martedì 31 dicembre 2013


Cerba: ricorso al TAR contro il Comune di Milano

Fondazione Cerba e i curatori fallimentari del gruppo Ligresti hanno presentato un ricorso al TAR, con richiesta di sospensiva urgente, contro il Comune di Milano. Lo riporta Repubblica (Il Cerba non molla, ricorso al TAR contro lo stop, 31 dicembre 2013, di Alessandra Corica).

In particolare, i ricorrenti contestano a Palazzo Marino la titolarità del diritto di emettere la diffida per fissare un termine temporale per firma delle integrazioni all’Accordo di Programma per la realizzazione della cosiddetta “Città della Scienza”. Per loro, infatti, il Comune di Milano, essendo solo uno degli Enti coinvolti, non ne avrebbe il diritto. Questo, forse, spiega anche la notizia, in attesa di conferma, che la Provincia di Milano abbia presentato un ricorso ad adiuvandum per sostenere le posizioni del Cerba e dei creditori di Ligresti (una domanda: questa azione legale, eventualmente, è stata suggerita da qualcuno al di fuori della Provincia?).

La notizia di questo ricorso esce proprio il 31 dicembre, ossia il giorno in cui scadono i termini fissati dal Comune di Milano per presentare tutti gli atti necessari per firmare l’Accordo di Programma (lo scorso 18 dicembre il Comune si è rifiutato di concedere una nuova proroga di sei mesi).

Se non ci dovessero essere novità, la mancata presentazione di questi atti porterebbe alla decadenza del progetto e dell’Accordo di Programma. La conseguenza? I 62 ettari del Cerba ritornerebbero ad essere inedificabili e ricompresi nei confini del Parco Agricolo Sud Milano.

Il ricorso verrà discusso dal TAR il prossimo 22 gennaio.

Bretella Cerca-Binasca: partono i cantieri

Sono spuntati i primi paletti per delimitare i lavori della bretella Cerca-Binasca, a nord di Melegnano, una delle opere accessorie della Tangenziale est Esterna di Milano. Lo riporta Il Cittadino (La bretella tra Cerca e Binasca, il regalo sotto l’albero di Natale, 31 dicembre 2013, di Emanuele Dolcini).

Partono quindi i lavori per realizzare una strada che andrà a compromettere una delle aree più delicate del Basso milanese, in prossimità di Rocca Brivio e dell’oasi WWF di Montorfano. Due chilometri di asfalto, due ponti su Vettabbia e Lambro, un costo previsto di 27 milioni di euro. Non sono stati comunicati i tempi di realizzazione, ma è probabile che la strada sia pronta per la metà del 2015.

lunedì 23 dicembre 2013


Tangenziale Est Esterna di Milano: firmati prestiti per 1,2 miliardi di euro

Nella sede della Regione Lombardia è stato firmato il cosiddetto “closing finanziario” della Tangenziale Est Esterna. Finanziamenti bancari per 1,2 miliardi di euro saranno così a disposizione per i lavori della nuova autostrada di 32 chilometri tra Agrate e Cerro al Lambro. L’apertura del primo tratto della TEM (l’arco Tem tra Brebemi, Cassanese e Rivoltana) è previsto per l’estate del 2014, mentre il resto dell’opera dovrebbe essere completato per Expo2015.

Quindi, ad oggi, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera (Tangenziale Est Esterna, fondi per 1,2 miliardi, 22 dicembre 2013, di Elisabetta Andreis), la Tangenziale Est Esterna di Milano risulta così finanziata:

Capitale proprio: 465 milioni
Prestiti subordinati soci: 115 milioni
Prestiti di lungo periodo (CdP e Bei): 825 milioni
Prestiti banche: 375 milioni
Contributo statale a fondo perduto: 330 milioni

L’enfasi data alla notizia non fa che accrescere i dubbi sul fatto che fino a questa estate, prima del regalo di 330 milioni di euro a fondo perduto del governo, i cantieri della TEM fossero aperti “allo scoperto”, ossia senza le dovute coperture economiche. Solo l’intervento dello Stato (con la relativa garanzia data agli istituti di credito banche) ed il massiccio intervento di Cassa Depositi e Risparmi e Bei (due banche pubbliche) ha consentito la realizzazione dell’opera. Un salvataggio da segnalare visto che fino a pochi mesi fa i proponenti promaclavano continuamente che questa autostrada era costruita senza un euro di intervento pubblico...

