bosco di Vittuone.

Come riporta il Corriere della Sera (Parco Sud, piante tagliate senza autorizzazione: tre persone denunciate, 30 gennaio 2014), in un’area classificata bosco nel Piano di indirizzo forestale, questa volta senza neanche alcuna autorizzazione, sono stati tagliati 50 robinie e 9 sambuchi di età ipotizzata tra i 15 e i 20 anni.
 
L’area di 1800 metri quadri è stata sequestrata dalla Polizia Provinciale e i proprietari del terreno segnalati all’autorità giudiziari per reati contro il paesaggio.

Il coprifuoco invernale dell’Idroscalo

“Centinaia di persone, prese alla sprovvista dagli annunci all’altoparlante, si ritrovano costrette ad abbandonare la passeggiata dell’Idroscalo all’improvviso, a uscire dall’impianto alla chetichella anche se il sole è ancora alto. Occasioni perdute”. In molti si riconosceranno in queste righe della lettera di C.P. inviata ad ItaliaOggi che rilancia il problema della fruibilità invernale dell’Idroscalo, uno dei luoghi particolarmente graditi dai milanesi per le passeggiate in famiglia o le corsette domenicali (soprattutto nei mesi più freddi).

Immediata la risposta del “project manager” dell’Idroscalo, Cesare Cadeo, secondo cui questi orari sarebbero causati dei tagli imposti dalla spending review. Tuttavia sono anni che dal primo novembre al 31 marzo la chiusura dell’Idroscalo è fissata alle ore 17.00, da ben prima che il taglio dei costi fosse la giustificazione di qualsiasi cosa.

Davvero, nei fine settimana, non si riesce ad estendere anche solo di un paio di ore la chiusura dell’Idroscalo?

In ogni caso, gli orari di apertura si trovano qui: www.idroscalo.info

sabato 25 gennaio 2014

Cerba: il Tar respinge la sospensiva richiesta dalla Fondazione

Il primo round va al Comune di Milano. Il TAR ha infatti respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla Fondazione Cerba (con il sostegno della Provincia di Milano) della diffida di Palazzo Marino che dava ai proponenti della cosiddetta Città della Scienza “90 giorni per firmare la convenzione alle condizioni dell’accordo di programma del 2009”. Lo riporta il Giorno (Cerba, il TAR non congela lo stop del Comune, di Giulia Bonezzi, 25 gennaio 2014).

Quella diffida, inviata lo scorso 28 marzo 2013, era stata successivamente prorogata di sei mesi. La richiesta di una seconda proroga era stata poi respinta dal Comune di Milano non solo per la mancata firma del concordato fallimentare del gruppo Ligresti ma anche perché i proponenti avevano presentato un nuovo progetto che modificava in modo sostanziale quello previsto con la contestuale richiesta di rivedere fortemente gli oneri di urbanizzazione da versare all’Amministrazione comunale. Una decisione del Comune che, se confermata definitivamente, porterebbe alla decadenza dell'accordo di programma e che quindi sia la Fondazione Cerba che le banche coinvolte hanno da subito decisamente contestato.
 
Respinta la sospensiva e confermata quindi la correttezza dell'azione del Comune, la decisione definitiva si conoscerà il prossimo 3 luglio quando il Tar entrerà nel merito della vicenda. Sempre che nel frattempo non si trovi un accordo tra le parti.

giovedì 23 gennaio 2014

Cerba: la Provincia di Milano ricorre al TAR contro il Comune

Lo scorso 31 dicembre, nel dare la notizia del ricorso al TAR della Fondazione Cerba e dei curatori fallimentari del gruppo Ligresti, si era riportata l’indiscrezione che la Provincia di Milano si fosse schierata ad adiuvandum al loro fianco contro il Comune di Milano.

La conferma di questa decisione arriva a poche ore dalla sentenza del TAR che dovrà decidere se confermare o meno la sospensione della diffida per la realizzazione del Cerba.

