venerdì 25 gennaio 2013

Gentile Candidato…

Gentile Candidato,
                             negli ultimi tempi ti sarà sicuramente capitato di partecipare a qualche iniziativa sul consumo di suolo. Ce ne sono state tante. Molte assai interessanti. E' difficile che, almeno recentemente, nella tua attività politica sia riuscito a non evitarne almeno una.

Vista questa premessa, non ti stupirà come questa richiesta verta proprio sul consumo del territorio. E’ una richiesta specifica ma che può essere benissimo applicata ad altri casi.

Quasi 23 anni fa è stato istituito il Parco Agricolo di cintura metropolitana Sud Milano. E’ stato istituito grazie ad un imponente movimento di opinione che ha prodotto una legge istitutiva di promozione popolare. La politica, pur tra mille difficoltà, si è dovuta adeguare. L’istituzione del Parco Agricolo Sud Milano ha anticipato quindi di più di un decennio il discorso del consumo del suolo ai margini delle grandi città, allora un tema non molto dibattuto.

Oggi invece, mentre si parla spessissimo di consumo di suolo, la politica ha avviato la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Per costruirci dentro. Davvero una bella contraddizione. Negli ultimi mandati, ogni presidente, appena eletto, mica si è dato da fare per valorizzare il territorio, magari avviando concretamente la redazione dei piani di settore, ossia quei piani che farebbero vivere davvero questo parco come quello della fruizione, dei percorsi, dei navigli e dei monumenti. Macché! Uno dei primi atti è sempre stato quello di avviare le procedure per ridurre le tutele di questo prezioso territorio. Tutti. Presidenti di centrosinistra e presidenti di centrodestra. L’ultimo tentativo (di cui oggi non si ha più notizia), approvato dal consiglio direttivo del Parco, amaramente, non ha visto neanche un voto contrario.

Veniamo alla richiesta: se eletto, siederai in Consiglio Regionale o addirittura in Giunta. La Regione è l’Ente che dovrà approvare in modo definitivo eventuali ed importanti modifiche al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Per intenderci, se vorranno costruirci dentro la Regione dovrà essere d’accordo. E qui potrai intervenire.

Allora in campagna elettorale potresti prendere un impegno concreto: dichiararti contrario alla modifica del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano. E se sei d’accordo, perché non cercare di far prendere questo impegno anche ai tuoi colleghi di partito? E se loro sono d’accordo, perché non cercare di far prendere questo impegno anche ai vostri alleati?

Così al prossimo convegno, invece che portare nuovi dati sul penoso consumo di territorio, potrai raccontare un esempio concreto, un caso positivo.

Purtroppo in questi anni ne abbiamo visti tanti di candidati che, una volta eletti, quando c’erano le difficili decisioni da prendere, le dure posizioni da assumere, i voti da dare…beh…hai capito, si sono girati dall’altra parte…la Tangenziale Est Esterna, il Cerba, sono solo un due casi.

Se sei d’accordo, c’è però un passo che dovrai fare prima. Oggi, nel caso di stravolgimenti,  l’approvazione della modifica del Piano Territoriale di Coordinamento è, come previsto dall’art.19 della LR 86/83, di competenza della Giunta regionale. Come premessa a questo impegno, dovresti quindi cercare di riportare la competenza di queste importanti decisioni al Consiglio regionale, luogo certamente più indicato, dove il dibattito è sicuramente più ampio, completo e partecipato. E questo avrebbe ripercussioni positive per tutte le aree protette lombarde.
 
Allora ci stai a salvaguardare concretamente il territorio lombardo a partire da quello del Basso milanese?

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