Paullese: approvato il progetto per il raddoppio fino a Paullo

La Giunta provinciale milanese ha approvato il progetto per il raddoppio della Paullese dal sovrappasso della Cerca fino alla rotonda di Paullo. Il progetto prevede due svincoli (Settala e Conterico) ed un nuovo ponte sulla Muzza. I lavori dovrebbero cominciare entro l’estate 2014. Lo riporta Il Cittadino (Paullese, via libera al secondo lotto, 21 dicembre 2013, di Emiliano Cuti)

sabato 21 dicembre 2013

Serravalle: la Provincia di Milano presenta un esposto alla procura della Repubblica?

Nei giorni in cui in Parlamento riprende il cammino il cosiddetto “decreto taglia Provincie”, emerge la notizia di un esposto per turbativa d’asta che sarebbe stato presentato dalla Provincia di Milano. Una indiscrezione riportata da Milano Finanza (Tangenziale, ok al finanziamento, 20 dicembre 2013, di Manuel Follis).

venerdì 20 dicembre 2013

Cerba: la reazione delle banche

Più che le prevedibili reazioni di Provincia e Regione (è comunque da segnalare il silenzio del presidente Maroni che non si è espresso sulla mancata proroga...) sono da temere quelle della banche.
Il progetto Cerba, più che per i suoi obiettivi scientifici, negli ultimi anni, anche con la continua presentazione di progetti poco credibili (definizione data dal Comune di Milano), è stato infatti tenuto in piedi dalle banche creditrici del fallito gruppo Ligresti che, per rientrare dalle loro scelte sbagliate, contavano molto sul valore delle aree sulle quali dovrebbe (doveva?) sorgere la cosiddetta “Città della Scienza”.

Ora infatti una eventuale cancellazione del progetto Cerba metterebbe a serio rischio il concordato fallimentare predisposto nei confronti delle società della famiglia Ligresti. Questo, come ricorda Milano Finanza (Imco, un piano B per le banche, 20 dicembre 2013, di Andrea Di Biase), era basato tutto sul Cerba visto che la sua realizzazione era una delle condizioni imposte dal giudice per procedere al concordato fallimentare (le banche, a compensazione del credito, avrebbero ricevuto quote del fondo immobiliare di Hines Italia sul quale sarebbe stata conferita l’area del Cerba).

Con la decadenza dell’accordo di programma, con il ritorno delle aree nei confini del Parco Agricolo e con la conseguente inedificabilità, il crollo del valore economico delle aree sarebbe conseguenza inevitabile così come la dissoluzione del concordato fallimentare nei confronti del gruppo Ligresti. Un colpo economico molto duro per le banche e difficile da accettare.

Da qui al 31 dicembre, si prevedono forti pressioni sul Sindaco di Milano.

giovedì 19 dicembre 2013

Provincia di Milano: approvato il Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP)

E’ stato approvato dopo dodici sedute di consiglio provinciale il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano.

mercoledì 18 dicembre 2013

Salta (al momento) il progetto per la realizzazione del Cerba

In un contesto normale, la decisione sarebbe stata presa tanto tempo fa. Troppe le incertezze economiche dell’operazione, troppe le incognite (buon ultima, l’acquisizione da parte della Procura di tutta la documentazione relativa all’iter di approvazione), troppi gli errori a partire da quello delle localizzazione, in un’area agricola ricompresa nei confini del Parco Sud e non dotata delle necessarie infrastrutture di accesso. 

Il Comune di Milano alla fine non ha concesso la proroga per la firma della convenzione sul Cerba. E senza questa convenzione salta tutto il progetto di costruire la cosiddetta “Città della Scienza” sulle aree agricole appartenute al fallito gruppo Ligresti. Il Comune di Milano tuttavia, rispondendo alle critiche di Regione Lombardia e Cerba, lascia una porta aperta, chiedendo ai proponenti un progetto credibile.

Se non ci saranno novità entro il 31 dicembre, decadrà anche lo stralcio di quelle aree dal Parco Agricolo Sud Milano. Le banche creditrici del gruppo Ligresti che tenevano in vita artificiosamente questo progetto accetteranno questa decisione visto che con quelle aree puntavano a recuperare qualche centinaio di milioni di euro? Non sono escluse sorprese da qui al 31.12.2013.

Probabilmente, in un contesto normale, una decisione del genere porterebbe ad un radicale ripensamento del progetto. A partire dalla sua localizzazione. Sarà così anche nel caso del Cerba?