In particolare, i ricorrenti contestano a Palazzo Marino la titolarità del diritto di emettere la diffida per fissare un termine temporale per firma delle integrazioni all’Accordo di Programma per la realizzazione della cosiddetta “Città della Scienza”. Per loro, infatti, il Comune di Milano, essendo solo uno degli Enti coinvolti, non ne avrebbe il diritto.

Da segnalare che la Regione Lombardia ha invece deciso di non sostenere questo ricorso e la discutibile decisione della Provincia di Milano.

La Serravalle e lo “scempio di consulenze inutili”

La gestione della Serravalle è un caso aziendale perfetto per chi voglia studiare i mali della finanza pubblica: scelte strategiche sbagliate, acquisti sconsiderati, consulenze gonfiate, amministratori scelti tra gli “amici” e tanto altro (qui una sintesi fatta dal Il Fatto Quotidiano qualche tempo fa) hanno portato in pochi anni una società sana (che tramite i dividendi finanziava le attività dell’azionista di maggioranza Provincia di Milano) ad essere oberata dai debiti e a trasformarsi in un notevole peso per la Provincia di Milano che deve rimborsare un debito di  240 milioni di euro a BancaIntesa contratto per acquistare, ad un prezzo esagerato ed ingiustificato, il 15% delle azioni dal gruppo Gavio (nei giorni in cui la Provincia acquistò queste azioni ad 8,83€, come ricorda Repubblica*, l’advisor Lizard le valutò 4,87€, quasi la metà...).

Il processo al cosiddetto “Sistema Sesto” attualmente in corso a Monza e nel quale sono indagati l’ex Presidente della Provincia Penati e i suoi più stretti collaboratori, sta delineando un quadro che, pur non sorprendendo, non può che “indispettire” ancora più profondamente visto le conseguenze che quelle scelte hanno avuto sul territorio.

Nella sua deposizione, l’ex presidente di Serravalle Bruno Rota (oggi presidente di ATM) racconta di come la società fosse diventata uno “scempio di consulenze inutili che raddoppiavano i costi”, consulenze conferite “con oggetti generici”, decisioni poco trasparenti, con la politica che “amministrava di fatto” la società imponendo scelte e persone come l’architetto Sarno, considerato dagli inquirenti “collettore di tangenti vicino al centrosinistra”**, che in 4 anni incassa circa 2 milioni di euro.

Sono tante le domande che sorgono nel leggere i resoconti di questo processo (a partire da quella su cosa abbia fatto chi oggi denuncia per bloccare la situazione...). Per alcune risposte non resta che aspettare la sentenza.

*Repubblica, Le manovre di Penati su Serravalle, 23 gennaio 2014
** Corriere della Sera, Processo Serravalle Rota testimone, di Federico Berni, 23 gennaio 2014

mercoledì 22 gennaio 2014

Società pubbliche regionali: indaga la Corte dei Conti

Dopo i risultati delle indagini interne promosse dalla Regione Lombardia per verificare i conti di alcune sue società (Infrastrutture Lombarde e Lombardia Informatica), indagini che hanno fatto emergere stipendi fuori dalle regole, premi esosi, spese non giustificate in ristoranti di lusso e benefit molto discutibili, interviene la Corte dei Conti.

Come riporta Il Corriere della Sera (La Corte dei Conti indaga sulle spese delle società regionali, 22 gennaio 2014, di Giuseppe Guastella e Andrea Senesi), la magistratura contabile ha infatti avviato una propria indagine sui conti di Infrastrutture Lombarde e Lombardia Informatica per verificare l’esattezza di quanto emerso dall’indagine interna che ha definito le spese di queste società inaccettabili “alla luce dei principi di buona gestione delle risorse pubbliche”.

