lunedì 21 gennaio 2013

Serravalle, ulteriori novità dal Consiglio di Stato?

Siamo nel pieno della campagna elettorale che, soprattutto in Lombardia, si annuncia piuttosto dura e combattuta. Quindi prendiamo tutte le notizie di questo tipo con la opportuna cautela. Fatta questa doverosa premessa, in queste settimane dovrebbe esprimersi il Consiglio di Stato su un ricorso presentato, nel 2005, dall’attuale presidente del consiglio provinciale Dapei (allora all’opposizione). Una eventuale sentenza di accoglimento potrebbe cambiare ancora una volta le carte in tavola nella vicenda Serravalle. Questo pochi giorni dopo la pubblicazione del nuovo bando per la sua vendita.

Il ricorso (presentato quasi otto anni fa...) dall’opposizione di centrodestra contestava la validità della delibera di acquisizione, dal gruppo Gavio, ad un prezzo apparso subito eccessivo, di un pacchetto di azioni della Serravalle da parte della Provincia di Milano allora guidata dal centrosinistra di Penati (e che trasformava la ASA, una holding ambientale, in ASAM, una holding finanziaria). Questa decisione fu assunta con un atto di Giunta, mentre il ricorrente sostiene che solo il Consiglio provinciale aveva titolo a deliberare questo acquisto.

Le conseguenze di un eventuale accoglimento di questo ricorso da parte del Consiglio di Stato sono al momento difficili da prevedere. Nel caso più estremo, si potrebbe addirittura arrivare alla restituzione al gruppo Gavio delle azioni acquistate allora con contestuale riconsegna alla Provincia di Milano dei 240 milioni di euro incassati (il 14,4% del capitale di Serravalle, acquistato ad 8,8€ ad azione, mentre oggi il bando d’asta le mette in vendita a 4,45€...). Non resta che aspettare.

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