lunedì 14 luglio 2014

Serravalle lascia Assolombarda: non la tutela...

Con una decisione improvvisa che sembra non tenere conto dei recenti fatti di cronaca e dei risultati economici conseguiti in questi anni, il presidente della Serravalle ha annunciato il divorzio da Assolombarda. Le motivazioni? “Non ci sono di nessun aiuto e mai Assolombarda si è spesa per la Pedemontana”. “Per nessun motivo tornerei indietro, a meno che Assolombarda convochi una conferenza stampa e ammetta di aver sbagliato” (Serravalle lascia Assolombarda: non ci tutela, Libero, 13 luglio 2014, di Michela Ravico).

L’intervista prosegue con un attacco al “Il Sole 24 Ore” reo di aver scritto ripetutamente che la Serravalle “è una azienda che non funziona, indebitata e con un costo del personale in aumento”.

Non lusinghiero neanche il giudizio nei confronti della Provincia di Milano: “Essere passati da un azionista come la Provincia alla Regione hai suoi vantaggi. La Provincia era disastrata, e il massimo che è riuscita (ad ottenere) negli ultimi due anni è di non chiedere la distribuzione degli utili”. Il presidente non sembra quindi serbare grande gratitudine per quelle persone della Provincia di Milano che lo hanno nominato ai vertici della controllata Serravalle (oltre che di Pedemontana e Tem).

Questa presa di posizione avviene nella settimana che potrebbe vedere il Cipe sbloccare i finanziamenti per la Pedemontana.

La proposta è che magari prima la Serravalle convochi una conferenza stampa e ammetta tutti gli errori che hanno portato la società ad essere quello che è oggi. A meno che, ovvio, non si pensi che questi siano i risultati di una buona amministrazione e la colpa sia sempre e solo esclusivamente degli altri...

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