L’auspicio è che la verifica della Corte dei Conti si estenda anche ad altre società pubbliche o solo recentemente “privatizzate” come ad esempio quelle delle Provincia di Milano: Asam, Pedemontana, Tem e Te.

lunedì 20 gennaio 2014

Cerba: “pressioni al limite del tentativo di corruzione”

“Pressioni al limite del tentativo di corruzione”. Così Il Fatto Quotidiano (Guerra per il centro ricerche di Veronesi, 19 gennaio 2014, di Gianni Barbacetto) descrive il pesante clima che si è creato intorno all’assessore all’urbanistica del Comune di Milano, De Cesaris, e ai suoi collaboratori, dopo la decisione di bloccare il Cerba, la cosiddetta Città della Scienza, prevista in via Ripamonti a Milano. Una decisione difficile ma che ora sembra essere stata messa subito in discussione dallo stesso Comune di Milano con le recenti aperture con la proposta di ridurre le volumetrie e di spostare alcune funzioni (quelle non legate alla ricerca) fuori dai confini del Parco Agricolo Sud Milano. 
 
Un articolo quello del Fatto Quotidiano (qui la versione completa) che fa il punto sulla vicenda del Cerba in attesa di novità che, a breve, sicuramente non mancheranno...

Le inaccettabili spese di Infrastrutture Lombarde

Infrastrutture Lombarde, la società che si occupa degli appalti e dei lavori pubblici per la Regione, è una società davvero oltre modo generosa nei confronti dei propri dipendenti pubblici.

E’ quello che emerge da una indagine interna del Pirellone, i cui risultati vengono riportati dal Corriere della Sera (Indagini su Infrastrutture, 20 gennaio 2014, di Andrea Senesi), da cui emerge come ai dipendenti di Infrastrutture lombarde, la società che si occupa di strade, ospedali ed Expo per conto della Regione, sia destinato, tra stipendi e benefit, un trattamento economico che viene definito inaccettabile.

Ecco quindi, in estrema sintesi, abbonamenti alle squadre di calcio, pranzi e cene in ristoranti di “prima fascia” pagati con le carte di credito aziendale senza però indicare il “motivo/occasione della spesa”, uso dei cellulari per scopi privati, spese di comunicazione non giustificate, una gestione discutibile del parco auto aziendale e infine stipendi dei dirigenti e dei quadri notevolmente sovradimensionati rispetto ai colleghi della Regione e fuori da ogni regola.
 
Spese che, eufemisticamente, per i revisori contabili della Regione “non risultano ammissibili per una società pubblica” e sono inopportune “alla luce dei principi di buona gestione delle risorse pubbliche”.

Quando una indagine del genere per le altre società pubbliche o recentemente “privatizzate”?

venerdì 17 gennaio 2014

Cerba: quando le finalità scientifiche sembrano non essere una priorità

Mentre il Comune di Milano riapre le trattative per realizzare il Cerba, la cosiddetta città della Scienza, in via Ripamonti, un articolo de Il Fatto Quotidiano (Crac Ligresti, per il Cerba il costruttore mobilitò il vicepresidente di Unicredit, Palenzona, 15 gennaio 2014, di Luigi Franco) pubblica alcune intercettazioni telefoniche di Salvatore Ligresti. In queste appare evidente come le finalità scientifiche del Cerba non siano proprio la priorità degli allora proprietari dell’area.

Tutto questo non fa che confermare la necessità di una serena ed approfondita riflessione per individuare una nuova localizzazione per il Cerba, in un’area che sia in grado di ricevere una operazione del genere e che magari sgomberi completamente il campo dalle diverse perplessità di carattere “extra scientifico”...

giovedì 16 gennaio 2014

Proposta. Prolungamento MM3 a Paullo: presentare una mozione in Regione?

Mercoledì 15 gennaio si è tenuta una audizione in Provincia dei Comitati “Paullese libera” e “Coordinamento dei pendolari cremaschi”. Il tema, naturalmente, la questione del traffico. In particolare, la questione della riqualificazione, i nodi dei semafori di San Donato e Conterico e lo stato dell’arte del prolungamento della MM3 fino a Paullo. Lo riporta Il Cittadino (Un tavolo per risolvere i problemi dei pendolari, 16 gennaio 2014, di Emiliano Cuti).

