venerdì 4 luglio 2014

Per finanziare la Paullese chiesto lo “Sblocca Italia”. E per la metropolitana?

Nei giorni scorsi, trenta Sindaci hanno scritto al Governo chiedendo di finanziare i 52 milioni di euro necessari per i progetti di riqualificazione della Paullese ancora scoperti (il tratto Zelo-Dovera con il ponte sull’Adda e le opere necessarie per il superamento delle barriere semaforiche di San Donato Milanese) attraverso il cosiddetto decreto “Sblocca Italia” (I Sindaci scrivono a Renzi, Il Giorno, 20 giugno 2014, din Valeria Giacomello).

Ma perché in questa lettera non vengono chiesti anche i fondi per il prolungamento della metropolitana gialla fino a Paullo così come espressamente previsto dall’accordo di programma sulla TEM firmato da Governo, Regione Lombardia, dalle Province e dai Comuni interessati?

Ora, dopo la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, si scriverà un’altra lettera più completa?

1 commento:

  1. Lo Sblocca Italia non finanzia l'ultimo lotto della Paullese: confidiamo l'opera verrà comunque finita

    Purtroppo, lo Stato ancora una volta non ha dato ascolto ai Sindaci della Paullese: anche ricorrere al decreto Sblocca Italia è stato inutile. Infatti, l’infrastruttura non è presente tra le opere finanziate (mentre figura, ad esempio, la Lecco Bergamo).
    Il fronte compatto dei sindaci Cremaschi, Lodigiani e Milanesi, con l'appoggio dei consiglieri
    regionali Carlo Malvezzi (che ha coinvolto il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il
    Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore Regionale alle infrastrutture
    Alberto Cavalli) e di Agostino Alloni, la senatrice Cinzia Fontana, gli onorevoli Silvana Comaroli e Franco Bordo non è servito. Il Governo deve aiutarci a realizzare il sesto mancante di strada, e noi continueremo la nostra opera di pressione, certi che la Regione Lombardia, e le province, che tutto hanno sostenuto in questi anni, non ci abbandoneranno in questa lotta.
    La Paullese è un’infrastruttura fondamentale per il nostro territorio e per la viabilità dell’intera Lombardia Orientale, cui si sta pensando da oltre trent’anni. E’ quasi ultimata, ma il Ponte sull’Adda (16,5 milioni di euro) e il tratto dal Ponte a Paullo (23,5 milioni di euro) non sono finanziati. Tutto questo mentre, a breve, la Paullese diventerà punto di ingresso ed uscita alla Tangenziale Est Esterna di Milano (traffico stimato di partenza 70.000 veicoli al giorno, che raggiungeranno i 90.000 per il 2035: nel 2015, 25.000 veicoli al giorno usciranno a Paullo per immettersi sulla Paullese). Come sindaci avevamo chiesto poi anche il finanziamento delle intersezioni semaforiche di San Donato per 12 milioni di euro. La Paullese è partita con un progetto da 310 milioni di euro e i tratti mancanti, ancora non finanziati, costano 52 milioni, una nuova cifra ottenuta con il ribasso avuto con il patto aggiuntivo che ha spostato la competenza della costruzione del Ponte a Cremona.
    Il Governo è latitante e ancora una volta siamo noi sindaci a doverci preoccupare di questa importantissima infrastruttura che serve al territorio tutto. Purtroppo dobbiamo constatare che là dove noi sindaci, le province, la Regione abbiamo cercato un interlocutore c’è un vuoto, ma questo non ci scoraggia. Noi restiamo accanto ai nostri cittadini, ai pendolari, alle imprese, e otterremo anche questo risultato. Siamo arrivati sino a qui, e sembrava impossibile. Arriveremo sino in fondo.
    Il coordinatore dei sindaci della Paullese – Paolo Daniele Riccaboni

    RispondiElimina