martedì 17 settembre 2013

TEM: presidente della Provincia di Milano, ma ci prende in giro?

Sul Cittadino di Lodi del 17 settembre, nell’articolo “Il disimpegno da TEM è per seguire l’Europa” (di Emanuele Dolcini), appare un intervento del presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, per giustificare il sempre maggiore disimpegno della Provincia (e delle sue controllate) dalla Tangenziale Est Esterna di Milano, disimpegno sancito giovedì scorso dal voto del consiglio provinciale. Sono delle giustificazioni discutibili, contraddittorie, difficili da accettare. 

La mancata partecipazione all’aumento di capitale di TEM spa e, di conseguenza, a quello di TE spa, viene attribuito non alla mancanza di fondi della provincia di Milano (e delle sue controllate), ma ad un generico trend europeo. Podestà, infatti, sostiene “Scusi, ma in quale nazione dell’Unione Europea si va verso una presenza pubblica sempre più pesante nelle grandi opere? Casomai abbiamo tutti innestato la marcia indietro”.

Oltre che discutibili, sono affermazioni contradditorie visto che sono pronunciate dalla stessa persona che poco meno di un mese fa ha scritto al Governo italiano una lettera per chiedere più fondi pubblici per un’altra autostrada in costruzione, la Pedemontana (controllata dalla Provincia attraverso la Serravalle), lamentando una discriminazione, dopo che, con il cosiddetto decreto del fare erano stati regalati 330 milioni di euro pubblici a fondo perduto alla Tangenziale Est Esterna di Milano. A che titolo ha scritto allora questa lettera? Nella missiva questo presunto trend europeo è stato citato? O, nelle intenzioni, si vuole limitare la presenza pubblica al semplice regalo di risorse a fondo perduto a dei “privati”?

In un altro passaggio, il presidente della provincia sostiene che “Anche quando si diceva che la Provincia era in maggioranza assoluta in Tangenziali Esterne si commetteva una semplificazione perché è illecito sommare TEM spa a Milano Serravalle. Sono due realtà profondamente differenti. Una è di gestione, l’altra di progetto”. Più che di somme si è sempre scritto di controllo della maggioranza del capitale azionario: la Provincia di Milano controlla Asam che controlla la Serravalle che controlla TEM che controllava TE*. Dovrebbe saperlo molto bene che si scrive di controllo, visto che è lui che ha indicato un suo ex compagno di corrente partitica alla presidenza di TEM il giorno dopo che quest’ultimo era stato licenziato dalla Giunta regionale lombarda ed è lui che ha indicato il suo avvocato di fiducia alla guida di Serravalle, Pedemontana e TEM spa.

Forse è il caso di ricordare che lo scorso 3 settembre, la giunta provinciale, presieduta da Podestà, ha approvato le “linee guida in merito alla proposta di aumento di capitale sociale oggetto dell’Assemblea degli azionisti di Tangenziali Esterne di Milano S.p.A. del 17 settembre 2013”. In questo documento, dopo aver ribadito che il cosiddetto “decreto del fare” “non contempla inspiegabilmente alcun finanziamento per Pedemontana Lombarda”, si indica di non sottoscrivere l’aumento di TEM spa per destinare le poche risorse disponibili a “finanziare prioritariamente la realizzazione della tratta autostradale Pedemontana Lombarda”.

E’ troppo chiedere semplicemente un po’ di coerenza senza magari tirare in ballo l'Europa?

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