“Sorprendenti” le dichiarazioni di alcuni esponenti politici intervenuti all’audizione. Infatti, l’appello a puntare sulla mobilità sostenibile e sul rilancio del trasporto pubblico cozza tristemente contro la realtà che vede la Paullese, anche nei tratti recentemente riqualificati, interdetta a i ciclisti ed un trasporto pubblico sempre più lasciato a se stesso. Quindi, mentre nelle audizioni si chiede di “disincentivare l’utilizzo del mezzo privato”, le scelte, anche quelle fatte pochi anni fa, portano in realtà a scoraggiare chi vuole (o vorrebbe) usare il mezzo pubblico e ogni tipo di “modalità sostenibile”.

Per rendere concrete le promesse fatte in questa audizione, una proposta di questo piccolo blog di campagna: oltre al rilancio del tavolo del trasporto pubblico, perché, tanto per cominciare, non si propone al Consiglio Regionale una mozione che, come quella approvata per la MM2, impegni  la Giunta lombarda a richiedere al Ministero delle Infrastrutture un tavolo istituzionale per rilanciare il progetto di prolungamento della metropolitana gialla da San Donato fino a Paullo? Un passaggio simbolico, ma, dopo tante parole, che significherebbe almeno un primo atto concreto a livello istituzionale di un’opera prevista esplicitamente dall’accordo di programma della tangenziale est esterna e di cui si fa finta di nulla...

martedì 14 gennaio 2014

Cerba: verso un nuovo accordo con il Comune di Milano

Nel corso della Commissione urbanistica del Comune di Milano, l’assessore De Cesaris “ha ribadito che Palazzo Marino è pronto a sottoscrivere un nuovo accordo sulla base di un minor impatto ambientale sul Parco Sud e sull’utilizzo di aree limitrofe allo IEO, sempre sottoposte al procedimento fallimentare” del gruppo Ligresti. “Aree già edificate o bisognose di una profonda ristrutturazione” (Comune e Fondazione Cerba più vicini, Corriere della Sera, 15 gennaio 2014, di M.Gian.).

In sostanza l’assessore, dopo che nei giorni scorsi si era espressa in maniera molto decisa nei confronti dei proponenti, chiede al Cerba di spostare tutto quello che non riguarda la ricerca, come le residenze e gli esercizi commerciali,  in aree limitrofe già edificabili fuori dal Parco Agricolo Sud Milano.

Richieste che sono state subito accettate dalla Fondazione Cerba che, nel chiedere un immediato incontro al Comune, si è detta disponibilissima “a rivedere il dimensionamento e a ridurre l’impatto sull’occupazione del suolo soprattutto all’interno del parco”. La Fondazione si è anche detta disponibile “a ritirare il ricorso al TAR nel caso in cui le trattative dovessero riprendere ufficialmente” (Si riaprono i giochi per il Cerba, Repubblica, 15 gennaio 2014, di Alessandra Corica).

Che la questione del Cerba non fosse chiusa era apparso chiaro da subito. Troppi gli interessi in campo. Non resta quindi che seguire gli sviluppi di questa nuova apertura da parte del Comune di Milano.

Bretella Cerca-Binasca a Melegnano: a fine gennaio il via ai lavori

Se alla fine di dicembre erano apparsi i primi paletti per delimitarne i cantieri, ora c’è la conferma. Dalla fine del mese di gennaio partiranno i lavori per la realizzazione della bretella che collegherà la Cerca alla Binasca a nord di Melegnano. Lo riporta il Cittadino di Lodi (Ecco i cantieri per la Cerca-Binasca, 13 gennaio 2014).

Saranno davvero realizzate tutte le opere di mitigazione ambientale originariamente previste?

mercoledì 8 gennaio 2014

Metropolitana 2: il Consiglio regionale approva mozione per chiederne il prolungamento. E la MM3 fino a Paullo?