Cerba: la Procura preleva gli atti del Comune di Milano

Proprio alla vigilia di un importante Collegio di Vigilanza chiamato a decidere sul destino del Cerba arriva la richiesta della Procura di acquisire “una serie di atti amministrativi correlati al progetto del Centro europeo di ricerca biomedica avanzata, nell’ambito del procedimento penale che verte sul fallimento delle due immobiliari del gruppo Ligresti, ImCo e Sinergia, proprietarie dei terreni su cui il polo scientifico dovrebbe sorgere”.  In particolare, i pm che indagano sul crac del gruppo Ligresti hanno richiesto tutti i documenti del lungo e "complicato" iter amministrativo del Cerba.
 
Lo riporta Repubblica (Progetto Cerba sempre più a rischio il Pm preleva gli atti del Comune, 18.12.2013, di Alessandra Corica e Alessia Gallione)

E’ l’ennesimo colpo di scena di questa vicenda, un colpo di scena che, sempre secondo l’articolo, “potrebbe contribuire a confermare i dubbi degli enti locali, e in particolare di Palazzo Marino, sull’ipotesi di andare avanti con il progetto”. Infatti, il Collegio di Vigilanza aveva all’ordine la richiesta da parte dei proponenti del Cerba di una nuova proroga, la terza, dei termini entro cui regolarizzare la loro situazione, la (ri)presentazione di alcune modifiche al progetto originale e la diluizione del pagamento degli oneri di urbanizzazione. Ma ora è tutto il progetto ad essere messo in discussione dall’intervento della Magistratura. Che magari chiarirà alcuni dubbi

martedì 17 dicembre 2013

Tangenziale Est Esterna di Milano: sabato la firma del prestito da un miliardo di euro

E’ prevista per sabato 21 dicembre la firma del cosiddetto “prestito senior” di un miliardo di euro a favore della Tangenziale Est Esterna di Milano. 

A questo miliardo, come  riporta Il Sole 24 Ore (Tem a un passo dal closing finanziario, 18 dicembre 2013, di Sara Monaci), si aggiungono poi 500 milioni di finanziamento pubblico e 400 milioni di equity versati dai soci.

Cifre approssimative che però mostrano come il pubblico (direttamente - attraverso risorse concesse a fondo perduto - e indirettamente - attraverso Bei e Cassa Depositi e Prestiti) sia di gran lunga il maggior finanziatore dell’opera che però sarà controllata dai privati... Un aspetto che sarà approfondito nei prossimi giorni.

lunedì 16 dicembre 2013

Presepe vivente di Gudo Gambaredo.

Torna puntuale il presepe vivente di Gudo Gambaredo. Quest’anno torna in un clima più sereno visto che il progetto che prevede la trasformazione di questo borgo agricolo di Buccinasco in un grande condominio di lusso è, almeno per il momento, arenato a causa delle difficoltà economiche dei proponenti e per la tenace opposizione dei cittadini.

L’appuntamento è fissato per domenica 22 dicembre, a partire dalle ore 15.30

sabato 14 dicembre 2013

Parte dei finanziamenti della MM4 spostati per costruire una nuova strada...

Mentre si susseguono gli articoli che raccontano che a Milano si muore per smog, invece di intraprendere scelte radicali per rilanciare il trasporto pubblico, togliere auto dalle strade e cercare di ridurre i livello di inquinamento dell’aria, ecco puntuali le scelte politiche che vanno in senso contrario.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti deciso di rinviare parte dei finanziamenti per la costruzione della nuova linea 4 della metropolitana.

Lo scorso 9 settembre, il Cipe aveva approvato un finanziamento di 172 milioni di euro a favore della MM4 per i coprire i costi extra causati dal ritardo dell’apertura dei cantieri. Ora il Governo ha deciso che parte di questi fondi (43 milioni) saranno destinati alla costruzione di una nuova strada tra viale Zara ed Expo, sottraendoli a quelli destinati alla realizzazione della nuova metropolitana (per il 2015 sarà pronta solo la tratta Linate-scalo ferroviario Forlanini). Stessa sorte dovrebbe avere nei prossimi giorni anche il prolungamento della M1 fino a Bettola. Lo riporta Il Giorno (MM4, niente soldi. Il governo li usa per la Zara-Expo).

giovedì 12 dicembre 2013

Tangenziale Est Esterna verso la firma del prestito bancario

Conclusa, almeno per il momento, la fase degli aumenti di capitale di TEM e TE, i prossimi giorni saranno decisivi per quanto riguarda il finanziamento della Tangenziale Est esterna di Milano.

