lunedì 27 giugno 2011

Parco Agricolo Sud Milano: variante del Piano Territoriale (PTC) e Piani di Cintura Urbana (PCU). Con la richiesta di “contributi” (entro il 30.06), al via la Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Una lettera/traccia

Senza una adeguata pubblicizzazione, e questo non sorprende, l'Ente Parco Agricolo Sud Milano ha avviato la procedura di VAS per la modifica del proprio piano territoriale (in realtà una modifica dei confini camuffata: i confini non cambieranno, ma sarà possibile costruire nelle aree del parco) e per la redazione dei PCU (i Piani di Cintura Urbana, ossia le aree del Parco più vicine alla città di Milano).

Nascosto, senza alcun chiaro ed evidente riferimento nell'home page del sito del Parco, trovate il modulo per presentare le prime osservazioni. Vista l'importanza di questi due procedimenti e la dimensione delle aree interessate, sicuramente ci saremmo aspettati un richiamo più visibile nel sito del Parco e della stessa Provincia.

Questo è il primo passaggio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ed ha come obiettivo la “consultazione finalizzata all'acquisizione preventiva di contributi e proposte da parte dei soggetti istituzionali, delle rappresentanze sociali e dei cittadini interessati”.  Seguiranno altri dovuti passaggi. Per ora, in mancanza di qualsiasi tipo di informazione, sarà importante far sapere all'Ente gestore qual è la posizione in merito alla sua decisione di modificare il PTC e chiedere con forza che, in futuro, si faccia una informazione adeguata all'importanza dei procedimenti in corso, così come tra l'altro previsto esplicitamente anche dalla normativa vigente del Parco Agricolo Sud Milano.

Il pericolo è grande.  La modifica del PTC ha come unico obiettivo quello di dare la possibilità di costruire dentro l'area protetta. Solo questo: far costruire nel Parco. La revisione del PTC è stata votata senza voci contrarie dal Consiglio Direttivo. Questo, se ce ne fosse bisogno, rende ancora più importante che chi è interessato alle sorti del Parco presenti delle osservazioni, anche semplici.

Molto importante anche l'iter di approvazione dei Piani di Cintura Urbana. Si tratta di quasi cinquemila ettari di aree verdi alle porte di Milano. La loro posizione li rende particolarmente appetibili per i vari interventi edificatori in contrasto con la normativa vigente che, in queste aree, prevede interventi per renderle aree fruibili nel rispetto dell'ambiente e dell'agricoltura.

Per chi vuole, visti tempi davvero ristretti (le “osservazioni” devono essere presentate entro il 30 giugno), di seguito, trova una sintetica traccia di lettera da inviare al parco per quanto riguarda i PCU ed il PTC.

Per inviare le proprie osservazioni, questi sono i due indirizzi:
Variante al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC);
Accordo di Programma per i Piani di Cintura Urbana (PCU)
Nel caso si utilizzi questa lettera/traccia, si consiglia di mandarla ad entrambi gli indirizzi.

_________________________________________________________________
Traccia di lettera per presentare le proprie osservazioni a queste due procedure

Spettabile Ente Gestore del Parco Agricolo Sud Milano,

abbiamo recentemente appreso dell'avvio della “fase di consultazione finalizzata alla acquisizione preventiva di contributi e proposte” in merito alla vostra decisione di procedere alla variante del Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) del Parco e dell'avvio degli Accordi di Programma per la redazione dei Piani di Cintura Urbana (PCU).

Leggiamo nell'avviso che la decisione di procedere ad una variante del PTC sarebbe giustificata dal fatto che esso “necessita di aggiornamenti e di adeguamenti rispetto al nuovo quadro di riferimento normativo nel campo della tutela paesaggistica e ambientale che, nel corso degli ultimi 20 anni dall'istituzione del Parco, si è notevolmente evoluta e modificata”. Il nostro timore, visto anche quanto accaduto nel recente passato, è che questa variante possa essere anche l'occasione per concedere la possibilità di effettuare, in alcune aree oggi protette, interventi non compatibili con la normativa vigente del Parco Agricolo Sud Milano. Se così fosse, non potremmo non contestare una decisione del genere. Il Piano del Parco è stato approvato il 3 agosto 2000 ed i  suoi confini già accolgono ampiamente le esigenze di sviluppo urbanistico che i Comuni hanno espresso alla Regione Lombardia nell'estate di quell’anno. 

Riteniamo siano ben altre le urgenze del Parco. La prima, anche visto l'enorme bacino di utenti potenziali, è quello di renderlo fruibile in maniera continuativa e sistematica, senza limitarsi a sporadiche iniziative. Purtroppo, in questi ultimi dieci anni, sono stati diversi i tentativi di mettere mano ai confini del Parco. Sono stati invece tristemente lasciati in secondo piano tutti quegli strumenti che permetterebbero al Parco di perseguire gli obiettivi per cui è stato istituito e che lo hanno reso un esempio più volte imitato. Riteniamo che occorra dare priorità alla redazione dei Piani di Settore e,  in particolare, a quelli della fruizione, dei percorsi, dei navigli e del patrimonio storico-monumentale. Invece, dopo più di dieci anni, tutti questi piani sono ancora fermi ai soliti ed ennesimi studi propedeutici, studi che vengono riavviati da zero ad ogni cambio di maggioranza, per rimanere, alla fine, sempre allo stadio propedeutico dato che le maggiori energie del Parco vengono spese per cercare, con diverse formule, di modificarne i confini.

Con la presente esprimiamo la nostra contrarietà alla revisione del Piano del Parco che abbia l'obiettivo di rendere alcune aree oggetto di possibili interventi non compatibili con la normativa vigente del Parco (e quindi, sostanzialmente, con una variante in contrasto con la norma istitutiva del Parco, in particolare con l'art.3). Chiediamo cortesemente all'Ente Gestore di organizzare, magari già a settembre, così come previsto anche dalla normativa del Parco, un momento pubblico, preferibilmente in orari conciliabili con le normali attività lavorative, in cui vengano illustrati i criteri che giustificano questa modifica del Piano e lo stato di fatto dei lavori.

In merito all'Accordo di Programma per i Piani di Cintura Urbana, non possiamo non ricordare l'emendamento approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Milano in fase di approvazione del PGT. Definito dalla stampa come emendamento “salva parco sud” esso prevede che “l’Amministrazione interverrà sugli organi preposti perché nessuna area del perimetro amministrato dal Comune di Milano che insiste nel Parco Sud venga resa edificabile (fatti salvi gli interventi di cui all’art.59 – Legge regionale 12, che riguarda i manufatti necessari all’attività agricola). Questo emendamento evidentemente cancella la vecchia bozza di PCU che prevedeva, come minimo, l'edificazione dell’8% delle aree dei Piani di Cintura.  Chiediamo che la pianificazione dei PCU sia davvero  l’occasione per perseguire gli obiettivi del Parco, in particolare la fruizione e la valorizzazione del territorio.  Analogamente al PTC, anche in questo caso, chiediamo cortesemente che vengano organizzati al più presto dei momenti pubblici dove si illustri sia lo stato di fatto dei lavori che le intenzioni in merito alla pianificazione di queste importanti aree verdi.

Cordiali saluti

Nessun commento:

Posta un commento