mercoledì 20 marzo 2013

La Tangenziale Esterna ed il suo problematico aumento di capitale

Come noto, nei mesi scorsi, la Tangenziale Esterna (TE) ha varato un aumento di capitale da 120 milioni di euro.
 
Asam (la "finanziaria" della Provincia di Milano) e Banca Intesa hanno deciso di non sottoscrivere le loro quote parte (per complessivi 34 milioni di euro). Questo, con l’arrivo dell’inoptato sul mercato, ha creato i presupposti per un importante cambiamento della composizione societaria e quindi dei rapporti di forza tra i diversi azionisti all'interno di TE.
 
Oggi un cda di TEM spa (azionista di maggioranza di TE) dovrà decidere che cosa fare di questo aumento di capitale.

Come riporta Milano Finanza (Gdf in Pedemontana. TE verso i privati, 20.03.2013, di Manuel Follis), le ipotesi che, almeno al momento, si prospettano per TEM sono due:
- sottoscrivere completamente l’aumento di capitale di Tangenziale Esterna (operazione molto rischiosa visto che sarebbe senza copertura finanziaria);
- sottoscrivere solo quella quota dell’aumento di capitale coperto finanziariamente (operazione anch’essa rischiosa visto che la quota azionaria complessiva di TEM in TE passerebbe dall’attuale 57% a circa il 40% con la conseguente perdita del controllo della sua partecipata e con effetti imprevedibili sulla sua governabilità).
 
Non sono poi certo da escludere soluzioni intermedie che, limitando il rischio di acquisizioni azionarie non coperte finanziariamente, permettano a TEM di mantenere il controllo, seppur risicato, di TE. Cosa si è deciso lo si saprà tra qualche ora.

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