mercoledì 18 aprile 2012

La perequazione delle aree agricole del Parco Agricolo Sud Milano

Nei giorni dello scontro sul Piano di Governo del Territorio (PGT) di Milano, si torna a parlare anche della perequazione delle aree agricole del Parco Agricolo Sud Milano.

A chi scrive sembra che chi è a favore della perequazione delle aree agricole trascuri almeno due questioni.

La prima è che questo strumento renderebbe disponibili ingenti volumetrie edificatorie che dovrebbero poi necessariamente "atterrare" da qualche parte a Milano (magari all'interno dello stesso parco...). Questo in contrasto con la legge regionale 12/2005 che espressamente vieta la perequazione di simili aree. E lo vieta proprio perché chi ha acquistato aree agricole le ha acquistate senza diritti edificatori. Se lo strumento perequativo è in genere uno strumento positivo, certo non dovrebbe essere usato per fare regali a chi non ne ha diritto.

La seconda questione è meramente "filosofica". Visto che tramite la perequazione le aree agricole diventerebbero pubbliche, si dà per scontato che queste sarebbero più tutelate. Premesso che queste aree agricole sono già tutelate dalla normativa vigente,siamo sicuri che il pubblico davvero tuteli meglio queste aree? Basta fare un giro per aree già di proprietà pubblica per farsi venire qualche dubbio. E siamo sicuri che, nel momento in cui oggi si dismette il patrimonio immobiliare pubblico per fare cassa, tra qualche anno queste aree non tornino ai privati? Magari a prezzi di favore come già accaduto tante volte nel passato (si pensi alle svendite degli anni '80...).

Per tutelare le aree agricole del Parco Agricolo Sud Milano non servono regole nuove. E' sufficiente applicare la normativa vigente. Ma applicarla veramente, non lasciando morire il parco. E magari smettendola di farlo passare solo come uno sterile strumento urbanistico ma dandogli finalmente quegli strumenti per valorizzarlo e farlo vivere dai cittadini: piano della fruizione e dei percorsi in primis. Da anni aspettano invano di essere realizzati.

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