mercoledì 21 luglio 2010

Sostiene Guido Podestà ...

Il Presidente del Parco Agricolo Sud Milano, Guido Podestà, in una intervista al quotidiano online Affaritaliani, afferma che "il Parco con le sue realtà agricole è una grande ricchezza da non disperdere, ma non si può pensare che sia un organismo ingessato, ha bisogno d'aria, altrimenti muore di asfissia". "E' però necessario renderlo più accessibile - ha aggiunto - ad esempio con piste pedonali e ciclabili alberate, senza disturbare l'attività degli agricoltori". "Nel rispetto della natura del Parco - ha detto - non mi scandalizzerei se un Comune avesse la necessità di avere una riperimetrazione per ampliare scuole o per interventi di housing sociale".

Ma se veramente l'obiettivo di questa Amministrazione è "rendere accessibile il Parco", allora perché l'Ente gestore non parte da quegli strumenti necessari a "rendere accessibile il Parco"? Perché non parte dall'avviare seriamente il Piano della Fruizione? Perché non parte dall'avviare seriamente il Piano dei Percorsi?

Pare quantomeno strampalato nella sua incoerenza che per "dare aria" al Parco, "renderlo più accessibile" e non farlo morire "di asfissia" si parta dal renderlo edificabile e riempirlo di superstrade, strade e stradine (es. nuovo anello tangenziale esterno di Milano).

Il Presidente del Parco sa bene che nel recentissimo passato chi lo ha preceduto ha usato le stesse parole ("scuole", "housing sociale"), le stesse "scuse" (la scuola di Noviglio), lo stesso identico ritornello per coprire quello che era l'unico vero obiettivo: rendere edificabili vaste aree del Parco (ci torneremo in dettaglio).

Ora è cambiata l'orchestra, ma il ritornello è sempre noiosamente identico. Mancanza di fantasia o il paroliere, centrodestra o centrosinistra che sia, è sempre lo stesso?

Nessun commento:

Posta un commento