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una simbolica ma importante mozione per impegnare la giunta lombarda a richiedere al Ministero delle Infrastrutture un tavolo istituzionale per rilanciare il progetto di prolungamento della metropolitana verde da Cologno fino a Vimercate. Lo riporta Il Giorno (Prolungamento del metrò da Cologno a Vimercate, la Regione ci crede, 7 gennaio 2014).

Quando una analoga mozione per il prolungamento della MM3 fino a Paullo anch'essa esplicitamente prevista nell'accordo di programma della TEM? I Sindaci del sud Milano, in particolare quelli dell’Assemblea dei Sindaci interessati dalla Tangenziale Est Esterna di Milano, quando chiederanno il rispetto di tutti gli accordi firmati nel 2007?

lunedì 6 gennaio 2014

Il Cerba? Non sviluppa neanche la ricerca scientifica?

Con una lettera a Cgil, Cisl e Uil, l’assessore all’Urbanistica di Milano, De Cesaris, torna sul caso Cerba. Lo fa dopo le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali per le conseguenze dello stop al progetto della cosiddetta “Città della Scienza”.

Come riporta Il Giornale (Ecco la lettera che distrugge il Cerba, 6 gennaio 2014, di Luca Fazzo), l’assessore, oltre a ricordare ai sindacati alcune “melmosità procedurali” nell’iter di approvazione del progetto, scrive che “la complessa vicenda del Cerba non avrebbe presentato nessuna occasione reale, neppure di medio periodo, di nuova occupazione oltre che di opportunità per la ricerca biomedica”.
 
In particolare, l’assessore attribuisce ai vaghi progetti presentati dai proponenti e alle conseguenze delle disavventure economico-giudiziarie del gruppo Ligresti le cause di questo blocco del Cerba. Scrive infatti che “le vicende del fallimento [NdS del gruppo Ligresti], non ancora definite, e l’assoluta incertezza dal punto di vista del progetto non consentivano e non consentono la definizione in tempi reali, e quindi ancor meno certi di realizzazione. In questo quadro, l’amministrazione comunale ritiene utile, oltre che necessario sotto il profilo della legittimità, riavviare la discussione sul progetto, anche al fine di dare allo stesso prospettive di fattibilità reali”.

Quindi, a parte le dure considerazioni sull’impatto del Cerba sulla ricerca, più che uno stop definitivo del progetto sembra di essere di fronte ad una pausa di riflessione.

giovedì 2 gennaio 2014


Paullese: non è una strada per ciclisti

L’Associazione Paullo che Pedala torna a chiedere la realizzazione delle tratte mancanti della pista ciclabile Paullo-Mombretto-Pantigliate. Secondo l’associazione, i 400 mila euro necessari per terminare l’opera potrebbero essere reperiti dai ribassi d’asta per la realizzazione della Paullese. Lo riporta Il Cittadino (La ciclabile mancante con i resti della Paullese, 27 dicembre 2013, di Emiliano Cuti).
 
Una proposta coraggiosa con una ipotesi di finanziamento certamente molto difficile da concretizzare (così come quella che vede la ciclabile finanziata con i pedaggi della TEM...), ma che, se realizzata, consentirebbe “non solo di collegare i tre Comuni, ma di unire il sistema ciclistico milanese a quello lodigiano”. In caso contrario, tutta la nuova Paullese sarà preclusa alle biciclette.
 
A questo proposito si ricorda come siano decenni che si attende un passaggio protetto per i ciclisti e per i pedoni lungo poche decine di metri sul ponte sul Lambro tra Peschiera Borromeo e San Donato Milanese. Un passaggio che, se messo in sicurezza, incentiverebbe un maggior numero di persone a raggiungere in bicicletta il capolinea della metropolitana MM3, gli uffici Eni e le scuole superiori di San Donato o, nel senso inverso, l’Idroscalo e la campagna dell’est milanese. Non resta quindi che augurare miglior fortuna ai ciclisti paullesi....