domenica 15 febbraio 2015

Expo 2015: al Castello Sforzesco un effimero monumento commemorativo della campagna milanese cancellata dalle nuove autostrade?



Se ad agosto si è passati dalle parti del Castello Sforzesco di Milano, probabilmente ci si è imbattuti in una installazione a prima vista sorprendente: un piccolo campo di mais montato proprio tra le due piramidi Expo di via Beltrami, tra piazza Castello e largo Cairoli.

Tuttavia, a guardarla da una prospettiva diversa, magari dopo averne visto le conseguenze sul territorio, più che ad una iniziativa per pubblicizzare Expo 2015, l’installazione può far pensare invece ad una sorta di simbolico ed involontario monumento commemorativo dedicato a quel migliaio di ettari di campagna cancellati da Expo e dalle sue opere accessorie, in primis dalle autostrade.

In netta contraddizione con lo slogan di Expo che vorrebbe “nutrire il pianeta”, Legambiente, INU ed il Politecnico di Milano, con il Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo, hanno infatti stimato che TEM, BreBeMi e Pedemontana, da sole, hanno cancellato circa 1600 ettari di territorio, una superficie pari a quella della città di Monza. Di questi 1600 ettari ben 1100 erano campagna. Questo vuol dire che è stata distrutta una superficie in grado di produrre 6000 tonnellate di frumento all’anno, ossia un quantitativo di calorie alimentari sufficienti a nutrire circa 40000 persone.
 
In ogni caso l’installazione ha condiviso lo stesso destino della campagna che vorrebbe ricordare. Infatti è stata velocemente smantellata e al suo posto è tornato l’asfalto.

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