Come riporta Milano Finanza (Tem, verso l’accordo Gavio-Intesa, 13 dicembre 2013, di Manuel Follis) entro il 23 dicembre dovrebbe essere firmato il maxiprestito con le banche che, a sua volta, sbloccherebbe i 330 milioni di contributo pubblico a fondo perduto concesso con il cosiddetto “decreto del fare”.

Le incertezze, considerate di poco conto, riguardano le garanzie da concedere sul prestito, garanzie non ancora del tutto coperte dai soci.

Tangenziale Est Esterna: cambio ai vertici delle società

I recenti aumenti di capitale hanno determinato rilevanti modifiche degli assetti azionari di TEM (Tangenziali Esterne di Milano) e di TE (Tangenziale Esterna) ora entrambe controllate da Banca Intesa SanPaolo e Gavio.
 
La prima conseguenza sarà il cambiamento dei vertici societari di entrambe le società. Secondo le indiscrezioni riportate da Milano Finanza (Tem, verso l’accordo Gavio Intesa, 13 dicembre 2103, di Manuel Follis) i due gruppi avrebbero raggiunto un accordo di massima sui nomi.
 
La prossima settimana quindi, nel corso dei relativi consigli di amministrazione, dovrebbero essere nominati Paolo Moreiro (presidente di Tem), Giuliano Asperti (presidente di TE) e Claudio Vezzosi (amministratore delegato di TE). Ancora incerto invece il nome del nuovo amministratore delegato di TEM.

Serravalle verso la quotazione in borsa?

Dopo il fallimento del terzo bando per la vendita della Serravalle, il Consiglio di Amministrazione della società “ha incaricato lo studio legale Bonelli-Pappalardo e l’advisor finanziario Rothschil di valutare la quotazione in Borsa del 52,9% detenuto dalla Provincia attraverso la controllata Asam”. Lo riporta Il Giorno (Serravalle, al via lo studio per la quotazione in Borsa, 12 dicembre 2013, di Giambattista Anastasio).

Un atto dovuto visto che era esplicitamente previsto dalla delibera dello scorso 29 ottobre, con la quale il Consiglio provinciale, nell’approvare il bando per il terzo tentativo di vendita, aveva previsto che, nel caso non ci fossero stati acquirenti, di procedere automaticamente alla quotazione.

Ora gli advisor dovranno valutare la fattibilità di questa operazione che non è affatto scontata alla luce delle gravi difficoltà attuali della Serravalle alle prese con le gravi incertezze della Pedemontana e con dei bilanci sempre più problematici che “negli ultimi anni ha registrato un calo della marginalità ed un aumento notevole dell’indebitamento finanziario netto”.

La beffa è che, come riporta il Sole 24 Ore (Il Cda avvia l’iter per lo sbarco a Piazza Affari, Il Sole 24 Ore, 12 dicembre 2013, di Cheo Condina), gran parte dei proventi di questa eventuale vendita serviranno per “rimborsare i debiti della holding Asam, circa 140 milioni su cui sono stati sforati i covenant bancari a seguito, negli ultimi due anni, delle ripetute svalutazioni della quota di controllo della Serravalle”....

martedì 10 dicembre 2013

Se anche i Sindaci della Paullese dimenticano la metropolitana...

Si è tenuta a Spino d’Adda una riunione dei Sindaci dei Comuni attraversati dalla Paullese. I primi cittadini hanno espresso una grande preoccupazione per i ritardi e le incertezze dei lavori di riqualificazione di questa strada, soprattutto in vista dell’arrivo della TEM che rischia di mandare in tilt una arteria già congestionata.

L’aspetto sorprendente è che tra le mille richieste si sono dimenticati quella della metropolitana. Come riporta il Giorno (La Paullese congestionata rischia il tilt, 11 dicembre 2013, di Valeria Giacomello) sono stati i rappresentanti di “Paullese Libera” a dover richiamare “tutti i sindaci a esigere il rispetto degli impegni presi da Stato e Regione circa il prolungamento del metro fino a Paullo”. Anche per questi sindaci contano solo le strade?

Nuova biblioteca di Melzo? Bene...e le metropolitane ed il rilancio del trasporto pubblico previste dall’accordo di programma della TEM?

E’ stata data grande enfasi alla inaugurazione della nuova biblioteca di Melzo, realizzata con il contributo della TEM. Una bella notizia. Ma che fa sorgere una domanda: chissà se è anche per iniziative come questa che l'”associazione dei Sindaci per la mobilità sostenibile”, il coordinamento dei Sindaci interessati dalla nuova autostrada e di cui Melzo era da sempre capofila, ha da tempo smesso di chiedere il rispetto di quanto previsto dall'accordo di programma per la tangenziale est esterna (metropolitana, rilancio del trasporto pubblico ecc.) e si accontenta delle briciole. Opere certamente meritorie, ma pur sempre delle briciole rispetto a quanto il territorio deve espressamente ricevere dalla TEM e dalle altre realtà (Governo, Regione, Provincia) che hanno firmato il relativo accordo di programma.

