mercoledì 19 giugno 2013

Cerba: un appello delle associazioni ambientaliste

Il 19 giugno, le associazioni ambientaliste hanno illustrato alla Commissione Ambiente del Comune di Milano le ragioni della loro contrarietà al progetto del Cerba. In questa occasione hanno consegnato al Sindaco di Milano, al Presidente della Provincia di Milano e al Presidente della Regione Lombardia un appello per chiudere la vicenda del Cerba e restituire i terreni alla destinazione agricola originaria.

Il testo dell’appello

Illustri Presidenti e Sindaco,
i vostri predecessori (i sindaci Albertini e Moratti, il presidente Penati e il presidente Formigoni), hanno avviato e sviluppato un progetto, il CERBA, che, ancorchè animato da positivi e condivisi intenti di sviluppo di un polo scientifico e biomedico di alto livello nonchè capace di integrare tra loro ricerca, cura e assistenza, da subito si rivelò sbagliato nella localizzazione.

Ora, a quasi 10 anni dalla prima idea, tutto è molto più chiaro: quello che si vorrebbe presentare come un progetto di eccellenza lombarda, si affianca ad un intervento di carattere speculativo, parzialmente occultato dalla mission scientifica, i cui presupposti però sono stati travolti dai duri colpi di una crisi che ha colpito in particolar modo gli investimenti immobiliari, lasciando sul campo enormi debiti, che alcuni originari finanziatori sperano di recuperare ottenendo il via libera ad una grande operazione immobiliare capace, in virtù della notorietà del brand (termine usato testualmente nel corso delle audizioni svoltesi in questi giorni in Consiglio Regionale dai manager  di Fondazione Cerba), di forzare i vincoli e le limitazioni apposti su 620.000 aree agricole pregiate del Parco Sud: una perdita di suolo agricolo pari a quella comportata dalla piastra espositiva di Expo, ma riferita a terreni di più elevata caratterizzazione agronomica e paesaggistica.

Essendo fallito l’operatore finanziario che l’aveva promosso, è venuto meno il fondamentale attore immobiliare del progetto. Ma se malauguratamente dovesse risorgere con nuovi nomi, si tratterebbe di un grosso e indebito aiuto pubblico a spese dei cittadini di Milano e del loro Parco Agricolo, a beneficio di investitori privati che, nel momento in cui hanno esposto dei capitali, non potevano essere inconsapevoli dei rischi di investimento. Pur comprendendo ogni sforzo costruttivo finalizzato a non far soccombere la mission scientifica e sanitaria del progetto, riteniamo che sia ora di voltare pagina rispetto ai fondamentali planivolumetrici e localizzativi di un sito malamente individuato in rapporto alle dotazioni di servizi e di prossimità alla città, e che proprio per questo produrrebbe costi economici e ambientali difficilmente giustificabili a carico della comunità.

E' a Voi - Sindaco di Milano, Presidente della Provincia e Presidente della Lombardia - attuali amministratori della cosa pubblica, che è affidato il compito e la responsabilità di chiudere l'iter urbanistico del progetto CERBA restituendo i terreni alla destinazione agricola originaria: questo è l’unico modo, se l’idea scientifica è ancora valida, di farla rinascere in fretta in altro luogo, con maggior dignità, preservando allo stesso tempo un patrimonio irripetibile per la cultura e la bellezza del paesaggio milanese, ma anche per la salute e il benessere dei suoi cittadini: il Parco Agricolo Sud Milano.

Siamo certi che vorrete prendere serenamente in considerazione questo nostro appello, con la consapevolezza che, specie in quest'epoca difficile per l'economia e la vita dei cittadini, è precisa responsabilità di chi amministra la cosa pubblica il mantenimento di preziosi, insostituibili, patrimoni territoriali e culturali.

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