lunedì 6 gennaio 2014

Il Cerba? Non sviluppa neanche la ricerca scientifica?

Con una lettera a Cgil, Cisl e Uil, l’assessore all’Urbanistica di Milano, De Cesaris, torna sul caso Cerba. Lo fa dopo le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali per le conseguenze dello stop al progetto della cosiddetta “Città della Scienza”.

Come riporta Il Giornale (Ecco la lettera che distrugge il Cerba, 6 gennaio 2014, di Luca Fazzo), l’assessore, oltre a ricordare ai sindacati alcune “melmosità procedurali” nell’iter di approvazione del progetto, scrive che “la complessa vicenda del Cerba non avrebbe presentato nessuna occasione reale, neppure di medio periodo, di nuova occupazione oltre che di opportunità per la ricerca biomedica”.
 
In particolare, l’assessore attribuisce ai vaghi progetti presentati dai proponenti e alle conseguenze delle disavventure economico-giudiziarie del gruppo Ligresti le cause di questo blocco del Cerba. Scrive infatti che “le vicende del fallimento [NdS del gruppo Ligresti], non ancora definite, e l’assoluta incertezza dal punto di vista del progetto non consentivano e non consentono la definizione in tempi reali, e quindi ancor meno certi di realizzazione. In questo quadro, l’amministrazione comunale ritiene utile, oltre che necessario sotto il profilo della legittimità, riavviare la discussione sul progetto, anche al fine di dare allo stesso prospettive di fattibilità reali”.

Quindi, a parte le dure considerazioni sull’impatto del Cerba sulla ricerca, più che uno stop definitivo del progetto sembra di essere di fronte ad una pausa di riflessione.

Nessun commento:

Posta un commento