lunedì 29 ottobre 2012

A dicembre si fermano i cantieri della TEM?

 
Fino ad un anno fa, ogni due-tre settimane, leggevamo articoli che annunciavano la prossima apertura dei cantieri della Tangenziale Est Esterna di Milano. L'apertura poi puntualmente non c'era e il mancato avvio dei lavori veniva coperto da un nuovo annuncio. Oggi invece, dopo l'inaugurazione patacca dei lavori dello scorso giugno nella sede della Provincia di Milano, leggiamo frequentemente di una sempre più concreta eventualità che i cantieri della TEM chiudano per mancanza di risorse.
 
Dopo Milano Finanza e Repubblica, ieri anche il Sole 24 Ore si occupa della imbarazzante (per gli amministratori) situazione che si è venuta a creare. Sia Pedemontana che TEM sono infatti a “rischio” stop. "Entrambe le infrastrutture si stanno trovando in queste settimane in una nuova impasse finanziaria e burocratica, tra impegni da rispettare con le banche, prestiti ponti sottoposti a rigide garanzie e aumenti di capitale non ancora sottoscritti. Risultato: se i problemi non verranno risolti rapidamente, e cioè nell'arco di un mese, i cantieri potrebbero avere uno stop già a dicembre" (Maxi-opere lombarde a rischio stop, Il Sole 24 Ore, 28.10.2012, di Sara Monaci).
 
Le risorse probabilmente alla fine verranno reperite. Ma, di fronte a questo spettacolo, a che costo per la collettività? Dopo quello del territorio, assisteremo quindi anche alla svendita di Serravalle?

In questi dieci anni hanno fatto di tutto: leggi su misura, firmati accordi di programma poi non rispettati, fissate regole per la defiscalizzazione delle grandi opere e altro. Hanno però dimenticato di studiare un serio piano finanziario (e di pubblicizzare i dati dei flussi di traffico calcolati dalla Regione Lombardia che mostrano l’inutilità della TEM per risolvere i problemi del traffico dell’est milanese).
 
Partire con i lavori senza avere definito un solido quadro finanziario è grave e poco serio. Alla fine, volutamente o no, si farà un bel regalo a qualcuno. Con questa gestione della TEM, come scrivono da più parti, è molto probabile che l'asta di vendita della Serravalle possa andare deserta. E a pagare i costi dell’ulteriore svendita saranno i cittadini, non questi (e i passati) amministratori.

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