lunedì 4 marzo 2013

Se la Pedemontana fa acqua da tutte le parti

Mentre i soci litigano, la situazione economica della Pedemontana (gruppo Serravalle) si fa sempre più complicata. Come riporta il Corriere della Sera (Pedemontana, due mesi di ossigeno, 02.03.2013, di Paolo Marelli), se entro la fine di aprile non arriveranno i fondi necessari a pagare i costruttori, questi bloccheranno i lavori.

Secondo Assolombarda la Pedemontana sarebbe coperta finanziariamente per il 37%. Una stima forse venata di un certo ottimismo visto che  “ci sarebbero infatti da reperire 3 miliardi di euro su un costo totale della Pedemontana di circa 5 miliardi, mentre il contributo statale è di 1,2 miliardi. Obiettivo non facile da raggiungere in tempi di spending review”.

E la TEM come sta? Non molto meglio, visto che, nonostante i cantieri aperti lungo tutto il percorso, si sta pensando di realizzare solo il cosiddetto Arco-TEM, ossia quel tratto necessario per collegare la BreBeMi con la Rivoltana e la Cassanese.

Certo, resta una domanda, magari un po’ banale, sul perché aprire cantieri e massacrare un territorio, senza avere almeno programmato come reperire le risorse necessarie. Un po’ come si fa in tutte le aziende normali dove, soprattutto in fase di accesso al credito, la programmazione “alla viva il parroco” (partiamo e speriamo) riscontra da sempre scarso successo.

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