venerdì 27 febbraio 2015

La Paullese nei prossimi tre anni diventerà ancora più pericolosa?

Secondo i dati di una recente ricerca dell’Automobile Club d’Italia, nonostante le numerose riqualificazioni già realizzate, la Paullese risulta essere ancora la seconda strada più pericolosa di Lombardia. Utilizzando i dati del 2013, l’Aci ha infatti calcolato che lungo i 71 chilometri del suo tracciato si sono verificati 89 incidenti con 9 morti (indice di mortalità di 10,11).

Dati su cui riflettere e che purtroppo rischiano di peggiorare. Infatti, a maggio, quando dovrebbe essere inaugurata la nuova Tangenziale Est Esterna di Milano, alla faccia di qualsiasi principio di buona programmazione, questa si immetterà sulla Paullese in uno dei suoi tratti a singola corsia per senso di marcia ancora non riqualificati. E la situazione rimarrà immutata almeno per i prossimi tre anni visto che, come riporta il Cittadino di Lodi, è nuovamente slittato l’avvio dei lavori per il raddoppio del tratto tra Zelo Buon Persico e il ponte sulla Cerca.

Ovviamente, come al solito, la responsabilità di questa situazione che potenzialmente mette ancora più a rischio l’incolumità degli automobilisti non è di nessuno.

domenica 22 febbraio 2015

Prolungamento MM3 fino a Paullo: continua la grande presa in giro

Secondo quanto riporta il portale Crema online (Prolungamento della MM3 a Paullo, Cattaneo spezza il sogno cremasco), il presidente del Consiglio regionale lombardo, nel corso di un incontro con i Sindaci del cremasco, ha ribadito la mancanza di risorse per il prolungamento della metropolitana gialla da San Donato Milanese fino a Paullo e suggerito di “concentrarsi su altro”.

Probabilmente Cattaneo dimentica che il prolungamento della linea gialla fino a Paullo non è una fantasia di qualche sognatore locale ma un punto previsto esplicitamente dall’Accordo di Programma “per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell’est milanese e del nord lodigiano” firmato nel 2007. E quell’Accordo prevede che la realizzazione dei prolungamenti della linea verde e gialla debba avvenire in parallelo con la costruzione della TEM. Bizzarro che non lo ricordi, visto che lo stesso Cattaneo, allora assessore ai trasporti della Regione Lombardia, è uno dei firmatari di quell’Accordo di programma.

Visti i 300 milioni di risorse pubbliche regalati a fondo perduto ad una società privata come la TEM, ci si dovrebbe aspettare un ben altro tipo di atteggiamento per far rispettare tutti i punti di quell’accordo di programma. Il suggerimento di “concentrarsi su altro” non è invece che una nuova puntata di questa colossale presa in giro al nostro territorio.

domenica 15 febbraio 2015

Expo 2015: al Castello Sforzesco un effimero monumento commemorativo della campagna milanese cancellata dalle nuove autostrade?



Se ad agosto si è passati dalle parti del Castello Sforzesco di Milano, probabilmente ci si è imbattuti in una installazione a prima vista sorprendente: un piccolo campo di mais montato proprio tra le due piramidi Expo di via Beltrami, tra piazza Castello e largo Cairoli.

Tuttavia, a guardarla da una prospettiva diversa, magari dopo averne visto le conseguenze sul territorio, più che ad una iniziativa per pubblicizzare Expo 2015, l’installazione può far pensare invece ad una sorta di simbolico ed involontario monumento commemorativo dedicato a quel migliaio di ettari di campagna cancellati da Expo e dalle sue opere accessorie, in primis dalle autostrade.

In netta contraddizione con lo slogan di Expo che vorrebbe “nutrire il pianeta”, Legambiente, INU ed il Politecnico di Milano, con il Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo, hanno infatti stimato che TEM, BreBeMi e Pedemontana, da sole, hanno cancellato circa 1600 ettari di territorio, una superficie pari a quella della città di Monza. Di questi 1600 ettari ben 1100 erano campagna. Questo vuol dire che è stata distrutta una superficie in grado di produrre 6000 tonnellate di frumento all’anno, ossia un quantitativo di calorie alimentari sufficienti a nutrire circa 40000 persone.
 
