martedì 19 marzo 2013

Serravalle ancora scontri interni

Il Comune di Milano attacca il presidente di Serravalle che poi attacca tutti. Questa la sintesi dell’ultimo scontro nel consiglio di amministrazione della Serravalle.

Il Comune di Milano, infatti, nel cda del 15 maggio scorso, ha tentato di introdurre l’incompatibilità delle cariche tra la controllante (Serravalle) e la controllata (Pedemontana e TEM). Una esplicita mossa per tentare di ridimensionare il potere del presidente della Serravalle che oggi è anche amministratore delegato di Pedemontana e presidente di Tem spa. Tuttavia, grazie ai voti della Provincia di Milano (che ha la maggioranza), questa richiesta è stata respinta. Da sottolineare però come questo tentativo, come riporta Libero (La Provincia boccia l’affondo del Comune: salvo il presidente di Serravalle, 16.03.2013, di M.Rav.), sia stato suggerito da un consigliere comunale di minoranza, un ex fedelissimo di Podestà, un ulteriore segnale, semmai ce ne fosse il bisogno, di una fuga generalizzata da una corrente politica oramai allo sfascio.

Rintuzzato questo primo formale tentativo di ridimensionarne il ruolo (certamente ne seguiranno altri più organizzati), il presidente della Serravalle, al termine del cda, ha quindi attaccato duramente i soci privati, accusandoli, tra l’altro, di non aver sottoscritto l’aumento di capitale di Pedemontana (controllata dalla Serravalle). Questa mancata sottoscrizione è stata giudicata da Agnoloni “un segnale non bello da dare al mercato in questo momento di crisi”.

Secondo questo piccolo blog di campagna, per rimanere ai segnali mandati al mercato, non sono tanto belli neanche quelli legati alla difficile situazione economica di Serravalle e delle sue controllate, i continui litigi, le diverse lettere dei soci che contestano aspramente l’azione del presidente, l’avere un presidente alle prese con problemi giudiziari a Firenze e con i suoi referenti politici sempre più soli alla guida della Provincia di Milano.

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