L’associazione dei Sindaci, anche con grandi sacrifici “politici” e personali di alcuni di loro, aveva affrontato inizialmente in modo dignitoso questo assalto al territorio. Ma poi, venute meno alcune figure di rilievo e logorata da dissidi interni, è inesorabilmente diventata sempre più irrilevante tanto da non richiedere neanche più, in maniera forte e credibile, almeno il rispetto degli accordi che essi stessi hanno firmato.

 

 

sabato 7 dicembre 2013

Serravalle: fallito il terzo tentativo di vendita

Nessuna offerta. Fallisce così, per la terza volta, il tentativo fin troppo veloce (è rimasto aperto un mese) della Provincia di Milano di vendere la sua partecipazione di maggioranza (52,9%) nella Milano Serravalle.

Oltre a tanti errori, erano troppe le incertezze sia economiche che politiche. A queste si sono poi aggiunte quelle derivanti dall’emendamento “Expo” nell’ambito del progetto di legge “cancella Province” che, se approvato nei termini oggi in discussione alla Camera, prevede il trasferimento delle quote della Provincia di Milano direttamente alla Regione Lombardia.

Questo emendamento, che sembra scritto su misura per la Serravalle, prevede infatti che “la Regione Lombardia – anche mediante società dalla stessa controllate – subentra in tutte le partecipazioni di controllo detenute dalla Provincia di Milano nelle società che operano direttamente o per tramite di società controllate o partecipate nella realizzazione e gestione di infrastrutture comunque connesse” ad Expo.

Ora, secondo quanto previsto dalla delibera provinciale dello scorso 29 ottobre 2013, nel caso non ci dovessero essere novità da Roma, dovrebbe scattare la procedura per la quotazione in Borsa della Serravalle. 

giovedì 5 dicembre 2013

Nuove autostrade lombarde: record di consumo di suolo

1600 ettari pari a 2285 campi di calcio. Questo il suolo rubato dalle tre nuove autostrade lombarde in costruzione (TEM, BreBeMi e Pedemontana).

Lo ha calcolato il Centro di ricerca sui consumi di suolo (Politecnico di Milano, Istituto italiano di urbanistica e Legambiente) in occasione della giornata mondiale del suolo.
Un dato che non tiene conto dell’indotto, ossia “le nuove costruzioni industriali, commerciali ed abitative che saranno favorite dall’estensione autostradale” (Corriere della Sera, Il record delle nuove autostrade, 5 dicembre 2013, di Luigi Corvi).

Il Parco Agricolo Sud Milano perderà 1000 ettari pari a 6.000 tonnellate di frumento l’anno, ovvero “un numero di calorie che potrebbe nutrire 40 mila abitanti”. Dati che stonano “con quel nutrire il pianeta che sarà il tema dell’Expo”.

domenica 1 dicembre 2013

Ente Parco Sud: nuovo cambio al vertice

Secondo alcune indiscrezioni da confermare, la scorsa settimana si è registrato un nuovo cambio al vertice dell’Ente Parco agricolo Sud Milano. Il facente funzione di direttore, Cioffi, è stato sostituito da un nuovo facente funzioni, Di Cataldo. Si tratta di un ritorno visto che è già stato a capo della squadra dei funzionari dell’Ente.

Questo eventuale cambiamento tutto da confermare porta comunque la solita domanda: ma all’interno della Provincia di Milano, non esiste nessuno che abbia i titoli richiesti per svolgere pienamente il ruolo di Direttore, senza ricorrere ad espedienti come il “facente funzioni” che altro non nasconde questa mancanza di titoli? Secondo l’articolo 11 del regolamento del Parco, infatti, “il Direttore del Parco è nominato dal Consiglio Provinciale, tramite esperimento di concorso pubblico per titoli ed esami aperto a persone laureate in architettura, ingegneria civile, urbanistica, biologia, geologia, scienze forestali ed agrarie. Si potrà procedere anche attraverso un contratto di diritto privato a persona avente i requisiti indicati...”.
 
Gli infelici risultati della gestione dell’Ente di questi anni non sono ancora sufficienti per la nomina di una figura dotata finalmente di quei titoli richiesti dal regolamento per dirigere il parco?