In ogni caso l’installazione ha condiviso lo stesso destino della campagna che vorrebbe ricordare. Infatti è stata velocemente smantellata e al suo posto è tornato l’asfalto.

lunedì 9 febbraio 2015

Mangia e scappa...


Il Cittadino di Lodi riporta la notizia di una società che, dopo aver terminato i propri lavori sui cantieri della TEM, non ha rispettato gli impegni presi e se ne è andata lasciando debiti per 180 mila euro in varie trattorie della zona per i pasti consumati e non pagati dai suoi operai.

Ovviamente la società TEM è estranea a questi fatti che si spera si risolvano in breve tempo.

Ma in questa storia non si può notare una sottile metafora con l’intera vicenda della TEM? Qui infatti mentre da un lato la costruzione della nuova autostrada è quasi terminata, dall’altro sono stati disattesi senza problemi gli impegni presi nell’Accordo di Programma, in particolare tutti quelli di rilancio del trasporto pubblico e molti di quelli di mitigazione ambientale (e, se fatti, qualche volta fatti male). Questi impegni, è bene ricordarlo, non sono generosi regali ma compensazioni espressamente dovute per “ripagare” in parte il territorio per i danni subiti. E non rispettare questi accordi e quindi non “risarcire” anche se solo in parte il territorio, eticamente parlando, non è un po’ come mangiare senza poi pagare tutto il dovuto? Tuttavia, mentre i titolari delle trattorie hanno denunciato i fatti, i Comuni e le Province firmatari di quegli Accordi di Programma disattesi, nonostante l’inutile devastazione subita sia un danno incommensurabilmente maggiore, non sembrano così decisi e propositivi nel cercare di tutelare i diritti non rispettati di questo territorio...

lunedì 2 febbraio 2015

TEM: e poi tutti in fila al semaforo dell’incrocio Paullo-Conterico?

L’entrata in esercizio della nuova Tangenziale Est Esterna di Milano è fissata per la primavera di quest’anno, giusto in tempo per Expo2015.

All’inaugurazione ci saranno sicuramente le abituali fanfare e scorreranno i soliti paroloni. Poi si vedrà se, dopo la BreBeMi, sarà un altro flop. Ma intanto cosa accadrà all’utente che, dopo aver sfrecciato sulla nuova autostrada, si immetterà sulla Paullese? Si ritroverà a percorrerne l’unico tratto ad una sola corsia per senso di marcia. E’ bizzarro, ma l’unico tratto che non è stato raddoppiato in questi anni è infatti proprio quello su cui si innesta la TEM.

A cosa penserà allora questo utente subito dopo aver pagato il salato pedaggio della TEM quando molto probabilmente si ritroverà, come tutte le mattine, in coda insieme a tutti gli altri pendolari al semaforo dell’incrocio Paullo-Conterico? Rimuginerà sui soldi buttati per percorrere quell’autostrada? Rifletterà su questo nuovo esempio di incapacità di pianificazione viabilistica? Rivolgerà un pensiero non proprio benevolo a chi non ha saputo fare questa pianificazione?

Expo 2015: verybello o verycopioni e basta?


Più volte è stato detto che l’Expo sarà la celebrazione della creatività italiana. Le prime premesse non sono davvero molto incoraggianti. Dopo il caso dell’albero della vita, il simbolo del padiglione italiano, mestamente accusato di plagio da Singapore, ora tocca al sito per promuovere gli eventi “fuori expo”.

Presentato in pompa magna nelle scorse settimane alla presenza di ministri e sottosegretari vari, il sito www.verybello.it richiama infatti per nome ed uso del corsivo un po’ troppo quello di www.verybella.it che promuove "la prima linea di make-up e style per le bambine"(?).

Una semplice coincidenza per un sito costato allo Stato 5 milioni di euro? Qui un approfondimento di artribune.

PS: Una delle critiche dell'articolo di Artforum riguardano il fatto che il sito verybello, pur essendo indirizzato anche ad un pubblico straniero, sia solo in italiano. Ma visti gli strafalcioni nelle traduzioni sul sito di Expo...